L’azienda, attiva nel settore elettrotecnico, offre soluzioni e prodotti per l’impiantistica, la domotica, l'energia e l'illuminotecnica. A novembre ’22 ha acquisito Performance in Lighting, che ha portato in dote 100 mln di fatturato. Il Ceo Paolo Cervini: “Puntiamo al miliardo di ricavi nei prossimi cinque anni: per raggiungerlo sarà fondamentale un buon percorso manageriale combinato con operazioni di m&a”
Nata come distributrice di raccordi, sei anni fa l’azienda milanese ha integrato la produzione aprendo uno stabilimento nel bresciano. Il Ceo Marco Regis: “Vogliamo riportare valore in Italia. Per darci futuro serve costruire e gestire anche la filiera”. Rispetto al ’22, ricavi e margini limati nel ’23, ma l’utile è salito. Quest’anno è partito sulla scia dello scorso, “ma ora torniamo a crescere spinti dagli investimenti sull’infrastruttura ottica”
L’impresa brianzola, poco più che ‘ventenne’, produce materiali per l’isolamento termico nei settori dell’edilizia e dell’industria. I risultati corrono con il vento in poppa degli incentivi che negli ultimi anni hanno impattato il settore. Ora è pronta all’espansione nell’area Dach. Intanto il ’24 sembra si configurerà come un esercizio all’insegna della stabilità
L’azienda, nata in seguito a una vincita al Totocalcio, progetta, produce e commercializza sistemi di comando per il settore automotive e fuoristrada. Lo scorso anno i ricavi hanno sfiorato una crescita a doppia cifra, mentre hanno frenato Ebitda e utile. Sul risultato netto hanno pesato i tassi e l’inflazione in Turchia. L’azienda risponde con gli investimenti: il nuovo magazzino vicino all’A4 sarà gestito con l’Ia
Fanti è specializzata nella produzione di packaging, imballaggi e contenitori in metallo e materiale plastico destinati soprattutto al settore chimico. Acquisendo la maggioranza dell’azienda veneziana Ocm ha fatto un passo deciso anche nell’alimentare. “Oltre il 50% del nostro fatturato viene dalle esportazioni. Per continuare a crescere dobbiamo puntare su internazionalizzazione e operazioni straordinarie”
L’azienda produce macchine per il packaging alimentare, medicale e cosmetico. Con lo sbarco in Borsa del ’19 è nato anche il Gruppo Ilpra. Negli ultimi mesi il suo percorso di internazionalizzazione ha fatto tappa in Arabia Saudita e Corea del Sud. L'ad Maurizio Bertocco: “Guardiamo con interesse ad America, Nord Africa e Francia. Regolamenti Ue? Non li temiamo: progettiamo macchine versatili per adattarci ai cambiamenti”
Dopo la crescita “intensa e anomala” seguita al post-covid, l’azienda produttrice di componenti per elettrodomestici ha chiuso sia il ’22 che il ’23 in flessione. Questo non ha frenato il piano di acquisizioni, con Sabaf che prima ha fatto shopping delle schede elettroniche della Pga di Fabriano (AN) e poi di cerniere per elettrodomestici della statunitense Mec. Intanto il ’24 si prospetta positivo, grazie a una “raccolta ordini che assicura un ulteriore miglioramento dei risultati” e al “contributo crescente dei nuovi stabilimenti in India e Messico”
Nei suoi cinque stabilimenti tra Italia e Germania l’azienda produce packaging flessibili in materiali plastici. L’ad Renato Zelcher: “Il nostro punto di forza è la ricerca: portiamo sul mercato prodotti innovativi prima dei competitor”. Sugli ultimi risultati pesa il calo dei prezzi della materia prima: "In realtà i volumi hanno retto meglio dei ricavi". E sul Ppwr: “Sta creando incertezza e confusione, ma senza decreti attuativi è ancora difficile capirne gli impatti effettivi”
Nata realizzando carburatori per moto, l’azienda ha ampliato il proprio portafoglio prodotti ed è arrivata anche ai componenti per l’iniezione elettronica. In India, dove Dellorto era sbarcata con una partnership e ora conta due plant e una joint venture, la sua quota di mercato è cresciuta fino ad arrivare al 20%. Lo scorso anno ha spento 90 candeline. Il vicepresidente esecutivo Andrea Dell’Orto: “Per il centenario ci piacerebbe crescere su Nord America e Messico. E fare acquisizioni”
L’azienda milanese è specializzata nella produzione per conto terzi di polveri decoloranti per capelli. Serve centinaia di clienti in 85 Paesi e in Europa ha una quota di mercato dell’80%. Tra ’22 e ’23 ricavi ed Ebitda sono scesi. Il presidente Gabriele Magni: “Effetto inflazione, che ha ridimensionato il potere d’acquisto del cliente finale”
L’azienda ravennate produce gomme trattate per cavi elettrici. Tra ’16 e ’23 i ricavi sono raddoppiati, passando da 20 mln a circa 40 mln. Nei primi del Duemila la quasi totalità del fatturato era ottenuta in Italia: oggi la quota è scesa sotto il 50%. L’ad Galanti: “Le nostre parole chiave? Customizzare, innovare, digitalizzare e andare all’estero”
Nata nel ’79 producendo articoli per l’arredamento, l’azienda di Vicenza è passata dal vendere quasi unicamente per l’estero ad avere un 30% di fatturato generato in Italia. Nel ’23 i ricavi sono stati pari a 108 mln, stabile la marginalità (39 mln) rispetto al ‘22. Circa il 90% della sua produzione è esternalizzato a imprese artigiane tra i 5-10 chilometri di distanza dal suo stabilimento
Il Gruppo è attivo nella cosmetica professionale. Eccezion fatta per il ’20, da anni Alfa Parf cresce a doppia cifra di esercizio in esercizio. Dietro ai risultati della multinazionale con sede nella bergamasca c’è la spinta delle acquisizioni oltreché la presenza in 120 Paesi. Con quella di Iv San Bernard del ’22 è entrata anche nel settore della cosmetica per animali
Arrivata alla terza generazione, l’azienda della famiglia Nessi opera nella vendita di materiali per il settore edilizio. Nel ’23 ha registrato ricavi per 210 mln e un Ebitda di più di 35 mln. L’ad Federico Nessi: “L’impatto dei bonus è stato limitato, la crescita è in larga parte dovuta alle oltre 10 acquisizioni dell’ultimo triennio”. I ‘magazzini per l’edilizia’ di Eternoo sono presenti in 11 regioni: “Vogliamo diventare l’Esselunga dell’edilizia”
L’azienda veneziana è la ‘madre’ del pane da tramezzino più conosciuto in Italia, prodotto su cui si è specializata dagli anni Ottanta. Ma per Arte Bianca non c’è solo lo Stivale: esporta in altre 20 nazioni e sta sviluppando anche il mercato Usa. Da poco sono partiti i lavori per una nuova linea di produzione. “Come farcela nella Gdo? Proponendo un prodotto differenziante e che crea fidelizzazione: quindi, puntando sulla qualità”
È grazie a una rivista americana che il fondatore dell’azienda riminese ha avuto l’idea di iniziare a produrre palloncini in foil in Italia. Dal ’16 al ’22 il fatturato di Grabo è cresciuto a un ritmo di quasi il 50% all’anno. Il ‘boom’ è arrivato anche grazie ai social. Il vicepresidente Joshua Grassi: “Il mercato ora è in grande fermento. E nel futuro saremo sempre più sostenibili”
Attiva nel settore della refrigerazione e del condizionamento, Indel B ha realizzato un frigo per lo Shuttle Columbia. Grazie alla quotazione in Borsa ha dato il via a una serie di acquisizioni che l’hanno aiutata a passare dai 90 mln di ricavi del ’16 ai 227 mln del ’22. In lieve flessione il ’23. Ma le aspettative nel medio-lungo termine “rimangono buone”
L’azienda emiliana crea soluzioni di stampa su misura per i propri clienti. Nel 2009 ha dato il via alle acquisizioni, oggi arrivate a 13. Dopo la frenata seguita alla pandemia, i ricavi sono tornati a crescere (140 mln nel ’23). Ma dopo il covid l’aumento dei costi delle materie prime e lo shortage di componenti elettronici ha continuato a pesare su margini e redditività. Entro il prossimo anno Custom vuole portare la quota export al 70%
L’azienda orafa di Vicenza, presente nel settore Aim (oggi Egm) dal 2016, ha visto passare i ricavi da 20 milioni a 67. Dati molto positivi anche per l’Ebitda, che dal 2020 al 2022 è salito da 4,2 a 15,8 mln. Lieve flessione solo per l’utile, che rimane comunque sopra i 10 mln. Il 90% del fatturato è realizzato all’estero e la società è presente in più di 50 Paesi con 700 concessionari, ma l’ad Nardin spiega che ha scelto di focalizzarsi “solo sui Paesi che ci danno un riscontro veloce. Distribuire pioggia porta a poco dappertutto”
Nata come azienda che produce e progetta packaging flessibili per l’alimentare, con le acquisizioni è entrata negli imballaggi per l’industria dolciaria e farmaceutica. Tra ’16 e ’22 era passata da 40,4 a 61,7 mln di ricavi. Poi un incendio l'ha costretta a rivedere gli obiettivi per il ’23. L’ad Nicolini: “L’impegno delle persone ci ha aiutato a non perdere quote di mercato. Ora ritorniamo a regime”
L’azienda friulana, che produce e fornisce materiali per l’edilizia, la termoidraulica e l’arredobagno, ha chiuso il 2023 con 276 milioni di ricavi, 30 di Ebitda e 20 di utile. La crescita è avvenuta e prosegue per linee esterne. Per l’ad Vincenzo Zanutta, dopo la spinta del Superbonus, bisogna rispondere a nuove esigenze: “Oggi le persone cercano soluzioni abitative con soluzioni energetiche che generano entrate superiori alle rate del mutuo. Questo ci ha portati a diventare venditori di servizi, un generalista con tante specializzazioni per ogni segmento di mercato”
Dal 1991 il Gruppo è specializzato nel marketing per centri commerciali: acquista spazi (anche temporanei) e offre servizi per attrarre nuovi clienti e fidelizzare gli esistenti. Tra le sue società c'è Pta Payment Solutions, che ha una quota del 95% nel mercato delle gift card nel nostro Paese. In Italia ha ingaggiato più di 9 mila retail e, a livello internazionale, opera in 650 mall. Dal ’16 al ’22 è passata da 5,8 mln di ricavi a 29 mln, con un Cagr del 30,8%
Iniziata nel 1900, l’attività della Legatoria Editoriale Giovanni Olivotto oscilla tra automazione e artigianalità, in un processo votato a garantire la qualità del prodotto finale. Dai rifili alla polvere della carta, tutto in azienda viene raccolto per essere riciclato. Se la tecnologia usata nella legatoria è quella degli anni Ottanta, per l’ad Rosa Olivotto "si può migliorare nella stampa: il futuro sarà il digitale. Ora ha costi proibitivi, per questo l'incognita è quali investimenti tecnologici bisognerà fare"
Nel '23 aumentano fatturato (più che raddoppiato sul '16), utile ed Ebitda per l’azienda farmaceutica di Mozzate (CO), controllata da Zeta Farmaceutici Group di Sandrigo (VI). Il presidente Benedetti: “Ci siamo differenziati sviluppando i prodotti che richiedono un numero inferiore di autorizzazioni”. Decisivo il supporto alle multinazionali: “Facilitiamo il loro ingresso in un mercato che non conoscono”
In un settore che il consigliere d’amministrazione Davide Magris definisce “ancora molto parcellizzato”, con la sua crescita per linee esterne è arrivata a un fatturato consolidato di 200 mln nel ‘23. È socia di Inpacs, il più grande gruppo europeo (3 mld di ricavi) di distributori specializzati nella rivendita B2b di prodotti per la pulizia e l’igiene. Il ’24 è partito con “un leggero rallentamento della domanda, ma nel nostro mercato ci sono sempre opportunità, sia di crescita organica che per acquisizioni”
Il compensato che l’azienda di Sabbioneta (MN) ottiene dalla lavorazione del pioppo diventa non solo porte o mobili, ma anche parti di camper e navi. L’ad Nicoletta Azzi: “Coniughiamo innovazione e sostenibilità, così ci facciamo trovare pronti quando norme e direttive lo richiedono”. Tra ’20-’22 il fatturato è balzato da 68 mln a 108 e l’Ebitda è triplicato (da 8 mln a 24 mln). Mentre nel ’23 i principali dati economici hanno subito un calo low-single digit
L’azienda padovana di sistemi per la protezione solare e la copertura degli spazi esterni registra una crescita costante dei ricavi (da 45,1 mln nel 2020 a 91,3 nel 2023) e un calo degli utili (da 10,3 mln nel 2022 a 3,7 nel 2023). L’ad Alessio Bellin: “Il Covid ci ha dato una spinta, ora c’è una normalizzazione”. Nel 2022 la prima acquisizione in Germania: “Vogliamo crescere sul mercato europeo, andare oltreoceano per noi è difficile”
Per produrre i suoi componenti metallici di precisione il gruppo opera su nove stabilimenti, di cui quattro all’estero (Germania, Brasile, Cina, Usa). L’au Mario Sangalli: “Per gestire un gruppo complesso come il nostro l’It è stata e sarà fondamentale”. Aurelio Sangalli Holding viaggia oltre i 360 mln di ricavi e prevede un 2024 di crescita. Sull’apertura al capitale: “Ogni tanto ci corteggiano, ma per ora non voglio mollare”
L’azienda metalmeccanica di Calliano (Trento) prevede un 2024 difficile, dopo anni di crescita costante per il fatturato e una prima contrazione dell’Ebitda nel 2023. Il core business è l’automotive, che pesa per oltre il 30% dei ricavi, seguito dall’agricoltura e dalle macchine da costruzione e movimento terra. Mirco Cainelli: “Vogliamo portare tutte le aziende del gruppo alle performance della principale, poi potremo aprire il capitale”
L’azienda della famiglia Fornari produce resistenze elettriche di potenza. “La nostra fortuna? Oggi la transizione energetica ci viene incontro”. In tempi non sospetti, ha spinto l’acceleratore sulle acquisizioni: la holding oggi conta 25 società in tutti i continenti. Il ’24 si preannuncia all’insegna della crescita. Nel futuro c’è anche la valorizzazione del marchio: “Fino a oggi abbiamo mantenuto quello delle aziende acquisite”
L’azienda vicentina di edilizia stradale e asfaltature autostradali (attiva anche nelle opere di difesa idraulica) ha chiuso il 2023 con 38 milioni di ricavi e 5,9 di marginalità. Il fatturato ha avuto un andamento altalenante, ritenuto fisiologico, e le stime per il 2024 sono all’insegna della stabilità. L’ad Mainetti: “Servono incentivi per il riciclo dei materiali, vogliamo puntare sulla sostenibilità per mitigare il nostro impatto”
Personalizzazione e verticalizzazione sono le parole chiavi dell’azienda partita da Mantova nel ’95 e che è arrivata a stendere 32 mila chilometri di fibra ottica in Italia. Ha collegato anche Bosco Fontana, la tenuta da caccia dei Gonzaga. Negli ultimi quattro anni, in media, il margin è stato oltre il 30%. A novembre ha portato a termine la sua seconda acquisizione: “E non è detto sarà l’ultima”
Il gruppo trevigiano stima di chiudere il 2023 con un Ebitda oltre 15 mln (e un fatturato oltre i 100 mln, il doppio del 2016) grazie anche alle acquisizioni. Grande attenzione alla customizzazione che ha cambiato il mondo dell’occhialeria. Le acquisizioni e lo sviluppo tecnologico hanno favorito l’espansione in moda, sport e meccanica di precisione (il gruppo produce anche le componenti per le tute di Valentino Rossi). Per Gregorio Montalban (membro del cda) decisivo il ponte con la Cina: “Ma la produzione segue standard italiani per garantire la qualità del prodotto”
L’azienda si è specializzata nella realizzazione di una nicchia di prodotti: i tubi termoplastici a media, alta e altissima pressione. Nei primi Duemila il 65% dei ricavi veniva dal conto terzi: ora il 60% è realizzato da prodotti a loro marchio. Dal '26 al '23 i ricavi sono passati da 17,3 mln a 28,1 mln. I suoi competitor fanno parte delle grandi multinazionali: “Certo siamo più piccoli, ma li battiamo perché abbiamo un processo decisionale più veloce”
Il Gruppo dell’edilizia produce in house i materiali usati nei propri cantieri e, tramite le sue divisioni, segue tutte le fasi dei progetti "fino alla consegna al cliente". Dal '16 al '23 i ricavi sono passati da 43 a circa 200 mln: "Puntiamo a raddoppiarli nei prossimi tre anni grazie a un portafoglio ordini che tocca i 4 mld". Tra i progetti in cui è ora coinvolta ci sono "il più grande data center di Milano e la rigenerazione della stazione di Bergamo”
Partita come startup da Brescia nel 1996, oggi Intred fa concorrenza in tutta la Lombardia a Fastweb e Telecom. Se lo scorso anno si era chiuso con una crescita dei ricavi del 10%, il primo trimestre del ’24 segna un +13,4% a questa voce, cui contribuisce anche la neoacquisita Connecting Italia. A sei anni dalla quotazione in Borsa, il valore di ogni azione è cresciuto da poco meno di 3 euro a circa 10 euro
I suoi magazzini automatici stoccano le merci di oltre 20 mila clienti, dai nomi di punta alle microaziende. Il momento di svolta arriva nel ’16, quando da business unit di un’altra impresa diventa una società indipendente. Da quel momento Modula ha viaggiato al ritmo di circa 100 assunzioni all’anno. “Per rendere tutti partecipi della vita aziendale abbiamo limitato lo smart working e potenziato il welfare”. Nel '20 ha acquisito un piccolo fornitore. L’e-commerce? “L’impulso è arrivato tramite i nostri clienti che ne fanno uso e non dai grandi player”
Tra ’16 e ’23 i ricavi dell’azienda mantovana sono passati da 74,8 mln a 145,2 mln, superando i massimi toccati nel ‘22. Lo scorso anno su anche Ebitda e utile. Nata per commercializzare raccordi, è presto passata alla loro produzione. L’entrata nel settore navale potrebbe aprire altri spiragli per il mercato Usa. Nel ’24 si sono raffreddati i costi della materia prima. Ma sul rifornimento di acciaio: “Per ora solo aumenti dei prezzi e ritardi. Però l’Italia non è autonoma”
Spinta dalla quotazione in Borsa del ’23, l’azienda comasca che crea, produce e stampa tessuti pregiati per i marchi del luxury ha chiuso l’acquisizione del 70% di Tintoria Comacina a marzo. Sul tavolo ora un nuovo dossier. Il fatturato dal '16 al '23 passa da 30 a 50 mln, solo 3 mln in meno rispetto al '22. Nel ’24 partenza fiacca per il mercato, ma nel secondo semestre è attesa “una normalizzazione”. Intanto però è volato l'Ebitda e cresciuto l'utile
Ogni giorno nel mondo 5,1 milioni di connessioni vengono realizzate dal Gruppo bresciano. Opera nei settori industry, rail, power e, più di recente, anche nell’eMobility, che per il Cfo Bornati e il Vicepresidente Bottini “sta evolvendo più lentamente di quanto previsto da molti analisti, ma comunque in modo a noi favorevole”. Il fatturato consolidato, che nel ’23 ha toccato i 222,6 mln, è per quasi il 90% realizzato in Europa. Dal ’97 Cembre è quotata in Borsa: “Lo sbarco implica una serie di costi importanti per organizzare una struttura adeguata, ma ripaga”. Nell’ultimo anno il titolo ha segnato un +46,5%
Quando ha iniziato la sua attività nel settore della trafilatura dell’acciaio inossidabile, l’ad Renato Nemfardi cercava candidati che non avessero mai lavorato nel comparto: “È responsabilità degli imprenditore crescere i dipendenti: senza questo investimento non si raggiungono risultati duraturi”. Il fatturato di Eure Inox ha superato i 100 mln nel ’22, complice anche l’aumento del prezzo del nichel. Fiore all’occhiello dell’azienda è il suo magazzino: oltre 22 mila tonnellate di materia prima che le garantiscono continuità produttiva per più di 18 mesi
Per Gabriele Bonfiglioli, ad della storica azienda emiliana di pompe a ingranaggi, “la confusione a livello strategico non fa bene al mercato dell’automotive”. Quest’ultimo pesa per circa il 20% del fatturato di Marzocchi Pompe, che nel ’23 ha sfiorato i 50 mln, in crescita sul ’22 come anche l’Ebitda (8,1 mln) e l’utile (3 mln). “La nostra leva commerciale è la flessibilità produttiva e progettuale. La Borsa ci ha aiutato a livello di credibilità con i nostri stakeholder”. Ma il ’24 si apre in salita: nel primo semestre attiverà la cassa integrazione ordinaria
Conosciuta per il suo marchio Pino Pinguino, dall’headquarter nella Food Valley i suoi ingredienti per la gelateria, la pasticceria e il beverage arrivano in 130 Paesi del mondo: “Ci spingiamo anche in Asia e Middle East, dove i numeri stanno diventando rapidamente importanti”. L’azienda dimostra che anche in un settore legato alla tradizione si può innovare: “Grazie alla nostra rete di agenti e distributori raccogliamo le esigenze dei clienti e formuliamo di conseguenza nuove proposte”
Fino a oggi l’azienda della famiglia Bollati è cresciuta in maniera organica, ma per il futuro lascia la porta aperta alle acquisizioni. B-Corp e Società Benefit, con i 263 mln di ricavi del ’23 Davines entrata nella Wwd Beauty Inc Top 100, la classifica annuale delle più grandi aziende di bellezza al mondo per fatturato. Il 95% degli utili è reinvestito in azienda per innovare i processi produttivi e ridurre sempre di più l’utilizzo di risorse naturali non rinnovabili
L’azienda milanese è leader in Italia nell’ideazione e produzione di fragranze. Il presidente Silvano Corlazzoli: “Ascoltare le richieste dei clienti e tradurle in emozioni olfattive può richiedere mesi di lavoro. Ma porta a legami durevoli con loro”. Gli ingredienti di Grc? Un approccio sartoriale, continua innovazione per garantire la qualità e attenzione alla sostenibilità. Da giugno sarà operativa una nuova divisione produttiva: “Un investimento che ci aiuterà a sostenere la crescita dei prossimi vent’anni”
L’azienda forlivese, che fornisce servizi e soluzioni in ambito Ict, punta tutto sulla formazione per trovare i talenti. Il presidente Davide Stefanelli: "Tramite l'accordo con l'Unibo il primo anno si fa all'università e il secondo nella nostra azienda". Vem collabora con svariati Its e a settembre ne farà nascere uno a Forlì. I risultati? Nel '23 ha superato gli 82 mln di fatturato (contro i 70,6 mln del '22), con una marginalità del 20%
Il Gruppo opera nel settore della raccolta, del trattamento e del trasporto dei rifiuti. Riunisce quattro anime: quella della Bte della famiglia Busi e quelle di Mec, Omb e Bsa, aziende via via incorporate. Dopo i 165 mln di ricavi e i 22,6 mln di Ebitda del ’22, lo scorso anno è stato “in linea sia in termini di volumi che di redditività”. Nel primo trimestre del ’24 “possiamo già sbilanciarci e intravedere un settore dinamico”. E intanto il Gruppo ha stanziato 15 mln di investimenti
L'azienda vicentina esporta in quasi tutti i Paesi del mondo le sue vending machine, ma offre anche soluzioni per la ristorazione aziendale e il retail automatico, quello che chiama l’“e-commerce di prossimità”. Dopo il calo nel periodo pandemico (da 41,8 mln a 28,1 mln), il fatturato è tornato a salire e nel ’23 ha superato i 50 mln. “La nostra chiave? Non smettere mai di innovare”
Nel piacentino l’azienda trasforma il latte in Grana Padano Dop: con 180 mila forme, lo scorso anno ne era il quinto produttore nazionale. Dal ’16, quando fatturava oltre 41 mln, i ricavi sono più che raddoppiati: una crescita avvenuta per linee interne e frutto del solo mercato italiano. Per il presidente Fugazza l’ingrediente segreto è “l’aver investito nella produzione più che sulla commercializzazione”, accorciando la filiera e collaborando con i propri fornitori. “L’export? Non è ancora giunto il momento”
L’azienda comasca passata dai 24,6 milioni del 2020 ai 54 mln di ricavi nel 2023 produce macchine e linee complete per il riempimento sterile di farmaci iniettabili. Nel 2016 ha aperto la sua prima filiale all’estero, nel Nord America, e lo scorso anno è sbarcata anche a Mumbai: “Il 2024 sarà trainato proprio da questo processo di espansione, specie nel mercato indiano”. E sulla carenza di manodopera: “L’obiettivo è quello di realizzare a breve un’academy interna”
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