La pressione dei presidenti di regione nei confronti del governo si fa ogni giorno più forte. In prima linea i governatori di Emilia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. La Conferenza delle Regioni nel pomeriggio ha presentato un documento nel quale si chiede di poter anticipare l’apertura delle attività. I presidenti chiedono anche che dal prossimo 11 maggio "possano procedere ad anticipare la riapertura dei settori del commercio al dettaglio"
Il Presidente del Veneto dice di non volere risse nè prove muscolari con il Governo, ma chiede la delega alle Regioni per decidere sulle date delle riaperture. Con l'obiettivo di anticipare di una settimana la ripresa delle attività per parrucchieri e commercianti
Il Presidente del Veneto, incoronato dalla stampa internazionale come il vero leader della Lega, sembra aver trovato un accordo con il governo per accelerare le riaperture. Apprezzamenti per i percorsi di autonomia differenziata proposti da Boccia. Aperture anticipate prima del 18 maggio per estetiste e parrucchieri?
"Per molti in questi giorni il desiderio di un 'Los von Rom' (via da Roma ndr) diventa più forte". A dirlo è il partito secessionista Sued-Tiroler Freiheit a seguito delle polemiche dei giorni scorsi sulla fase 2. In segno di protesta contro il Governo nazionale, sulle montagne della Val Pusteri...
Il ministro degli affari regionali si rivolge ai governatori in videoconferenza. Ma intanto molti presidenti stanno procedendo con atti autonomi. Quelli di centrodestra: "Vogliamo più competenze". La replica: "Ordinanze coerenti o ci sarà una diffida"
Continua l'eterno confronto sul tema se debba essere il Governo ad assumere decisioni sulla gestione della fase due o se ciascun territorio, regione, provincia o quartiere, debba prendere decisioni "fai da te". Una situazione che ha generato un ginepraio di provvedimenti che, andandosi a sommare uno...
Nel pieno della più drammatica crisi che il Paese sta attraversando il governatore del Veneto da due giorni ha un pensiero fisso: elezioni. Prima si è scagliato contro il rinvio delle regionali. Oggi, a fronte di una possibile crisi di governo e alla possibilità che il Parlamento vari un governo tecnico, ha chiesto elezioni politiche. L'irresistibile profumo di un 2% in più
Che la situazione sia ormai esplosiva lo dimostra l’attacco polemico di oggi del presidente degli industriali veneti al Commissario per l’emergenza Coronavirus che aveva dichiarato che “non bisogna prendere decisioni frettolose”. La replica di Carraro: “Posso capire che lui non abbia fretta, ma hanno fretta le imprese che stanno soffocando e i cittadini chiusi in casa!”. Intanto lo spread vola a quota 260
Zaia, De Luca ed Emiliano, tre governatori accomunati solo dai crescenti consensi che la crisi del Coronavirus sta portando loro. “Ribadiamo la necessità di garantire agli elettori l'inalienabile diritto a esprimersi nei tempi più rapidi possibili”, dicono. Che nella nostra libera traduzione significa “avremmo voluto fare il pieno di voti subito”
Rimpallo di responsabilità sulla pelle delle imprese e dei lavoratori. Zaia, come Ponzio Pilato, se ne lava le mani e lancia la palla sul campo del governo. De Luca se ne esce dicendo che chiuderà i confini della Campania nel caso in cui il Nord riaprisse, come se in Italia oggi esistesse la libera circolazione delle persone oltre i 200 metri. La Lega specula con messaggi a corrente alternata e nel governo è tutti contro tutti
Il Trentino a guida leghista e gli altoatesini chiedono di sospendere per due anni i versamenti spettanti al governo centrale. Oltre ai denari che si trattengono in quanto provincie autonome, ora chiedono di non versare quanto previsto dagli accordi siglati negli anni scorsi
“Se aspettiamo che l'ultimo contagiato diventi negativo, passano anni”. Forte dei risultati della regione che meglio di qualunque altra ha gestito la crisi del Coronavirus, il Presidente del Veneto imbocca così la via austriaca alla ripresa con aperture già in aprile. E Fontana è costretto a cambiare linea e ad inseguirlo: in Lombardia ripresa delle attività produttive dal 4 maggio. Il Muro “del chiudere tutto” sta finalmente cedendo
L’applicazione del decreto varato ieri sera prevede la chiusura di tutte le attività non essenziali. Aperti alimentari, farmacie, fabbriche e trasporti. Il plauso di Carraro e Bonometti. ma il leader della Lega torna ad attaccare il governo e a chiedere la chiusura delle fabbriche . E poi minaccia di chiudere le frontiere all’Europa e affossare la stagione turistica. Boccia: “Salvini a febbraio voleva tutto aperto”
Anche a seguito delle disposizioni del DPCM dd. 9 marzo 2020, che estende le misure già previste per le cosiddette zone rosse all’intero territorio nazionale, la Regione ha deciso di sospendere la convocazione dei comizi per l’elezione diretta del sindaco e dei consigli comunali.
Il decreto ...
In un clima pre elettorale regionale arriva il durissimo attacco del sottosegretario agli Interni agli imprenditori e al Presidente della Regione: "La priorità è salvare vite umane". "Il Governo interverrà con provvedimenti a sostegno delle imprese".
"E' stata esclusa l'ipotesi di una chiusura temporanea del valico del Brennero. Gli esperti che sono stati consultati hanno infatti affermato che la cosa non sarebbe di alcuna utilità". E' quanto affermato dal governatore della regione austriaca del Tirolo e presidente dell'Euregio, Guenther Platte...
E' cominciata con il picchetto del Piemonte Cavalleria la cerimonia solenne alla Foiba di Basovizza, sul carso triestino, in occasione del Giorno del Ricordo, ricorrenza istituita nel 2004 per ricordare le vittime delle Foibe, l'esodo giuliano dalmata e le drammatiche vicende del confine orientale n...
"Io intanto non ho sciolto la riserva, la scioglierò i 45 giorni prima. Non sto facendo campagna elettorale, ho un sacco di cose da fare in Veneto. Le elezioni sono la sublimazione della democrazia. E' bene che tutti si candidino, che vadano in piazza, magari concentrandosi di meno sugli avversari ...
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