Si scrive Comunali di Gorizia, ma si legge test per le Regionali 2023 e il ruolo del governatore Massimiliano Fedriga. Rodolfo Ziberna, sindaco uscente, sostenuto da una coalizione di centrodestra vince con il 52% delle preferenze contro l'ex senatrice Pd Lura Fasiolo che ottiene il 48%
A contendersi il ruolo di sindaco al ballottaggio erano stati Renato Martin (centrodestra) e Christofer De Zotti (destra). L’affluenza al voto nel comune veneziano, dopo la chiusura dei seggi alle 23, ha raggiunto il 45,38%, in calo rispetto al primo turno (53,8%), e rispetto alle precedenti elezioni del 2017
Dopo 15 anni torna a Verona un sindaco di centrosinistra. Damiano Tommasi, sostenuto da un'ampia coalizione di centrosinistra, conquista la fascia tricolore con il 53,4% delle preferenze. Una sconfitta clamorosa invece quella per il sindaco uscente Federico Sboarina (46,6%) e del centrodestra del duo Salvini-Meloni, ma soprattutto del governatore veneto Luca Zaia. Non è bastata l'indicazione di voto del vescovo scaligero Zenti verso Sboarina a cambiare le sorti di questa tornata elettorale
Le elezioni comunali di Thiene sono giunte ad una facile conclusione dopo la giornata di ballottaggio che ha visto contrapporsi Gianatonio “Giampi” Michelusi per il centrosinistra a Manuel Benetti del centrodestra. Notevole lo stacco che al primo turno separava i candidati, Michelusi aveva perso la vittoria per 50 voti arrivando al 49,3%
Anche al secondo turno il centrodestra a Verona si presenta spaccato. Il tempo non è riuscito a ricucire le due anime della coalizione: Fdi-Lega che sostenevano Sboarina e Fi con Tosi. Così, il centrosinistra guidato da Tommasi, in vantaggio di 7 punti dall'avversario, può tentare l'impresa. Nel capoluogo isontino va in scena la sfida tra il centrodestra con Rodolfo Ziberna e il centrosinistra di Laura Fasiolo
Nessun fuoco d'artificio, una buona dose di fair play e una stretta di mano finale tra Damiano Tommasi e Federico Sboarina, nell'unico faccia a faccia in vista del ballottaggio a Verona, andato in scena oggi sul sito del quotidiano L'Arena. Sboarina più a suo agio sulle questioni amministrative. Rivendica poi il carattere strategico dei progetti in corso. Tommasi punta sulla necessità di rendere Verona "una città più aperta"
Francesco Jori, giornalista, è uno dei massimo studiosi del Veneto e del tema dell'autonomia. Dopo l'ennesimo nulla di fatto sul tema, Jori dice la sua su una battaglia politica molto cara al governatore Zaia: "Prima deve passare dal Parlamento e tra il dire e il fare ci sono di mezzo i sette colli, ostacolo ben più infido del più esteso dei mari. E le resistenze non mancano da nessun lato: a tutti fa comodo l’aiuto dello Stato "
L'attenzione torna sulle elezioni a Verona dopo l’ingresso nella partita della locale Diocesi guidata dal vescovo della città scaligera, monsignor Giuseppe Zenti. Mentre Sboarina ha rifiutato l'apparentamento con Tosi, il vescovo di Verona indirizza il voto dei cittadini (almeno di quelli cattolici) scrivendo: "È nostro dovere far coscienza ai fedeli di individuare quali sensibilità e attenzioni sono riservate alla famiglia voluta di Dio e non alterata dall'ideologia del gender"
La telefonata di Zaia per convincere Sboarina a non apparentarsi con Tosi ha un duplice scopo: rivendicare la vittoria in caso di esito positivo o attribuire a Salvini la sconfitta nel caso prevalesse Tomasi. Ma non basterà un gioco di prestigio mediatico per oscurare l’inizio della fase discendente del governatore del Veneto
Sboarina chiude a Tosi e conferma la decisione di correre al secondo turno da solo senza il supporto di Forza Italia e dell'ex sindaco. "Io continuo a sottolineare che quello che ho detto ieri è un rivolgersi all'elettorato veronese del centrodestra, perché oggi la partita è tra due persone: una candidato sindaco, il sottoscritto, che rappresenta il centrodestra e una persona che rappresenta la sinistra". Tosi invece riapre: "Aspettiamo novità da lui"
Il sindaco uscente Sboarina ignora l'appello di Tosi (e Fdi) e rifiuta ogni tipo di apparentamento. Probabilmente il sindaco scaligero ha capito che un accordo con l'avversario politico nei fatti era impossibile e ha preferito il nobile gesto del suicidio politico. Forza Italia confida nelle capacità di Meloni di far ragionare il proprio candidato prima di un possibile schianto nella città di centrodestra per eccellenza. Mentre sembra uscirne bene Tosi
Saranno la candidata del centrosinistra Barbara Minghetti (12.173 voti, 39,3%) e Alessandro Rapinese dell'omonima lista civica (8.443 voti, 27,3%) a sfidarsi il prossimo fine settimana al ballottaggio. Escluso quindi il candidato di FdI Molteni, che ha ottenuto 8.342 voti, 101 in meno rispetto a Rapinese. È la prima volta che a Como il centrodestra viene escluso dal ballottaggio
A Verona la partita per il ballottaggio alle Comunali subisce una nuova accelerazione, dopo l’annuncio dell’ex sindaco Flavio Tosi di aver aderito a Forza Italia. Contro Tommasi si profila una nuova alleanza di centrodestra, a sostegno di Sboarina. Che però ancora non fa passi avanti verso l'ex-sindaco. Tosi: "Ora quello che manca è solo l’apertura del confronto da parte di Sboarina"
Flavio Tosi, ex sindaco e posizionato in terza posizione alla corsa alle amministrative di Verona, parla dei prossimi passi in vista del ballottaggio tra Damiano Tommasi e l'uscente Federico Sboarina. "Zaia in maniera più sfumata e Marcato in modo più esplicito hanno bloccato l'appoggio della Lega nei miei confronti. Per l'appoggio si vedrà, sono di centrodestra ma Sboarina non mi ha ancora cercato"
I due candidati sostenuti dal sindaco di Venezia perdono rovinosamente sia a Padova che a Verona. Bonaccini aspetta di avere le vittorie sicure in tasca a Parma e Piacenza per lanciare forse la sua candidatura a leader nazionale. La crisi della Lega in Lombardia e l’impossibilità del Pd di competere vede il leader di Azione oscillare tra la Moratti e Carlo Cottarelli. Sono questi alcuni degli effetti collaterali del voto amministrativo di ieri
Il sindaco in carica, col sostegno di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, chiude in vantaggio sul suo diretto rivale Michele Foggetta, appoggiato da una colazione che vede al suo interno Partito Democratico e Movimento 5 stelle uniti. Di Stefano è in testa con il 49,19% delle preferenze sul centrosinistra fermo al 38,36%
Ancora in corso lo spoglio al comune di Piacenza. Ma ad ora, infatti, a fronte di un'affluenza totale pari al 53,21% le 81 sezioni scrutinate su un totale di 108 sanciscono una sonora bocciatura per la candidata uscente in quota al centrodestra Patrizia Barberi (37%) che arranca sulle spalle della candita del Pd Katia Tiraboschi (40%). Il ballottaggio che verrà si annuncia più che tirato
Furegato ha vinto al primo turno con il 55% dei voti sul sindaco uscente, la leghista Sara Casanova (45%), che già nel primo pomeriggio ha chiamato lo sfidante per congratularsi. Nel capoluogo torna quindi a governare un esponente del centrosinistra, dopo che la discussa era Casanova aveva portato Lodi alla ribalta delle cronache nazionali con il "caso mense" scoppiato nel 2017
Il candidato di centrosinistra, sostenuto da Bonaccini, ha raccolto finora (sono 103 le sezioni scrutinate su 204) il 43,78% delle preferenze, contro il 22,27% dell’ex-sindaco. Un risultato frutto anche della spaccatura interna al centrodestra. Caduta rovinosa per Effetto Parma: la lista del sindaco uscente passa dal 34,58% del 2017 all’8,13%. Vignali spera nel secondo turno
Concluso lo spoglio al Comune di Gorizia. Ma il risultato di queste amministrative è ancora da vedere, il 26 giugno ci sarà un ulteriore capitolo. Sette erano i candidati sindaco, ma la vera sfida era tra i due candidati di centro destra e centro sinistra. Alla chiusura dei seggi il sindaco uscente Rodolfo Ziberna è in testa con il 41,8% seguito da Laura Fasiolo di poco sopra il 30%
Zaia perde a Verona sconfitto da Salvini. Il leader della Lega viene umiliato a Padova da Zaia. L’unico vincitore certo è Bonaccini che riconquista sia Parma che Piacenza e torna così ad essere credibile come leader nazionale. In Lombardia la vittoria a Lodi rilancia il Pd, ma vincere nelle città non significa vincere in regione
Nel comune in provincia di Venezia ha la meglio il centrosinista, con Tiziano Baggio che ha ottenuto il 50,63% delle preferenze. Giorgio Babato (centrodestra) raggiunge il 45,67%. Marco Lazzarin (M5S), invece, si ferma al 3,69%. L'affluenza definitiva è del 49,41%
Le vittorie schiaccianti di Giordani a Padova e Furegato a Lodi, quelle che si profilano a Parma e Piacenza parlano chiaro. Se i ballottaggi confermeranno la tendenza il centrosinistra (al Nord) può cantare vittoria. Centrodestra in largo vantaggio a Belluno, Gorizia e Sesto
Il giorno dedicato al Santo premia Sergio Giordani. Un risultato che quasi doppia l’avversario del centrodestra. Con il primo che trionfa con il 58,44% di preferenze, e il secondo fermo al 33,52%, nonostante il sostegno del centrodestra unito. E mette così in difficoltà la Lega di Bitonci che lo aveva voluto come candidato
Si è concluso lo spoglio Mira per l'elezione del sindaco, dove a contendersi il ruolo sono in cinque: Marco Dori (centrosinistra), Andrea Martellato (centrodestra), Vanna Baldan (candidata civica), Luigi Corò (candidato civico), Enrico Carlotto (candidato civico). Con il 54,65% delle preferenze Dori supera la soglia per ottenere la vittoria al primo turno. Martellato ottiene invece il 35%
Centrodestra e centrosinistra si contendono la poltrona di sindaco. Adis Zatta, candidato sostenuto dal Pd, ottiene il 47,2%. Mentre la candidata di centrodestra Viviana Fusaro, appoggiata da Lega e Fdi, ottiene il 45%
Risultati netti nel comune in provincia di Padova: con 15 sezioni scrutinate su 20, Gianmaria Boscaro (centrodestra) raccoglie il 57,55%. Gli avversari, Arianna Toniolo (centrosinistra) e Massimiliano Celin (candidato civico), si fermano rispettivamente al 22,31% e 20,14%. Intanto lo spoglio procede
Gianluca Lorenzi è il nuovo sindaco della città che ospiterà i Giochi olimpici Invernali 2026. Era candidato con la lista civica “Vivere Cortina” e a raggiunto il 37% con oltre mille voti. La città, quindi, ha scelto di non riconfermare il sindaco uscente Gianpiero Ghedina candidato con la lista civica Sistema Cortina, arrivato solamente al 24,5%. Nessun partito politico è sceso in campo a sostegno dei candidato sindaco
Erano in tre a contendersi la poltrona del sindaco. La destra che correva unita si porta a casa la vittoria con Oscar De Pellegrin, che ha superato il 51%. Il Pd con il suo candidato Giuseppe Vignato, appoggiato anche dal sindaco uscente, arriva al 30%. Mentre la terza candidata e attuale vice sindaca, Lucia Olivotto, si ferma al 18%
Federico Barbierato, candidato di centrosinistra, vince al primo turno conio 56,5%. Lo sfidante Luigi Ciccarese (destra) ha raccolto una percentuale del 30,66%. Il candidato di Fratelli d'Italia, Antonio Franciosi, invece, con 530 voti, si ferma al 12,8%
Si è concluso lo spoglio al comune di Jesolo, dove a contendersi il ruolo di sindaco erano Renato Martin (centrodestra), Christofer De Zotti (destra), Roberto Rugolotto (centrosinistra), Antonio Lunardelli (candidato civico). Renato Martin e Christofer De Zotti si rivedranno al ballottaggio: portano a casa, rispettivamente, il 44,9% e il 39,2%
È in corso lo spoglio al comune di Monfalcone, dove a contendersi il ruolo di sindaco sono Anna Cisint, candidata di centrodestra, Cristiana Morsolin, di centrosinistra e Francesco Orlando. Anna Cinsit, 6345 voti, è in vantaggio del 72,1% su Cristiana Morsolin, 2141 voti e una percentuale del 24,3%. Per il candidato Francesco Orlando, invece, 318 voti e una percentuale del 3,6%
A Parma il centrosinistra cerca di mantenere il controllo della città candidando Guerra, espressione dell’alleanza tra Bonaccini e Pizzarotti. Il centrodestra schiera il moderato Vignali, già ex sindaco, che secondo i sondaggisti, potrebbe anche vincere. A Verona si gioca il dopo Zaia: Tosi potrebbe superare il 20% dei voti e qualcuno sostiene che potrebbe persino andare al ballottaggio. Se così fosse, sarebbe un cataclisma politico per l’intero Veneto. Gli esiti delle amministrative in Lombardia invece andranno a formare le prove generali delle regionali del 2023
Domenica 12 giugno i cittadini di oltre 900 comuni sono chiamati al voto. Il politologo riflette sulle caratteristiche delle imminenti elezioni comunali: forte presenza sui social, uno spropositato numero di liste (solo a Verona saranno più di 600 i candidati consiglieri). E sul legame fra liste e partiti: "Solo in Italia le elezioni comunali sono così politicizzate"
Lega e FI ritornano insieme dopo 10 anni dal divorzio del 2012 e candidano l'ex sindaco Renato Martin. Fdi slegato da ogni vincolo di alleanza candida insieme a Indipendenza Veneta Christofer De Zotti. Il Pd che viene da 10 anni di governo cittadina presenta Roberto Rugolotto
Anche se Attilio Fontana non ha ancora sciolto la riserva, la sua ricandidatura sembra sempre più vicina. Il segretario del Carroccio Matteo Salvini annuncia la possibile ricandidatura dell'attuale presidente alle prossime elezioni regionali del 2023. "Ho visto qualche sondaggio: Fontana è in vantaggio di 15-20 punti", spiega il leader leghista. Non si fa attendere la replica degli alleati di Fdi, Santanchè: "Le fughe in avanti non servono, se non a dimostrare una cosa certa: l'affanno. E noi, come Fdi, non siamo in affanno"
L’attuale sindaco leghista è appoggiato da un centrodestra unito composto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il principale rivale è Michele Foggetta di Sinistra italiana, che a sorpresa si è imposto sul candidato del Pd durante le primarie di aprile. A sostegno di Foggetta Pd e M5s. A prescindere dal colore politico, il prossimo sindaco troverà davanti a sé cinque anni di sfide non facili: dalla rinascita delle ex aree siderurgiche Falck alla costruzione della moschea più grande del Nord Italia
Federico Barbierato prova il bis appoggiato da tre liste tra cui il Pd. A fronteggiarlo due avvocati di area centrodestra: Luigi Ciccarese sostenuto da Lega e Fi e Antonio Franciosi, espressione del solo Fdi. Il turismo è il leit motiv dei programmi elettorali dei tre candidati con l'obiettivo di riconvertire in hotel alcuni stabilimenti chiusi da tempo. Altro tema importante è la possibile “fusione” tra il comune di Abano e quello di Montegrotto
In continuità con la giunta di centrosinistra, il Pd mette in campo Fabio Bergamaschi, dal 2012 assessore ai Lavori pubblici. Il centrodestra, sponsorizzato da Fi-Fdi-Lega, schiera il medico Maurizio Borghetti. Il M5s corre da solo con il 'duro e puro' Manuel Draghetti. Cercano di racimolare qualche voto dal campo centrista il 'democristiano' Simone Beretta e l'imprenditore Oronzo Santamato. Per l'estrema sinistra scende in campo Paolo Losco
Giuseppe Conte, leader dei cinquestelle, arriva nel Veneto. Il tour di oggi è ovviamente elettorale e Conte ha toccato due città chiave del prossimo confronto, Verona e Padova, dove ha incontrato i rispettivi candidati sindaci del centrosinistra, Tommasi e Giordani. Sul candidato veronese: "Persona seria e progetto importante". E su Giordani: "Ha fatto molto bene, merita consenso"
In attesa dei sondaggi ufficiali, Rodolfo Ziberna resta sempre il grande favorito di queste elezioni amministrative con il centrosinistra capitanato dall'ex senatrice Laura Fasiolo che cercherà di arrivare al ballottaggio. Non ci sarà all'interno del polo progressista Azione che sosterrà la corsa di Antonio Devetag. Candidature indipendenti invece per Pierpaolo Martina, Mario De Marco, Serenella Ferrari e l’ex Lega Franco Zotti
Dal sondaggio di Bidimedia, ripreso dal quotidiano Repubblica, si vede Sboarina primo con il 42,8% dei voti contro un 35,1% di Damiano Tommasi e un 20,3% di Flavio Tosi. Il già due volte sindaco pubblica nei suoi canali social un altro sondaggio fatto da Demetra che ribalta la situazione: Tommasi primo al 37,2%, Tosi al secondo posto con il 31,9% e Sboarina con un 28,8%. Tosi: "Quella di Sboarina è propaganda spiccia"
La corsa alla poltrona di sindaco della città ducale restituisce il quadro di debolezza dei partiti su scala nazionale. Diviso il centrodestra, che presenta Bocchi (Fdi) e Vignali (Lega e Fi). Scisso anche il centrosinistra: il Pd appoggia l’assessore uscente alla cultura Guerra, in alleanza con Effetto Parma, e il M5s non si presenta in quella che fu la prima roccaforte dell’ascesa grillina
Il centrodestra con Sara Casanova cerca di blindare la fascia tricolore. A sostegno dell'attuale sindaca una coalizione granitica: Lega, Fdi, Fi e varie civiche. Il centrosinistra per cercare di far dimenticare agli elettori i guai del passato sceglie la strada del rinnovamento e schiera Andrea Furegato di 24 anni. Il M5s, protagonista in prima persona della stagione giustizialista contro l'ex sindaco Pd Uggetti, appoggia il giovane candidato
Sboarina è pronto a vincere su Tommasi. Qualcuno ipotizza però che Tosi potrebbe farcela ad arrivare al ballottaggio, sostenuto dalla rottura interna alla Lega e dall’intuizione di Renzi di spostare su di lui voti del centrosinistra. Se accadesse per Zaia sarebbe un incubo. E Renzi, dopo aver perso l’occasione a Bologna con la Conti, risorgerebbe così dalle ceneri
A meno di tre settimane dal voto amministrativo la città capoluogo della Brianza si scalda. Nel centro brianzolo Dario Allevi mira alla riconferma con una solida coalizione Lega - Fi - FdI. A sfidarlo è Paolo Pilotto (Pd), consigliere d’opposizione, sostenuto da un centrosinistra che più ampio non si può (Pd, Azione, IV, Possibile, SI, Psi, Europa Verde più liste civiche di area)
Da una parte il centrodestra con Stefano Caldari, attuale assessore al turismo pronto a raccogliere l’eredità della prima cittadina uscente. Dall’altro lato, Daniela Angelini appoggiata da Pd e 5 stelle. Ma a fare rumore sono i due underdog delle amministrative riccionesi: Stefania Sinicropi, volto di riferimento del Partito 3V (Vaccini vogliamo la verità) e il dj veneziano Claudio Cecchetto
I 15 posti disponibili sono stati affidati da Sboarina a soli uomini. Un gesto, per la minoranza, che mostra un grave ritardo politico, anche considerando la richiesta, inevasa, di non procedere con le nomine e di attendere l'esito delle urne. Il senatore veronese del Pd D'Arienzo: "È un chiaro esempio della cultura delle destre che la rappresentanza di genere neanche sa dove è di casa"
Ad avere il sostegno di Lega e Fdi è il campione paraolimpico. Il candidato Giuseppe Vignato ha l’appoggio del Pd e di tre civiche, tra cui la InMovimento del sindaco uscente Jacopo Massaro. Mentre l’attuale vicesindaca e assessora al Bilancio, Lucia Olivotto, corre con un’altra coalizione di sinistra. Sono quindi due le liste espressione della maggioranza uscente, e qualcuno al primo turno rischia di farsi male
Non si ricandida il sindaco uscente Landriscina, il centrodestra schiera il medico Giordano Molteni. A sfidarlo l'ex direttrice del Teatro sociale Barbara Minghetti candidata di Pd e civiche di centrosinistra. Nel campo progressista è presente un'altra donna, Adria Bartolich, appoggiata dalla civica Civitas e dai cinquestelle
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