Mentre il leader leghista e l'imprenditore bolognese compaiono fianco a fianco all'ombra a Bologna, anche Fratelli d'Italia e Forza Italia - in un clima di coalizione che resta teso - dichiarano il proprio assenso. A due mesi e mezzo dall'apertura delle urne, stavolta allo sfidante di Lepore aspetta solo l'investitura formale e congiunta. Cangini irritato, ma libera la strada
Il neo-candidato del centrodestra entra subito nella parte. Il leader leghista rincara: “Ora un sindaco del salotto e della Galleria che ignora le periferie”. Assente all'esordio del pediatra Giorgia Meloni, sostituita da Daniela Santanchè: “Un segnale per la coalizione? Fatevi delle domande e datevi delle risposte”. Lite La Russa-Ronzulli per un posto in prima fila
Il sindaco uscente correrà per la riconferma, ma non è ancora chiaro come sarà composta la coalizione che lo sosterrà: ci saranno i 5s? E il presidente di Padova Capitale Europea del Volontariato - che potrebbe scendere in campo - sarà un alleato o un rivale? Intanto il centrodestra non fa opposizione, vivacchia senza spunti e cerca un civico che piaccia a Salvini (con Zaia disinteressato)
Imprenditore 65enne attivo nel settore dei motori industriali; al civico di estrazione cattolica che si definisce il "Guazzaloca 4.0" manca solo l'ufficialità per sfidare Lepore alle Comunali. Vittoria, quindi, per la Lega che lo ha preferito a Cangini e Mugavero, lodandone il programma che parla di welfare, lavoro e tutela di donne e precari. Resta da decidere se il padre della lista 'BolognaCiPiace' sfiderà gli avversari a metà settembre, come vorrebbe il il Pd, o il 10 ottobre, come chiede il Carroccio
Il sindaco uscente (centrodestra) riceve il gradimento del 54% degli interpellati, contro il 41% dell’ex senatore dem Russo. Segue Bandelli (lista civica di destra) al 18% e poi la pletora di altri candidati poco noti anche ai loro concittadini. Lo sfidante, che ha commissionato a Ipsos la ricerca, presenta i primi nomi della lista Punto Franco: un’architetta e un campione di nuoto
I leader della coalizione Salvini, Meloni e Tajani si sono incontrati a Roma per ufficializzare la discesa in politica del responsabile della casa pediatrica del Fatebenefratelli. Il leghista: “Sosterremo uno dei più importanti primari milanesi, per rilanciare una città che sta crollando”. Nessun accordo sulla candidatura di Albertini come vice
La ricerca dello sfidante di Sala per la poltrona di Palazzo Marino è arrivata alle battute finali. I leader della coalizione si incontreranno martedì per ufficializzare la scelta del responsabile della Casa pediatrica del Fatebenefratelli, che sabato si è presentato a un gazebo leghista per dire: “Corro per vincere”. Ma sembra che il medico sarà affiancato da una ridda di vice
Imminente l'annuncio del candidato di centrodestra che sfiderà Lepore per Palazzo d'Accursio. Sembra fatta per il senatore forzista ed ex direttore del Carlino, sostenuto con vigore da Fi e Fdi. Tra i 'civici', più graditi alla Lega, ancora in corsa l'editore Mugavero e l'imprenditore Battistini, con il secondo che potrebbe accettare un ruolo da vice
Resta alle stelle il consenso dell'attuale governatore del Veneto: piace a 3 elettori su 4. Al secondo posto si classifica Bonaccini, collega dell'Emilia-Romagna, scalzando al terzo posto Fedriga, presidente del Fvg. Nella classifica dei sindaci in vetta si trova il primo cittadino di Venezia. A Trieste scende la fiducia per Dipiazza, 66esimo
Dopo la rinuncia di Maroni per motivi di salute e tante incertezze, la Lega sceglie il deputato già indicato fin dal 2020: nei prossimi giorni dovrebbe ricevere il via libera dagli altri partiti della coalizione. Il segretario della Lega Salvini in visita a Gallarate: “Lo ringrazio per la disponibilità e la generosità. Milano? Ne sono certo, chiuderemo entro la settimana”
Dopo un anno di tentativi, tra rifiuti e mille liti dei leader del centrodestra, il nome del candidato per Milano sarà (forse) svelato nei prossimi giorni. Il leader leghista: "Ho incontrato varie personalità forti sarebbero pronte anche domani. Il nostro sarà una persona della società civile e non un "fighetto" alla Sala". Tajani (Fi): "Sì al civico, ma se non si trova, Lupi il migliore"
Dopo il ritiro del manager di Mediolanum, si riparte praticamente da zero. Un altro dei sondati, Rasia dal Polo, va giù pesante: "Lo dicono anche nei bar: ormai siamo alle comiche". Il leader leghista si dice onorato, ma declina: "Ripagherò Milano trovando presto una squadra vincente". L'ex ministro Lupi torna in pole position, ma con una sua candidatura Albertini rinuncerebbe all'appoggio
Dopo il gran rifiuto di fine maggio, l'ex sindaco di Milano usa parole di stima verso Oscar Di Montigny, ora in pole position nella lista dei candidati. Inoltre, si dichiara pronto di fare il secondo a Palazzo Marino. Giovedì, secondo il leader della Lega, si avrà il nome che si sconterà contro Beppe Sala ad autunno
Mentre l'uscente Beppe Sala attende lo sfidante del centrodestra, l'ex giornalista leader di Italexit presenta il suo progetto di città: "La nostra proposta è fortemente ideologica. Forza Italia, Lega e Fdi non vogliono vincere, Sala potrebbe essere tranquillamente uno di loro. Basta con il delivery e la moda del green"
Il neo-candidato sindaco del centrosinistra tende la mano agli avversari delle primarie. E i 5s gli confermano ufficialmente l'appoggio. Conti pensa di tornare alla sua San Lazzaro e si mostra pronta alla riconciliazione. Piovono complimenti dai leader progressisti nazionali, mentre il vincitore scalda i muscoli: "Una donna come vicesindaca. La classe dirigente del centrodestra bolognese? Limitata"
Ma il compito per l'esponente dem bolognese potrebbe essere davvero complicato. E se la faglia che attraversa la coalizione dovesse provocare scosse, c'è il concreto rischio di far crollare quanto costruito faticosamente finora
Al termine di un confronto interno rovente, il centrosinistra sceglie il candidato sindaco; domenica si vota fino alle 21. Oltre al web, ci sono i gazebo: l'obiettivo è arrivare a 20 mila partecipanti, superando i 12 mila di Torino, I duellanti alla fine abbassano i toni negli appelli finali. Intanto Salvini annuncia per il centrodestra "un tridente forte, così vinceremo sotto le Due Torri"
Archiviato l'accordo sull'orario di chiusura dei seggi, fissato per le 21 di domenica per dare un'ora in più a chi seguirà la Nazionale, resta il dubbio su cosa farà lo sconfitto tra Conti e Lepore. Intanto Bonaccini invoca "lealtà" e il Professore viene tirato nella mischia per una frase poco felice, ma - secondo lui - innocua
Manca ancora qualche mese prima di andare alle urne, ma nelle città di provincia il clima elettorale si sta facendo rovente. Nella città veneta, dopo il governo del “cambiamento”, capitanato da un cinquestelle, si ritornerà a uno schema bipolare classico. Il “no” di Maroni sta mettendo in difficoltà i leghisti di Varese. A Ravenna la coalizione giallorossa c’è, bagarre nel centrodestra. Invece, a Rimini, le correnti del Pd si scontrano a carte bollate
Al termine del vertice con Meloni e Tajani Salvini ha assicurato che la ricerca “si concluderà nei prossimi giorni”, ma dopo tanti rinvii il centrodestra si conferma ancora indeciso sul nome da opporre all’attuale sindaco Sala. Il favorito resta il candidato civico Oscar Di Montigny, genero di Ennio Doris, ma l’attesa continua
Meno di una settimana dal voto: la corsa alla poltrona più importante dell'Università di Bologna è al rush finale. Tra qualche veleno, molte diversità di vedute sui campus romagnoli e un accordo quasi totale fra i pretendenti sul bisogno di maggiore compartecipazione e sull'impulso alla transizione ambientale, non resta che attendere la voce degli elettori
Mentre si litiga sulla chiusura dei seggi alle 20, alle 21 o alle 22, visti i timori di astensione legati alla contemporaneità della partita della Nazionale, Lepore afferma di non temere la eco del flop delle Primarie Pd di Torino. Sostenuto anche da Nardella, l'assessore spera infatti in un "effetto Bologna", nel giorno in cui si attende in città l'arrivo di Enrico Letta, La Conti, invece, promette "case pubbliche a 250 euro al mese", insistendo anche su lotta al degrado e svolta 'green'
Il primo cittadino della città scaligera, ex An e civico indipendente di centrodestra, approda ufficialmente in FdI. Continua la campagna acquisti di Giorgia Meloni che consente al partito di allargare la sua classe dirigente. In riva all’Adige, ora, si attende la sfida delle comunali del 2022 con Flavio Tosi
A pochi giorni dal voto, mentre i militanti si danno battaglia in strada sulle misure dei banchetti e il segretario nazionale arriva in visita, l'assessore Pd ribadisce le accuse alla coalizione rivale: "Stanno inquinando la nostra sfida". E puntualizza: "C’è un candidato che rappresenta il centrosinistra, mentre dall’altra parte ce n'è uno che di fatto appartiene a Italia Viva”
Fumata nera al termine del vertice tra Salvini, Meloni e Tajani per il candidato da contrapporre a Sala. Mercoledì prossimo nuovo incontro. In cima la lista dei candidati si trova il leader di Noi con l’Italia, ma i leghisti fermano la scalata: “Il sindaco della coalizione sarà un civico”
Un tris di figure storiche dei dem felsinei (Gianni Grazia, Luciano Sita e Mauro Olivi) ha chiesto alla Commissione di garanzia interna se sia lecito, "per dirigenti e iscritti, chi corre alle primarie per un altro partito". Nel mirino il sostegno accordato alla sindaca di San Lazzaro dagli assessori Aitini e Lombardo, oltre che dal deputato Critelli e dalla europarlmentare Gualmini
La tensione tra Isabella Conti e Matteo Lepore, è inutile negarlo, è ancora alta. Ma, mentre il 20 giugno si avvicina, i toni iniziano ad abbassarsi e si comincia a parlare di programmi. Dalla 'Fabbrica' di Lepore, di prodiana memoria, alla svolta verde di Isabella, fino al comune desiderio di portare a 30 km/h i limiti di velocità in città
Il vertice tra i colonnelli della coalizione ha portato all’ennesima fumata nera. Tajani punta tutto sull’ex ministro Lupi, ma Meloni e Salvini preferiscono un civico come la presidente dei farmacisti Racca. Nel frattempo, Conte prova a trattare con l’attuale sindaco
È stato presentato il nuovo progetto politico targato Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, e Giovanni Toti, presidente della Liguria. Un movimento colorato di fucsia che guarda ai liberali stanchi di essere la stampella della Lega salviniana. Sono una dozzina i parlamentari che hanno lasciato Forza Italia. Biancofiore: “Tajani e Gasparri hanno falcidiato il partito”
Continua il lavoro ai fianchi della sindaca di San Lazzaro, che sfila a Lepore anche l'appoggio della sigla ecologista. Il movimento di Sartori, invece, le strizza l'occhio pur restando ufficialmente con l'esponente dem. Provenzano (Pd): "Matteo è di certo l'uomo giusto, Isabella rimane un'emanazione di Renzi, che vuole il nostro scalpo"
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