L’azienda produce scambiatori di calore in rame, alluminio e acciaio per caldaie murali a gas. Dal ’16 al ’22 ha registrato ricavi in salita da 47,4 mln a 132,1 mln, spinti negli ultimi anni soprattutto dagli incentivi. Proprio il fermo alle agevolazioni ha provocato il calo del ’23 (105 mln). Il ’24 si sta dimostrando ancora difficile. “Continuiamo ad investire, soprattutto sul mercato americano”
Il gruppo, che lavora nel campo della digitalizzazione delle aziende, riunisce più di 20 imprese. Dal ‘20 il fatturato è cresciuto passando da 109,8 mln a 153,6 mln nel ‘22. Nel ’23 i ricavi erano di 180 mln. Dello stesso anno è l’entrata nel capitale del fondo di private equity francese che “permetterà ad Altea di espandersi su mercati e settori nuovi, anche grazie all’intelligenza artificiale”
Il gruppo milanese del supporto alle attività digitali chiude il primo semestre con ricavi a -19% ma marginalità adjusted a +2%. Il risultato netto è negativo per 1,6 mln soprattutto per “svalutazioni, accantonamenti e gli elevati tassi di interesse”. Il presidente del Cda Monti: “Il mercato è complesso a livello settoriale e macroeconomico ma abbiamo già progetti che ci faranno crescere tra la fine del ‘24 e l’inizio del ‘25”
L’azienda brianzola, specializzata in prodotti per l’isolamento termico e la protezione dal fuoco, vede scendere i ricavi del 9% a 19,8 mln. Calo a doppia cifra per l’Ebitda, il cui peso sul fatturato però torna a “un livello fisiologico”. Bifire paga così l’andamento del settore, frenato soprattutto dai tassi di interesse e la fine del Superbonus. “Questo sarà un anno di transizione verso la crescita del ‘25”
L’azienda di Chiuduno (BG) produce caschi e dispositivi di sicurezza per lo sport e per il lavoro. Dal ‘16, quando i ricavi erano pari a 24,6 mln, l’azienda ha più che triplicato il proprio fatturato arrivando a quota 81,4 mln nel ’23. Lo scorso anno è calato invece l’Ebitda, frenato soprattutto dagli investimenti a medio-lungo termine “necessari per la crescita futura”. Il dg Zambon: “Ora lavoriamo per espandere parte della produzione in Nord America e Europa”
L’azienda di Brescello (RE), che produce soluzioni per riscaldamento e raffrescamento, è passata dai 154 mln di ricavi del ’16 ai 419,1 mln del ’22. Con l’esaurirsi della spinta data dai bonus per la riqualificazione energetica, nel ’23 il fatturato è sceso. E ora, in un contesto di contrazione del mercato, Immergas chiede “normative chiare per consumatori e aziende: al momento non solo sono instabili, ma dettano tempistiche spesso irrealizzabili”
L’azienda che si occupa di componentistica e arredi per il trasporto ferroviario chiude il primo semestre ’24 con ricavi in aumento da 33 mln a 39,4 mln (+19%) soprattutto grazie “ad un incremento dei volumi di produzione ma anche da un aumento dei prezzi di vendita”. Salgono anche utile, da 3,7 mln a 4,5 mln (+23%), e la marginalità che si attesta a 4,5 mln (+11%). L’ad Russello: “L’obiettivo rimane espanderci a livello internazionale con un occhio alla sostenibilità”
La discesa della marginalità (a 3,7 mln, -59%), per l’azienda orafa vicentina, è da attribuire alla crescita delle spese “per marketing e comunicazione e del costo del lavoro”. Scendono anche i ricavi (29,6 mln, -15%) ma sale la somma di fatturato e ordini (posizione commerciale netta) che si attesta a +11% (69,4 mln) a giugno e a +17% a settembre “trainata dal mercato americano”
L’azienda emiliana delle pompe e dei motori a ingranaggi si lascia alle spalle un primo semestre che vede cali a doppia cifra per ricavi (-17,3%), Ebitda (-34,8%) e utile netto (-37,6%). Pesa soprattutto “la generale frenata dell’industria europea e americana, con particolare riferimento all’automotive” (che registra un calo delle vendite del 34,3%). Sale però il capitale investito (35,4 mln, +13,1%)
L’azienda che produce macchine per il packaging alimentare, medicale e cosmetico registra un fatturato di 26,8 mln, in calo rispetto al 30 giugno ’23 e influenzato “dalla crisi industriale italiana ed europea e dal rialzo dei costi delle materie prime”. Scende anche l’utile (2,2 mln, -30,5%), a causa dei nuovi finanziamenti per incrementare il magazzino. Ma per l’ad Bertocco “le attese per la seconda parte del '24 e per il '25 sono positive”
L’azienda dei sistemi di comando e cavi di controllo chiude il semestre anche con una perdita di 2,1 mln. La riduzione di marginalità e utile è dovuta principalmente “all’aumento dei costi operativi in Turchia dovuti all’inflazione” e al rallentamento del mercato agritech. A fine anno previsti ricavi tra 55 e 60 mln. L’ad Barbieri: “Dalla seconda metà del ’25 prevediamo che il settore mostrerà segni di stabilizzazione e potremo riguadagnare terreno”
L’azienda delle componenti meccatroniche per macchine industriali chiude il semestre con ricavi per 14,1 mln (-27% rispetto al pari periodo del ’23). Sul risultato pesano anche una “congiuntura sfavorevole dei mercati e l’instabilità geopolitica”. In calo anche l’Ebitda (-55,8%) per “la maggiore incidenza dei costi fissi sui volumi di vendita”. Per il futuro la società punta su nuovi Paesi (Sud America e India) sfruttando la recente acquisizione di Sangalli Servomotori
Punta a una crescita media ponderata della marginalità a doppia cifra l’operatore bresciano delle Tlc nel suo Piano Strategico al ’27. Prevista anche una “forte generazione di cassa” con cui azzerare il debito nel ’28. L’investimento, annunciato una settimana fa, su un terreno per costruire un Data Center sarà di 13 mln. Resi noti oggi anche i dati del bilancio semestrale: salgono ricavi (+5,6%) ed Ebitda (+6,7%), segno meno per l’utile (-9,2%) fiaccato dagli investimenti
L’azienda attiva nell’estrazione e lavorazione delle materie prime ha chiuso il ‘23 con ricavi per 183,6 mln, in leggera flessione dopo anni di crescita (187,8 mln nel ‘22) soprattutto a causa del rallentamento in settori chiavi come quello della ceramica. Per ritornare a crescere l’azienda si concentrerà sull’economia circolare sulla scia del ‘critical raw materials act’ dell’Ue
L’azienda della refrigerazione e del condizionamento registra ricavi per 110,4 mln (-11%). Il calo è influenzato soprattutto dall’automotive (-8,2%, -6,3 mln), che risente “del ciclo negativo che ha colpito Europa e Stati Uniti”, e dal leisure (-34%, -5,8 mln), una “flessione prevista dopo le forti crescite post covid”. Cala anche l’Ebitda in valore assoluto ma il peso sui ricavi sale da 12,7% a 13% grazie a costi della materia stabili
L’azienda padovana dell’outdoor design registra un fatturato di 47,5 mln (50,6 mln al 30 giugno ’23). Per la società la flessione è “un segnale di normalizzazione del mercato”. Cala l’Ebitda ma regge il risultato netto a 3,1 mln (rispetto ai 3,3 mln nel '23). In leggero miglioramento la Pfn. Oggi in Borsa il titolo ha chiuso a +2,69%
L’azienda bergamasca dei sistemi di sicurezza è passata dai circa 97 mln di ricavi del ’16 ai 180 mln dello scorso anno. Grazie alle acquisizioni ha ampliato la propria offerta, che ora si estende anche a impianti di evacuazione sonora e di antintrusione, dispositivi di rilevazione incendi e antifurto e soluzioni per la building automation. Punta ai 300 mln nel ’30. L’ad Edoardo Barzasi: “Per centrare il target dobbiamo guadagnare quote di mercato, investendo sui prodotti e sulla struttura commerciale”
L’azienda di facility ed energy management chiude il ’23 con un fatturato di 59,8 mln, in crescita rispetto all’anno precedente (52,3 mln) e supera anche il picco del 2020 (raggiunto grazie alle attività di sanificazione dovute alla pandemia). A spingere la crescita futura sarà l’ampliamento dell’offerta nel settore dell’energy management soprattutto nei Balcani, dove l’azienda si è espansa negli ultimi anni
L’azienda di macchinari agricoli di Molinella (BO) chiude il ’23 con ricavi per 30,5 mln, in flessione dopo anni di crescita, complice un settore in forte rallentamento. Tengono invece Ebitda e utile netto (rispettivamente 6,1 mln e 4,1 mln nel ’23). Il ’24 un anno complesso “ma noi continuiamo ad investire puntando sull’innovazione e anche sull’elettrico”, spiega il direttore generale Rossi
L’azienda concessionaria di auto e veicoli commerciali è passata dai 139,5 mln di fatturato del ‘16 ai 201,2 mln del ’23. La crescita è dipesa “in parte dal rincaro dei prezzi delle auto e in parte dall’ampliamento della nostra offerta di servizi”. Nel ’24 è previsto invece un ulteriore calo della marginalità, già scesa nel ’23 (18,2 mln rispetto ai 34 mln del ’22) dopo anni di crescita sostenuta
La multinazionale di Travagliato (BS) specializzata nella tracciabilità e nel controllo qualità ha chiuso il semestre con ricavi consolidati per 87,6 mln. L’azienda è in perdita per 22 mln (contro i 19,2 mln del pari periodo del ’23), “a causa essenzialmente di 9,1 mln di costi non ricorrenti”. La marginalità si attesta a 3,4 mln (contro i -5,4 mln del primo semestre dello scorso anno) per la "riduzione del costo del lavoro". Ordini raccolti a +7%. Il Ceo Gianluca Mazzantini: “Primi importantissimi passi della riorganizzazione aziendale
L’azienda bresciana dei connettori elettrici chiude con ricavi pari a 119,5 mln in crescita rispetto ai 117,6 mln del primo semestre ’23. L’aumento è trainato dalle vendite italiane. Ebitda e utile netto segnano invece una flessione (rispettivamente -9,8% e -12,8%) principalmente a causa dei maggiori costi di produzione e del personale. Investiti 13 mln su due nuove sedi
L’azienda distributrice di articoli e apparecchiature medicali riprende il suo trend di crescita abituale dopo l’aumento anormale legato al covid. Tra ‘16 e ‘19 era cresciuta passando da 35,5 mln a 43,3 mln mentre nel ‘20 registrava 84,3 mln di fatturato. Nel ’23 si attesta invece sui 65 mln. Il presidente Manzoni: “Nel ’23 si è azzerato l’effetto covid sulle vendite”
L’azienda produce più di 300 tipi di farine professionali principalmente per aziende industriali. Dal ’16 al ’22 è cresciuta, passando da 39,5 mln a 79,9 mln di ricavi sia grazie alle acquisizioni di altri mulini sia per l’ampliamento della clientela. Nel ’23 chiude a 83 mln, grazie anche all’aumento del prezzo del grano dovuto alla guerra in Ucraina il cui effetto, secondo il presidente Valente “si esaurirà nel ’24”
L’azienda trevigiana, che produce accessori per condizionamento, ricambio dell’aria, ventilazione e fotovoltaico, è passata da 19,1 mln di ricavi nel ’16 ai 51,1 mln del ’23. Dal ’21 è Società Benefit. L’ad Anna Munari: “Non pensiamo ad acquisizioni né operazioni straordinarie". Per crescere "potenziamo il catalogo e il servizio che offriamo”. E sulle rinnovabili: “A oggi il mercato italiano non sembra pronto a un cambio drastico”
Dal ’16 al ’20 l’azienda di Costa Volpino (BG) specializzata nella fornitura di sistemi di coperture e rivestimenti di facciata metallici ha raddoppiato il fatturato passando da 32,5 mln a 66,1 mln. Nel ’22 è arrivata a quota 140,4 mln mentre nel ’23 ha chiuso a 127,5 mln. Il ’24 si prospetta in linea. E per superare la concorrenza sempre più accesa Sandrini Metalli punta ad aprirsi a nuovi mercati
L’azienda che si occupa di offrire soluzione a noleggio di mezzi e macchinari per differenti settori (dall’edilizia agli eventi) dal ’16 al ’22 è passata da 40,5 mln a 92,3 mln Nel ’23 ancora in crescita fino a 112,3 mln. A fare la differenza le sei acquisizioni degli ultimi due anni. Ora l'interesse è sbarcare al Sud con le prossime operazioni
Il risultato netto dell’azienda bresciana di componenti per elettrodomestici era cominciato a scendere dopo aver registrato 14,1 mln nel primo semestre ’22. Nel '23 aveva chiuso a 15,3 mln. I ricavi adjusted si attestano a 143,1 mln (+24,5%). Anche Ebitda adjusted e Ebit adjusted crescono a doppia cifra. Spingono in particolare il nuovo settore induzione e i mercati Messico e India
La società torinese di servizi d’ingegneria ha chiuso il ’23 con ricavi per 79 mln in crescita rispetto ai 58 mln del ‘22 (e più che triplicati rispetto ai 24,6 mln del ’16). Il presidente Brasso: “Puntiamo a diversificarci: nel ’23 abbiamo messo a segno quattro piccole acquisizioni, anche nel medtech”. E sul futuro: “Stiamo vivendo un cambio culturale nel vivere la mobilità. Vedremo le conseguenze solo sul lungo periodo”
L’azienda modenese che si dedica alla produzione di alcool per uso alimentare, industriale ed energetico è passata dai 22,5 mln del ’20 ai 45,5 mln del ’22. Ha chiuso il ’23 a 30,4 mln. Anche a causa della “pessima campagna vitivinicola” il ’24 si sta delineando come un anno sfidante. Il Ceo Bonollo: “Oggi grappa e vino sono considerati un lusso. Per crescere ancora puntiamo sul bioetanolo”
L’azienda bresciana delle telecomunicazioni chiude il semestre con 27,5 mln di fatturato. L’apporto della neoacquisita Connecting Italia vale 1,6 mln: al netto di questo, la progressione messa a segno da Intred è del +5,6%. Non sono stati resi noti gli altri dati economici. Il Ceo Peli: “Fiduciosi di migliorare ulteriormente nella seconda parte del ‘24”
Giù ricavi (-4,2% a 68,5 mln) ed Ebitda (-12,3% a 13,3 mln) per l’azienda bresciana dei sensori. Utile netto pressoché stabile (-3,4% a 7,2 mln). Sale invece la raccolta ordini (+5,7%). Cresce il mercato asiatico (+25%) mentre frenano quello italiano (-14,4%) e Ue (-8,5%). L’ad Perini: “Primo semestre in linea con le previsioni”. Il titolo oggi chiude in Borsa a -0,71%
Lo scorso anno l'azienda attiva nello stampaggio a caldo e nella lavorazione dell'ottone ha registrato ricavi per 287,4 mln (-2%), un Ebitda di 52,7 mln (-8%) e un utile netto di 28,6 mln (-7%). Scende soprattutto il mercato extra Ue, “che sconta in particolare le incertezze incontrate da alcuni settori negli Usa”
L’impresa di Valperga (TO) deve il 90% del fatturato allo stampaggio di acciaio, soprattutto per i settori agricolo e automotive (sulla scia dei quali quest'anno Facem sta frenando). “Prima l’attività supportava la nostra produzione di macchinari per la lavorazione di alimenti, ma già dagli anni Sessanta è diventata prevalente”. Tra '20 e '22 i ricavi sono saliti da 32,8 mln a 60,5 mln, mentre nel '23 si sono fermati a 49,7 mln
L’azienda vicentina del retail automatico chiude il 2023 con una crescita del 12,5% rispetto al 2022, nonostante il calo generalizzato del settore (-1,6%). Comunicato anche il dato di fatturato del primo semestre 2024 che cresce del 7%. Sale anche l’Ebitda attestandosi a 10,3 mln. Continua il progetto di managerializzazione voluto dall’ad Adriani con la nomina di Cantini
Specializzata in prodotti in gomma di alta qualità, dal ’16 cresce a un ritmo dell’11,5% l’anno. Ar-Tex International si trova a Viadanica (BG), nella Rubber Valley, quarto distretto per crescita, redditività e patrimonializzazione. Nel ’22 l’azienda realizzava circa un sesto dei ricavi di tutto il distretto (105,2 mln su 680 mln totali). Crescita single-digit anche nel ‘24
L’azienda emiliana delle pompe e motori a ingranaggi chiude il primo semestre con un fatturato di 22 mln, in discesa del 17,3% rispetto allo stesso periodo del '23. La società non ha reso noti altri indicatori economici. L’ad Bonfiglioli: “L’attuale contrazione del mercato globale non poteva non aver effetto anche su di noi”. Ma rilancia: “Il calo del core business sarà temporaneo”
Il primo semestre dell’azienda milanese dei sistemi di comando si è chiuso con un fatturato di 31 mln. A trainare è il +25,8% della linea di business Iam, dedicata alla produzione di parti di ricambio per l’automotive. Scende invece del 5,4% la divisione specializzata in cavi e sistemi di controllo. La società non ha reso noti altri gli indicatori economici
L’azienda realizza macchinari automatici per il collaudo di microchip, di schede e di dispositivi elettronici (anche più piccoli di un grano di pepe). Dal ’16 al ’22 i ricavi sono quasi raddoppiati (da 101 mln a 196 mln). Il Coo Ganio: “Dopo la pandemia il settore ha vissuto tre anni di boom. C’è da aspettarsi un ‘24 stabile prima di altri cinque anni di crescita”
L’azienda vicentina dell'abbigliamento di lusso è passata da 44,3 mln a 86,8 mln di ricavi tra il '16 e il '23. Quest'anno punta a chiudere con un +10% anche grazie alla spinta del canale distributivo di proprietà. Nel fatturato sempre più Oriente. L’ad Peruffo: “Nei prossimi anni concentreremo i nostri sforzi in Cina”
Da più di 140 anni l’azienda udinese lavora nel settore dell’arredo. Oggi è guidata dalla terza generazione della famiglia Gervasoni, che con Paolo Colonna e Fabio Sattin nel ‘15 ha fondato Italian Design Brands (ora Dexelance). Dal '16 al '23 i ricavi sono saliti da 22,1 mln a 38,5 mln. Con due acquisizioni ha accresciuto il suo know-how nelle sedie in legno, con cui punta ad aggredire i settori contract e navale e i mercati Usa e Asia
L’azienda vicentina che produce leghe preziose per l’oreficeria e soluzioni galvaniche per gli accessori aveva più che raddoppiato il fatturato tra il'16 e il '22 arrivando a 125 mln. Nel ’23 e '24 su fatturato ed Ebitda pesa la crisi del lusso. Poliero: “È nei momenti di crisi che si deve investire"
Dal ’53 l’azienda della Motor Valley produce sistemi di guida. Dal ’16 al ’23 i ricavi sono saliti da 102 mln a 225 mln. Il Presidente e Ceo Claudio Ognibene: “Ci ha premiato fare investimenti in anticipo: come in India, dove ci dicevano di non andare, ma siamo presenti dal 2006". Ora il settore è rallentato: "Ma operiamo nelle costruzioni, nel material handling e nell’agricoltura: più le persone aumentano, più ci sarà bisogno di noi”
L’azienda padovana produce semilavorati alimentari per snack. Tra il ‘16 e il ‘23 è passata da 36,8 mln di fatturato a 74 mln. Negli ultimi dieci anni ha investito più di 60 mln su innovazione e sostenibilità. Il dg Campagnolo: “Oggi è necessario lavorare sugli aspetti salutistici delle materie prime. È una delle aspettative dei consumatori”
L’azienda di Guidizzolo (MN) produce macchine per l’orticoltura. Nata nel ’61 per mano di Luigi Ferrari, i figli Francesco e Dario sono entrati in azienda negli anni Ottanta nel segno dell’innovazione e dei brevetti. Oggi Ferrari Growtech sta raccogliendo i frutti di un lavoro sull’Ia: una macchina che, dopo aver memorizzato migliaia di immagini, rimuove le erbe infestanti intorno alle piante. Con l’export raggiunge circa 60 Paesi, soprattutto tra Europa e Nord America. Tra ’16 e ’23 i ricavi sono passati da 10,5 mln a 22,7 mln
L’azienda fa ricerca, produce e commercializza prodotti a base di acido ialuronico e suoi derivati. Tutta la produzione batte bandiera italiana, ma Fidia ha filiali commerciali anche in altri dodici Paesi esteri. Grazie a internazionalizzazione e acquisizioni il suo fatturato è passato dai 242 mln del ’16 agli oltre 463 mln del ’23. Alla fine di quest’anno dovrebbe attestarsi a circa 540 mln
L’azienda vicentina è diventata, in nemmeno trent’anni, un punto di riferimento nella distribuzione di componenti elettronici e lighting. Lo scorso anno ha chiuso con oltre 67 mln di ricavi (rispetto ai 76,7 mln del '22). L’amministratore unico Massimo Tirapelle: “L’estero? Per il momento il focus è sull’Italia”. Per il futuro non è esclusa anche la produzione: “Stiamo investendo per realizzare prodotti che hanno tempi di consegna più lunghi”
L’azienda riminese che produce portautensili per torni a controllo numerico è nata lavorando per conto terzi. Ora però l’80% dei ricavi deriva dalle proprie linee di prodotti innovativi. L’anno scorso ha chiuso superando i 30 mln, in leggera crescita rispetto ai 28,4 mln del 2022 mentre per il 2024 è previsto un rallentamento del settore. L’amministratore unico Marchetti: “Entro il 2025 cercheremo di portare a casa acquisizioni”
L’azienda friulana realizza mobili da ufficio, ma gestisce in realtà tutta la catena di approvvigionamento dalla produzione di energia alla logistica. Nel suo impianto da più di 1 mln di metri quadrati è installata la pressa più lunga d’Europa (67 metri).
Punto interrogativo sul nuovo regolamento Ue a tutela delle foreste: “Obiettivi apprezzabili, ma andrebbero resi compatibili con la capacità del sistema”
L’azienda è nata producendo candele per compleanni e feste. Ora realizza anche fragranze d’autore per marchi della moda e della profumeria di lusso. Possiede 13 boutique monomarca. Nel ’23 i ricavi sono saliti a 46 mln. Il titolare Paolo Terenzi: “Un prodotto antico come una candela ha bisogno di essere continuamente innovato: la qualità è il punto di partenza, non di arrivo”
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