"Napoli è una città straordinaria. Mettermi al servizio dei suoi cittadini rappresenta un onore e uno stimolo che affronterò con tutte le mie capacità", sono le parole di Beretta all'indomani della nomina. L'ex-deputatato Laboccetta: "Possibile che nella nostra città non ci fosse un professionista preparato e competente in materia di bilanci pubblici?"
Nulla di fatto dalla seduta straordinaria tenutasi in streaming a Venezia: il sindaco ribatte a ogni accusa: "Solo fango e calunnie, è tutto regolare". L'opposizione giudica insoddisfacenti le risposte. Seguono battibecchi tra fazioni. Una sola novità: il ricorso alle vie legati nei confronti del quotidiano Domani, che alle presunte malefatte lagunari ha dedicato una serie di articoli
Era il 22 ottobre del 2017 quando gli elettori veneti e lombardi si recarono alle urne per la consultazione sull'autonomia regionale. Un percorso intrapreso anche dall'E-R e che, nonostante le molte interlocuzioni, non ha ancora raggiunto gli obiettivi prefissati. E che rischia sempre più di restare solo una manovra propagandistica
Al round finale, Chies ha staccato Garbellotto di circa mille voti, raccogliendo il 53,46% dei consensi contro il 46,54% delle preferenze del patron del Imoco Volley. Il moderatismo pragmatico veneto, che storicamente ha governato la cittadina della Marca ha trionfato. Sconfitta invece la visione di una Lega troppo di lotta e poco di governo. L'errore di Zaia: essere andato contro all'archetipo dell'amministratore veneto
Il candidato del centrosinistra, sostenuto, tra gli altri anche dal M5s, ha trionfato con il 53,2% dei voti. Esce sconfitto dal ballottaggio il candidato del centrodestra Bianchi che si è fermato al 46,8% delle preferenze. Il commento del vincitore: "La Lega è nata a Varese, cinque anni fa qui è stata battuta e questa nuova sconfitta consolida un'alternativa alla linea del segretario della Lega Matteo Salvini, ma anche di Giancarlo Giorgetti"
Nel comune ferrarese di Cento a vincere al ballottaggio è stato Edoardo Accorsi, candidato sostenuto dal centrosinistra e dal Pd contro l'uscente Toselli. Accorsi vince con il 56,79% dei voti, per un totale di 7.693 voti, mentre Toselli rimane con il 43,21% dei voti, con 5.853. Al 18 ottobre alle ore 15 si è registrata un'affluenza del 50,06%
Se la leader di Coalizione Civica sarà la numero due della squadra, tra il pentastellato a la sardina a spuntarla è il primo (Rapporti consiliari e Agenda digitale), mentre il secondo, da delegato del sindaco, si occuperà di turismo. Già nella prima Giunta Merola, invece, torna in pista il deputato Luca Rizzo Nervo (Welfare), mentre una conferma è quella della Orioli (Mobilità e Infrastrutture. Lepore, poi, tiene per sè Cultura e Sanità, mentre al Bilancio va l'outsider Li Calzi
Con un’affluenza registrata del 52%, il candidato sostenuto dalle liste “Vivere San Vito”, “Cittadini per San Vito” e “Alternativa comune per San Vito” vince la sfida con Valerio Delle Fratte, candidato di centrodestra. Il neoeletto aveva già conquistato il primo turno registrando il 35,36% di preferenze contro il 33,98% dello sfidante, ma non sufficiente a concludere la sfida
Un fattore importante, se non decisivo, per far ritornare il centrosinistra al timone di Este dopo cinque anni, è stato sicuramente quello dell’ulteriore calo dell’affluenza alle urne, fermatasi al 52,8%, rispetto al primo turno (meno 5,9%). Nello specifico, comunque, al round finale, Pajola ha staccato il sindaco uscente di 513 voti, raccogliendo il 53,6% dei consensi contro il 46,4% di Gallana
Al ballottaggio il risultato finale si fissa sul 51,29% contro il 48,71% dello sfidante. L’uscente – a capo della coalizione di centrodestra - respinge a fatica la rimonta dell’ex senatore lettiano Francesco Russo: meno di duemila i voti di differenza tra i due. Impressionante il dato dell’astensione, salito al 58% nel secondo turno. Il capoluogo giuliano unica gioia di giornata per Meloni, Salvini, Tajani e alleati minori
Pozzani, appoggiato dalle liste Pozzani Sindaco e Lista Giovane per Bovolone, ha vinto con il 57,07% (3.684 voti), contro il 42,93% (2.771 voti) raccolto da Fiorini, candidata del centrodestra unito con le liste di Lega e Fdi. Situazione completamente ribaltata nel giro di due settimane, quindi. Al primo turno Fiorini aveva infatti ottenuto il 48,95% dei consensi contro il 40,39% di Pozzani
Ecco i primi risultati dello spoglio degli scrutini (140 su 238): Dipiazza al 51,2% contro il 48,8% di Russo. Al primo turno del 3-4 ottobre nessuno dei due era riuscito a superare il 50% di preferenze: avevano preso rispettivamente il 46,9% e il 31,6% dei voti.
Due settimane fa il primo round era finito con l'uscente sindaco Davide Galimberti al 48%, a un passo dalla riconferma, contro il 45% dell'avversario Matteo Bianchi. Il Carroccio però vuole vincere a tutti i costi e ha schierato tutti i suoi pezzi da novanta, a partire dal segretario Salvini, visto quattro volte in città negli ultimi 40 giorni. Per il centrosinistra, unito ai 5s, respingere l'assedio padano sarebbe un colpaccio
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E' tutta ancora da fare la squadra di governo del nuovo sindaco di Bologna: attese novità per mercoledì. Unica certezza, la vicesindaca in pectore, Emily Clancy di Coalizione Civica, mentre, per opposte ragioni, non sono più così blindati i posti da assessore del pentastellato e del giovane attivista civico, l'uno alle prese con la debacle di partito e l'altro ritenuto scomodo dal Pd
Il primo round è andato al candidato di Lega e Fdi, pupillo di Zaia, arrivato al 39,25 % contro il 31,9% dell’ex sindaco forzista sostenuto anche dal veneziano Brugnaro. Determinante la scelta dei 24,7% di elettori che due settimane fa ha votato per la coalizione Pd-M5s: dalla segreteria dem regionale è arrivata l'imbeccata a favore del "male minore"
L’uscente di centrodestra parte in netto vantaggio, lo sfidante di centrosinistra appare in forte rimonta. Appelli e comizi finali poco efficaci: la città è in subbuglio, tutta presa dalla rivolta no green pass che ha messo a rischio l’attività in porto. Determinante la mobilitazione degli elettorati che i due saranno capaci di mettere in atto, mentre l’astensione si preannuncia a livelli impressionanti. Lunedi pomeriggio il verdetto
In piazza della Borsa si schierano Salvini, Meloni, Tajani e Lupi e chiedono alla città di riconfermare (per il quarto mandato) il sindaco uscente. Ma tra i temi trattati nel comizio spicca il tentativo dei leader di Lega e Fdi di archiviare il tema della giornata: il colpo di coda del fascismo. Lo sfidante del centrosinistra, Russo, cala l’asso nella manica: l’appoggio dell’attore Lino Guanciale, amatissimo in città
Si tornerà a votare il 24 ottobre, dopo la quasi vittoria di Roesch nel 2020, nella città del Passiro. La novità di questa tornata elettorale è la candidatura di Katharina Zeller, da poco alla guida della Svp meranese, figlia della senatrice Julia Unterberger e dell'ex senatore Karl Zeller. Con la giovane avvocatessa la Svp vorrebbe riconquistare la poltrona di primo cittadino
L’assemblea cittadina dei 5s “tradisce” i suggerimenti nazionali e ignora le aperture di Patuanelli: “Critici con la giunta Dipiazza, ma restiamo equidistanti e alternativi” specifica in una nota RIchetti. Il centrodestra si frega le mani: lo sfidante di centrosinistra non potrà contare neanche nominalmente sul pacchetto del misero 3,5% raggranellato al primo turno da Alessandra Richetti
Laterza schiera Adesso Trieste, 8,62% e più di 7 mila preferenze al primo turno: “Siamo radicalmente alternativi al centrodestra. Non ci apparentiamo con il centrosinistra e non chiediamo contropartite, ma indichiamo Russo”. Si assottiglia il distacco, attesa per le decisioni dei 5s. Il sindaco uscente chiama alle urne gli astensionisti
Il sindaco uscente soddisfatto della batosta inflitta a Bernardo: "Rispetto a cinque anni fa ho preso 50 mila voti in più: un bel segnale di fiducia da parte della città". Ora la giunta: non muta il numero degli assessori (12). Fuori dal Consiglio comunale i 5 stelle e tutte le altre mini-formazioni presentatesi. Ora tiene banco il duello nella città simbolo della Lega, con il centrosinistra che parte in vantaggio
Il neo-sindaco guarda già al domani, partendo dalla composizione di una squadra di governo nella quale un ruolo di spicco spetterà alla leader della seconda forza di coalizione, Emily Clancy. In Consiglio si profilano cinque anni di battaglia, visto il raddoppio dei consiglieri d'opposizione e un rapporto di forze interno meno sbilanciato verso il Pd. "Il primo modello a cui guardare? Barcellona"
Il sindaco uscente di centrodestra, Dipiazza, si presenta da favorito al secondo turno, ma, sommando i voti delle liste che ora potrebbero confluire sul rappresentante del centrosinistra, ci si ritroverebbe in una situazione di equilibrio. Determinante risulterà l'incognita dell'astensione: c'è da capire chi dei due contendenti riuscirà a motivare quel 54% di elettorato che non ha votato
L'affluenza al voto nel comune di Varese è sotto a quella nazionale con un 50,93%. Il sindaco uscente guadagna il 48%, che non basta per vincere al primo turno. Andrà al ballottaggio con Bianchi. La lista del Pd è al 27%, mentre quella della Lega ferma al 14,6%
Il sindaco uscente guida lo spoglio con il 54,4% dei voti attualmente scrutinati. Solo il 47,7% dei cittadini si è recato alle urne; il dato peggiore (44,5%) arriva dal Municipio 1, ovvero il centro storico che nelle ultime elezioni ha sempre votato in maggioranza per il centrosinistra. Layla Pavone, la manager voluta da Conte, non raggiunge la doppia cifra
A vincere la sfida è fra il candidato di centro-sinistra Jamil Sadegholvaad, assessore alla Sicurezza uscente e primo sindaco di un capoluogo di provincia a portare un cognome straniero. Lo sconfitto è quello di centro-destra giunto a un passo dal ballottaggio senza capitalizzare la divisione del fronte opposto. Dove l’ex vicesindaca di Gnassi, Gloria Lisi, era appoggiata da cinque liste civiche e dal Movimento 5 Stelle contro il Pd, ma si è fermata all'8,9%
L’affluenza in provincia di Bologna è stata del 56,57%, leggermente sotto rispetto alla media nazionale del 59,94%. Pare assicurata la vittoria al primo turno del già favorito candidato di centro-sinistra, ma la conferma non arriverà prima di qualche ora. Gli ultimi dati danno Battistini al 27,6%
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