L’annuncio del primo cittadino è arrivato stamane dopo la nota di ieri diffusa dal direttivo del Pd (che esprime 11 consiglieri su 21) che comunicava la decisione di uscire dalla maggioranza. “Non ha saputo ascoltare e governare”, citando la chiusura del polo natatorio e la segnalazione di un danno erariale dell’ex giunta Pd come cause della frattura. “Accuse inaccettabili”, ha contrattaccato oggi Gaffeo, rassegnando le “dimissioni irrevocabili”. Già nel 2021 era stato sul punto di dimettersi per simili frizioni, ma Variati aveva ricomposto le divergenze. Il Comune di Rovigo sarebbe comunque andato alle urne il prossimo giugno
Dopo lo strappo di Waltraud Deeg con il governatore Kompatscher e la sua rinuncia ad un assessorato ridimensionato rispetto a quello della scorsa legislatura, sarà l'attuale capogruppo a prendere il suo posto nella giunta altoatesina. Lo ha confermato la stessa Amhof in occasione della firma del programma di coalizione di Svp, Fdi, Lega, La Civica e Freiheitlichen
Nonostante la vicinanza ideologica con Kompatscher, Deeg ha rinunciato al posto in giunta, criticando la separazione delle competenze e cedendo responsabilità chiave come la famiglia, welfare e l'edilizia. Il presidente della Provincia deve ora ridisegnare la squadra di governo entro il 31 gennaio. Inoltre, è designato Arnold Schuler alla presidenza del consiglio provinciale di Bolzano
Il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, ha presentato il documento per stimolare il dibattito politico sul rilancio dell'ente. Sviluppato sei mesi dopo il "Patto per il Rilancio del Governo Metropolitano", il piano identifica innovazione, sostenibilità e coesione sociale come guide per le azioni. Le aree di intervento includono la mobilità, la casa e lo sviluppo economico
Dopo il ‘no’ del Consiglio regionale sulla legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito, oggi il segretario del Pd veneto Andrea Martella ha incontrato i consiglieri regionali dem sul tema. “Chiediamo a Zaia di approvare immediatamente una delibera di Giunta che recepisca la sentenza della Corte Costituzionale”. È stato deciso anche di lavorare per presentare anche a livello regionale il disegno di legge statale già approvato dalla Camera nella scorsa legislatura
L'europarlamentare uscente della Lega, già sindaco di Vittorio Veneto ed ex segretario della Liga Veneta, ospite su Telechiara sbotta contro l'ipotesi che il generale Vannacci sia capolista per la Lega alle prossime elezioni europee. "La mia è una scelta politica. Se non si candida Salvini, lo faccia Giorgetti. In ogni caso non posso decidere io per tutti, ma posso farlo per me"
Terremoto politico nel comune padovano, guidato dal segretario provinciale della Lega e dal consigliere della Provincia di Padova, Nicola Pettenuzzo. Oggi otto consiglieri su tredici (di cui quattro leghisti) si sono dimessi contestualmente a causa della crisi in cui versava la maggioranza da oltre un anno e deflagrata a fine dicembre quando gli stessi consiglieri della Lega votarono contro il bilancio previsionale. Nelle prossime ore verrà nominato il Commissario prefettizio. Il dimissionario ed ex sindaco Miatello: “Pettenuzzo ha tradito la maggioranza presentandosi in continuità con il mio progetto politico, ma facendo l’opposto”
La fumata bianca, a quasi 90 giorni dalle elezioni del 22 ottobre, è arrivata la scorsa notte, quando i tre partiti di lingua italiana (Fdi, Lega e La Civica) "hanno condiviso un accordo che riguarda la composizione della giunta". Con un massimo di due seggi a disposizione, i tre partiti si sono accordati per il passo indietro di Angelo Gennaccaro (La Civica). In giunta invece Bianchi e Galateo
Sono 25 i sì, 22 i no: così il Consiglio Regionale del Veneto ferma la proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito promossa dall’associazione Luca Coscioni e su cui il Doge si era speso personalmente. Serviva infatti la maggioranza assoluto (26 voti) perché i due articoli su cui si votava passassero. Un voto a cui il centrodestra arrivava spaccato: contrari non solo Fdi e Fi, ma anche parte della stessa Lega. Il governatore: "La proposta non istituiva il fine vita, ne determinava modi e tempi. I malati terminali possono comunque presentare le loro istanze"
Il provvedimento che apre alla possibilità di un terzo mandato per i sindaci dei piccoli comuni (con più di 5mila abitanti e con meno di 15mila) rientra in una bozza, passibile di variazioni, del Decreto legge in materia di elezioni atteso domani in Consiglio dei ministri. Le elezioni Europee si terranno sabato 8 e domenica 9 giugno, date che riguardano anche il voto locale in 3 regioni e circa 4mila città tra cui 27 capoluoghi. Lo scrutinio per l’Europarlamento partirà subito dopo la chiusura dei seggi
Sì ad uno Zaia ter per Mario Conte, presidente dell'Associazione regionale dei comuni del Veneto, e Stefano Marcon, il presidente dell'Unione delle province del Veneto. "Il superamento dei due mandati è segno di democrazia", dichiarano in coro. Ma oggi si è espresso anche il Ministro Tajani: "Non possiamo dare a chi ha già un grande potere, ancora più tempo per rimanere"
In vista delle elezioni comunali del prossimo 9 giugno, nel Comune romagnolo solo il sindaco uscente Enzo Lattuca è già sicuro della riconferma per il centrosinistra, ma sono in corso i contatti per far rientrare nell’alleanza anche Italia Viva. Nel centrodestra FdI ha espresso il nome di Marco Casali, ma come civico (in orbita Lega) è dato in corsa anche Andrea Sirotti Gaudenzi. A Modena, invece, nel weekend si terrà l’incontro tra Massimo Mezzetti e l’attuale sindaco Muzzarelli: in caso di via libera, Mezzetti verrebbe candidato probabilmente senza passare dalle primarie di coalizione
A depositarla alla Camera è stato oggi Alberto Stefani, segretario della Liga veneta e primo firmatario della pdl che punta a estendere da due a tre le possibili ricandidature dei presidenti di Regione. La proposta arriva nel giorno dell’incontro tra i leader del centrodestra in seguito alle tensioni tra Carroccio e Fdi circa il nome su cui convergere alle prossime elezioni in Sardegna. L’“opzione di buonsenso” (sono le parole di Stefani) darebbe alla Lega la possibilità di arginare Giorgia Meloni e potrebbe trovare un alleato insospettabile nelle correnti interne del Pd che fanno riferimento ai governatori Bonaccini e De Luca
In un'intervista a "Un giorno da Pecora" (Radio 1) l'editore di Rcs e La7 ha aperto all’ipotesi ricordando che nel 2015 Salvini gli chiese la disponibilità a candidarsi a sindaco, ma lui rifiutò. “Ero impegnato nella scalata a Rcs, ma sarebbe stata una bellissima cosa. Se mi piacerebbe farlo oggi? Perché no? Adoro Milano”. Incalzato dai conduttori, Cairo ha poi affermato di “essere proprio di centro”, commentando anche l’operato della premier Meloni: “Ha fatto buone cose in politica estera, ma servono interventi ad hoc per fare dell’Italia il primo paese turistico al mondo”
Le opposizioni sollevano un potenziale conflitto di interesse tra le responsabilità di Bini e il suo ruolo dirigenziale in Euro&Promos. Già ad inizio legislatura, venne presentata un'interrogazione sottolineando l'incongruenza di tale posizione. Il capogruppo Massimo Moretuzzo ha riferito che successive interrogazioni e dibattiti culminarono in una mozione di sfiducia respinta
Manca però l'intesa sugli assessori: FdI, Civica e Carroccio non si sono infatti ancora incontrati per decidere sui due posti per gli italiani nell’esecutivo. Christian Bianchi, l'unico eletto della lista Lega/Uniti per l'Alto Adige: “Con questo atto si conclude il lavoro programmatico svolto dalla coalizione, mentre resta aperta ancora la questione della composizione della giunta”
Il governatore del Veneto glissa sull'ipotesi di Repubblica secondo cui per Fratelli d'Italia il prossimo candidato alla presidenza della Regione sarà Luca De Carlo. "Non ho intenzione di passare due anni a commentare questi fatti. Ognuno si concentri sulle proprie attività". Secondo il quotidiano, Luca de Carlo sarebbe il nome caldeggiato dalla stessa premier Meloni per il dopo-Zaia nel 2025
La Svp si trova ad affrontare una decisione cruciale riguardo alla composizione della nuova giunta altoatesina. La questione principale è se optare per un esecutivo snello con 8 assessori, mantenendo così la stessa configurazione della giunta precedente, con un solo un membro di origine italiana, oppure ampliare la giunta a 11 assessori, includendo 2 rappresentanti italiani
È polemica in Veneto all’indomani delle dichiarazioni del sindaco di Padova Sergio Giordani che, in merito all’ipotesi di un terzo mandato di Zaia in Regione, si è detto favorevole. “Spero che resti, è uno che aiuta la città e che pensa al territorio”. Non si è fatta attendere la replica del segretario del Pd Martella: “Opinione personale che non corrisponde a quella del partito”. Il consigliere regionale Lorenzoni: “Esterrefatto”
Dopo 40 giorni dal voto, si è riunita per la prima volta la Giunta Provinciale di Trento. Presente Claudio Cia, seppur il presidente abbia ribadito anche oggi che “le sue deleghe passeranno nei prossimi giorni a Giulia Zanotelli, per la quale arriverà un decreto come assessore esterna”. È saltata nuovamente l’elezione del Presidente del Consiglio, tutto rinviato al 13 dicembre
Il prefetto di Verona ha avviato ufficialmente la procedura per lo scioglimento del Consiglio comunale di Valeggio sul Mincio, dopo che 9 consiglieri su 16 hanno lasciato il ruolo. Nominata come Commissario provvisorio la viceprefetto vicario Lucrezia Anna Mari Lorizzo. Lo scorso giovedì gli assessori Dal Forno e Paon e il presidente del consiglio Menini avevano rassegnato le dimissioni dal proprio incarico "per la svalorizzazione progressiva delle loro figure di amministratori" e oggi hanno lasciato anche il ruolo di consiglieri. Con loro è sopraggiunto l'addio di altri 6 consiglieri, di cui 5 dell’opposizione
La seduta di oggi ha portato al rinvio della votazione, come richiesto dalla maggioranza, con 20 voti favorevoli e 14 voti contrari. Le parti si aggiorneranno, cercando un accordo prima della prossima seduta, prevista per giovedì 7 dicembre. Il consigliere di minoranza Valduga: "Ottenuta dal presidente Fugatti la disponibilità ad avviare incontri informali e riservati in settimana"
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha deciso di procedere con il rimpasto della giunta per "affrontare meglio gli anni che abbiamo di fronte". Le deleghe in precedenza affidate alla consigliera del Pd Cristina Ceretti (RPT), vengano assunte da Lepore. Emily Clancy si occuperà delle politiche ambientali, che fino ad oggi erano affidate a Valentina Orioli. Quest'ultima avrà più tempo per occuparsi di ridisegnare la mobilità cittadina. Simone Borsari si vede confermare la delega ai Lavori pubblici, a cui si aggiunge quella all'abbattimento delle barriere architettoniche
Siglata oggi l'intesa tra il governatore e la presidente del Consiglio in occasione del Job&Orienta di Verona. I fondi, finanziati dal Fondo di Coesione e Sviluppo 2021-2027, saranno destinati a interventi sul territorio per migliorare la carenza delle infrastrutture, raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e aumentare la qualità della vita dei cittadini. Diversi i settori interessati. Il presidente della Regione dichiara: "Si sbloccano progetti per 2,2 mld di euro grazie alla collaborazione efficace con il governo". La premier aggiunge: "Il tessuto produttivo del Veneto è una locomotiva dell'Italia"
La proclamazione, e si tratta del secondo mandato per Fugatti, è avvenuta oggi durante una seduta presieduta da Marco La Ganga e con la presenza di vari funzionari. Inoltre, sono stati proclamati i 34 consiglieri eletti, con la scadenza per la nomina della nuova Giunta fissata per il 17 novembre. Alle elezioni hanno partecipato 441.723 elettori, con 258.005 votanti e 250.397 voti validi
Casonato, Pedrotti e Glimozzi sostituiscono gli ex assessori Maule e Franzoia e il vicesindaco Stanchina, eletti dal Consiglio provinciale. Ambiente, politiche giovanili e opere di urbanizzazione i rispettivi settori di competenza. Ricalibrati anche gli incarichi rispetto alla Giunta precedente. Il sindaco Ianiselli: "Saremo subito operativi. Prevalga l'unità per il governo della città"
Il candidato del centrodestra prenderà il posto in Senato lasciato libero dalla morte di Silvio Berlusconi. Con tutte le 739 sezioni scrutinate, l’amministratore delegato dell’Ac Monza e braccio destro dell’ex presidente del Milan ha ottenuto il 51,46% delle preferenze. L’avversario Marco Cappato, supportato tra gli altri da Pd e M5S, si ferma al 39,53% e perde anche a Vedano al Lambro, la cittadina in cui è cresciuto. Ad Arcore Galliani la spunta per 31 voti
Fugatti conquista il bis alla presidenza della Provincia autonoma di Trento grazie al 51,8% ottenuto dalla coalizione di centrodestra (46,73% nel 2018). Testa a testa interno fra Lega e FdI, con i primi che chiudono al 13% e i secondi al 12,3%. La sua lista chiude al 10,7% (ben al di sotto delle preferenze personali raccolte dai ccolleghi Zaia e Fedriga). Lo sfidante Valduga, si ferma al 37,5% con il centrosinistra, nonostante il forte sostegno di Schlein. Il Pd risulta comunque il primo partito con il 16,6%. L’affluenza si attesta al 58,39%, in calo di 6 punti rispetto al 2018. Fugatti: “I cittadini trentini hanno apprezzato il lavoro difficile fatto in questi 5 anni”
Due consiglieri in meno e una preferenza del 34,52%, il minimo storico, per il Südtiroler Volkspartei che comunque resta il primo partito. È l’esito delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale. Rispetto al passato, per Svp sarà dunque necessario guardare alle alleanze per poter governare. Primo degli altri il Team K all’11,1%, seguito dal boom dei secessionisti del Südtiroler Freiheit (10,9%) e dai Verdi al 9%. Primo partito italiano è FdI con il 6%, crolla la Lega al 3% (dall’11% di 5 anni fa). L’affluenza media è stata del 71,5%. Kompatscher (Svp): “Risultati deludenti, ma toccherà a noi formare una giunta stabile”
I quotidiani Gedi rilanciano i rumors raccolti alcune settimane fa da VeneziePost sulla possibilità che il governatore del Veneto possa candidarsi a sindaco di Venezia. Il tutto sarebbe frutto di un patto nazionale che lascia alla Lega il “comando” della città lagunare e a Fratelli d'Italia il Veneto. Un’ipotesi suffragata anche dal sondaggio Quaeris-VeneziePost che dà Zaia in pole position per Ca’ Farsetti
A cinque giorni dal voto, il candidato del centrosinistra Francesco Valduga chiama al confronto diretto il presidente uscente e candidato del centrodestra Maurizio Fugatti. Valduga: "Ho avuto modo di parlare con tutti gli sfidanti, unico grande assente proprio Fugatti, che pare non voler rispondere del suo operato e a domande che potrebbero risultargli scomode. Lo invito a trovare un momento di confronto, scelga lui dove e quando"
A meno di un anno dalla sua candidatura perdente come presidente della Lombardia con l’appoggio del Terzo Polo, l’ex ministra rientra nel partito di Berlusconi, ora diretto da Antonio Tajani. “Moratti entra nella squadra da protagonista in un organismo che sarà determinante per l’Italia di domani”, ha dichiarato Tajani nella conferenza alla Camera. Moratti: “Accetto la proposta con responsabilità. Non penso di candidarmi alle europee”. E sulle Regionali fuori dai ranghi del centrodestra, “non rinnego nulla, ma ho deciso di rientrare per la collocazione a livello europeo". Così Majorino (Pd) dopo l'annuncio: “A me non pare non fosse mai uscita da FI”
L'ex deputato e coordinatore cittadino del Carroccio a Verona chiude con quello che secondo lui è diventato “il partito di Salvini, appiattito su posizioni degli altri”. Nella conferenza stampa di questa mattina, l’ex consigliere comunale di Verona e candidato alla segreteria provinciale a dicembre ’22, carica poi andata a Borchia, ha ribadito: “La Lega attenta alle esigenze dei territori non esiste più"
Dalle parole del segretario regionale Pd Martella, in risposta al sondaggio su Zaia sindaco di Venezia, emerge che l’ipotesi potrebbe essere realistica. Parla di una città “comunque contendibile” e di una candidatura “più utile a Zaia che a Venezia”. Ma alla luce dei numeri trovare un avversario in grado di sfidare il governatore e strappargli voti sarebbe difficile
Il sondaggio Quaeris-VeneziePost rivela che il 38% dei veneziani giudica che la situazione della sicurezza a Mestre sia peggiorata dopo l’arrivo del sindaco che ne aveva promesso il rilancio. E un altro 36,1% giudica che la situazione non sia migliorata affatto. Solo per l’8,1% si è visto un miglioramento. Città divisa invece sul ticket d’ingresso, con un voto medio del 5,23. Mose approvato dall’85% dei veneziani
Il segretario del Pd Veneto Andrea Martella commenta così i risultati del sondaggio di Quaeris per VeneziePost. “Emerge chiaramente il fallimento della giunta Brugnaro”. Mentre su un’eventuale candidatura di Zaia a sindaco di Venezia: “Partiamo da un 27,2% di giudizi negativi contro un 30,5% di giudizi positivi. Venezia è contendibile”
Un sondaggio Quaeris commissionato da VeneziePost sulla possibilità che l’attuale governatore del Veneto possa candidarsi a sindaco della città lagunare rivela che il 30,5% degli elettori lo voterebbe certamente e un altro 28,5% con buone probabilità. Solo il 27% non lo voterebbe. Ipotesi fantasiosa? Forse, ma qualcuno già ci crede
Si sono concluse oggi le operazioni di deposito delle candidature a presidente e delle liste per le elezioni provinciali del prossimo 22 ottobre. I candidati sono Francesco Valduga, Filippo Degasperi, Maurizio Fugatti, Sergio Divina, Marco Rizzo, Alex Marini e Elena Dardo, che ha depositato la candidatura questa mattina. In totale sono 24 le liste presentate. Secondo i sondaggi di Termometro Politico, sarebbe in leggero vantaggio, con il 36%, Francesco Valduga, già sindaco di Rovereto, per il centrosinistra. Supera di poco Maurizio Fugatti, con il 35%, per il centrodestra
Il leader di Italia Viva ha ufficializzato la propria candidatura e invitato i dirigenti del proprio partito a fare lo stesso. L'obiettivo sarebbe dare un'alternativa al populismo in Europa, puntando ad un'alleanza con Ppe e socialisti e senza la presenza dei gruppi estremisti. Non sono mancati gli attacchi alla politica italiana: "Fallimentari sia governo che opposizione"
Il vice presidente del Consiglio Regionale smentisce qualsiasi speculazione su un suo possibile approdo a Forza Italia, anche a seguito delle recenti vicissitudini interne che hanno visto Forcolin e Da Villa realizzare il cambio di partito. Rinnova invece la sua stima e gratitudine al Ministro Salvini e fiducia nella Lega, con la quale vuole continuare a lavorare al meglio
I sospetti sono nati dopo la vendita al suo vicecapo di gabinetto di quote dell'azienda (di cui erano soci la moglie dello stesso e Brunetta) per 60mila euro. Secondo quanto riportato questa mattina da La Repubblica, per i pm la tesi sarebbe sostenuta da "uno strano scambio di denaro con il vicecapo di gabinetto e dei documenti che sarebbero stati modificati per coprire il passaggio dei soldi". Bocciata dal Tribunale l'ipotesi di reato di corruzione. Immediata la smentita dell'ex ministro: "È stata una vendita regolare. Con quei soldi non ho finanziato attività politiche o elettorali"
Il Consiglio di Stato ha scelto di non pronunciarsi sulla sospensiva, richiesta dalla coalizione di centrosinistra della località balneare, della sentenza del Tar che ha portato al commissariamento della città. La prossima udienza è ora fissata al 10 ottobre. L'ex sindaca: "Servirà ancora qualche mese, ma confido nel peso determinante che avranno gli elementi che dimostrano che le elezioni si erano svolte nella piena regolarità". In ogni caso, "se fosse necessario sono pronta a tornare a chiedere il voto dei riccionesi"
Il dibattito promosso da VeneziePost è in corso in Libreria ItalyPost (Padova), per affrontare i temi chiave per la crescita della regione. Il segretario regionale della Lega: “Abbiamo proposto la detrazione per i figli a carico”. Il segretario veneto del Pd: “Bisogna aumentare i servizi alle famiglie, così come il welfare delle imprese. Ma intervenire solo su questo non basta”. Sulle infrastrutture, Martella rilancia la metropolitana di superficie, Stefani indica come priorità le autostrade. Entrambi puntano sulla Tav
Il presidente di Forza Italia della Regione Veneto ha risposto alle domande su una sua possibile candidatura spiegando che dipenderà da diversi fattori, tra tutti la possibilità o meno di un ulteriore mandato per Zaia. Smentisce quindi le ipotesi nate a seguito della rottura dell'ex leghista Forcolin con la Lega e del suo recente trasferimento tra le file di Forza Italia
Lo ha annunciato Flavio Tosi, ex sindaco di Verona e attuale coordinatore veneto di Forza Italia. Gianluca Forcolin, assessore nel comune di San Donà di Piave, era da tempo ai ferri corti con la Lega. Francesca Da Villa è stata assessore del comune di Venezia sotto la giunta Brugnaro ed è stata segretaria nella sezione di Mestre e responsabile amministrativo provinciale della Liga Veneta
Voci insistenti danno il braccio destro di Matteo Renzi in avvicinamento verso gli azzurri, con lui anche l’ex ministra del governo Draghi. Fallito il progetto del Terzo Polo, il partito che si pensava si sarebbe spento assieme al suo fondatore punta a riconquistare l’area di centro. Complici anche la convenienza di Meloni e il tramonto di figure come Zaia e forse Bonaccini
A pochi mesi dall'affidamento della carica, Di Rubba è stato condannato a 2 anni e 10 mesi di reclusione per il suo ruolo passato di presidente di Lombardia Film Commission. A questo si aggiungono l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la confisca di 38 mila euro. Di Rubba era già stato condannato per il caso del capannone di Cormano acquistato dalla Fondazione
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