Caviale Beluga Siberian, Caviale Osietra, Caviale Siberian, Caviale Sevruga e Caviale Baerii Heritage, ma non siamo a Mosca o in Persia. Siamo a San Bartolomeo di Breda, un piccolo borgo a ridosso della riva destra del Piave che, nel corso dei secoli, ha pagato un duro tributo al fiume sacro alla Patria. In compenso ha ricevuto in eredità un patrimonio di risorgive d’acqua che è diventato l’ambiente ideale per l’allevamento degli storioni. Finita e consegnata oramai alla storia l’epopea dello storione selvaggio di antica memoria, la qualità del caviale più pregiato ora dipende dai sistemi di allevamento che devono essere eco-sostenibili. Oltre al tempo, numerose sono infatti le cure necessarie per allevarlo nelle migliori condizioni ambientali, alimentari e sanitarie. Il controllo della salubrità dell’acqua (proveniente da fiume e da pozzi geotermici) e il suo corretto equilibrio biochimico sono determinanti per la vita dello storione. Le grandi dimensioni delle vasche all’aperto, che riproducono perfettamente l’habitat naturale, l’utilizzo bilanciato di nutrienti adeguati, l’estrazione delle uova in ambiente protetto e la loro rapidissima conservazione a temperatura controllata, sono tutti aspetti che permettono a Caviar Giaveri di porsi al top nel mondo della produzione del caviale fondendo la cultura gastronomica italiana con la tradizione russa. E ora, a quarant’anni dalla geniale intuizione di Rodolfo Giaveri, il fondatore, e per merito di tutta la sua famiglia possiamo trovare, alle porte di casa, il cibo preferito degli Zar che non teme confronti.