Come rendere competitivi i nostri territori per favorire lo sviluppo delle imprese? Come attrarre – e trattenere – talenti che servono per garantire una crescita durevole? E poi, come favorire la partecipazione delle donne al mondo economico? Quali azioni mettere in campo per migliorare la produttività e al contempo garantire il rispetto dell’ambiente? Sono alcune delle domande che cercheranno risposta durante questa edizione del Festival Città Impresa, la manifestazione che ogni autunno si tiene a Bergamo dopo l’edizione primaverile a Vicenza. Quest’anno l’appuntamento è da venerdì 10 a domenica 12 novembre nella città orobica, con un’anticipazione la sera del giovedì 9 novembre a Brescia. Sarà ancora più ricco rispetto agli anni passati, con il numero di eventi che passa da 40 ad oltre 60, e il numero di relatori anch’esso in crescita fino a 200.
Il titolo scelto per questa edizione è “Modello Italia, imprese innovative e spirito di comunità”, con l’auspicio che il nostro Paese – e le sue regioni a vocazione industriale, nello specifico – tragga ispirazione da quanto tratteggiato da Franco Mosconi nel suo recente successo editoriale dedicato all’Emilia (il titolo è, appunto, “Modello Emilia”). L’obiettivo è proporre Bergamo – spiegano gli organizzatori – come sede nazionale di dibattito sull’economia, la politica e la società raccontando i territori industriali. Lo farà innanzitutto grazie a degli ospiti d’eccezione protagonisti degli eventi “Big” (alcune conferme sono ancora attese), e proponendo poi una serie di affondi su alcuni argomenti di stretta attualità economica e sociale grazie a sei sezioni ognuna composta da cinque eventi dedicati.
Questa 16^ edizione del Città Impresa è stata presentata oggi in una conferenza stampa che si è tenuta presso la sede di Milano della Commissione Europea, un’occasione per illustrare anche il programma del Festival.
L’anno in corso è stato caratterizzato dalla nomina congiunta di Brescia e Bergamo come Capitale della cultura italiana. Con l’occasione, il Festival Città Impresa farà tappa anche nella città della leonessa per un evento di anticipazione, giovedì 9 novembre alle 18:30, Sala Faissola di Intesa Sanpaolo. Metterà a tema “Capitale umano, innovazione e competitività”, grazie ai contributi di imprenditori come Alberto Volpi e Andrea Pontremoli, insieme ai professori Stefano Baia Curioni e Giuseppe De Luca.
L’apertura ufficiale sarà invece come di consueto a Bergamo il venerdì mattina alle 11, in Camera di Commercio. E se parliamo del Festival come occasione per fare il punto sull’“economia reale”, non si poteva scegliere altro tema per iniziare i lavori che “Energia e inflazione: nuove sfide per le imprese italiane”. Dopo i saluti di Alessandra Pizzi, curatrice del Bergamo Città Impresa, il chief economist di Intesa Sanpaolo, Gregorio De Felice, presenterà una ricerca dedicata proprio a questi aspetti. A seguire ne discuteranno Carlo Mazzoleni, presidente della Camera di Commercio di Bergamo, Renato Mazzoncini, amministratore delegato e direttore generale di A2A, Marco Mazzucchelli, presidente di Secofind Sim, Gianluigi Venturini, direttore Regionale Lombardia Nord di Intesa Sanpaolo e Monica Poggio, presidente della Camera di Commercio Italo-Germanica e amministratrice delegata di Bayer Italia. A chiudere l’evento sarà l’intervento del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Una volta che la kermesse avrà preso il via, sui palchi del Festival si alterneranno personaggi di rilievo del panorama nazionale. Sul tema del capitale umano e del suo legame con l’innovazione parleranno, ad esempio, anche Marco Bentivogli, il rettore dell’Università di Bergamo Sergio Cavalieri e l’imprenditrice di Lati Michela Conterno. E a proposito dell’indissolubile connessione fra imprese e territori, sarà interessante ascoltare il dialogo fra il sociologo Aldo Bonomi, Johnny Dotti, Gian Luca Galletti e Valentina Marchesini di Marchesini Group. Ma a Bergamo non mancheranno anche protagonisti di diverse stagioni politiche del nostro Paese come Matteo Renzi, Giulio Tremonti, che presenterà il suo libro “Globalizzazione. Le piaghe e la cura possibile” (Solferino), Elsa Fornero, e Francesco Rutelli, che presenterà il suo il libro “Il secolo verde” (Solferino) con il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Ci sarà anche Carlo Cottarelli, per parlare di “Chimere. Sogni e fallimenti dell’economia”, per ricalcare il titolo del suo ultimo libro.
Tornando al titolo della manifestazione, si discuterà di “Imprese e territori competitivi” con Franco Mosconi, Alessandro Chiesi, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, quello di Vicenza Giacomo Possamai, poi Giuseppe Pasini e Giovanna Ricuperati. Mentre del “Perché, nonostante le statistiche, le imprese italiane innovano e sono competitive?” dialogheranno Valeria Brambilla, amministratore delegato Deloitte & Touche, Salvatore Majorana, direttore Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso, e Maurizio Marchesini, presidente Marchesini Group.
Fra le sezioni tematiche, invece, una menzione particolare – per l’attualità del tema e la necessità di affrontarlo in maniera sistematica – la merita quella chiamata “Fattore D”. Si parla, come si intuirà, del ruolo delle donne nell’economia e nella società, prendendo spunto dal libro della giornalista del Corriere della Sera Rita Querzé, in uscita per Post Editori con il titolo “Donne e lavoro. Rivoluzione in sei mosse”. Per sciogliere la complessità di simili argomenti saranno utili le esperienze di imprenditrici come Maria Cristina Piovesana di Alf Group, Mariluce Geremia di San Marco Group, Eleonora Calavalle di Pennelli Cinghiale o Licia Pollastri di Officine Pollastri. Ma interverrà anche Elena Bonetti, già ministra per le pari opportunità e la famiglia, Tiziano Treu, già ministro del lavoro e delle politiche sociali, il commissario straordinario del gruppo ACC Maurizio Castro, che potrà portare una prospettiva maschile sul tema, e poi Ambra Redaelli, presidente dell’Orchestra sinfonica di Milano.
Ma si affronterà, in un ciclo di incontri dedicato, un altro tema a suo modo controverso e imprescindibile allo stesso tempo: l’intelligenza artificiale e tutte le più avanzate tecnologie ad essa connesse. Lo si farà attraverso un viaggio attraverso alcuni libri: da “L’Economia di Chat Gpt. Tra false paure e veri rischi” (Egea) di Stefano da Empoli, a “Come gli algoritmi producono intelligenza sociale” (Bocconi University Press) di Elena Esposito, ma non solo.
Si parlerà poi di sostenibilità, con una serie di incontri in cui si declinerà un tema che rischia spesso di restare aleatorio nelle sue più concrete applicazioni, dalla moda all’uso della plastica, passando per la mobilità. Ad offrire le loro prospettive saranno ospiti come l’americana Maxine Bédat, autrice de “Il lato oscuro della moda. Viaggio negli abusi ambientali (e non solo) del fast fashion” (Post Editori) in dialogo con Matteo Ward, e poi Carla Casini, ad dell’omonima impresa, Fulvia Bacchi, direttore generale di UNIC-Concerie Italiane, Maurizio Zordan, presidente della Zordan, Carlo Andriolo, di Aliplast, e Claudia Persico. Per il mondo della ricerca interverrà invece Veronica Tibiletti, docente di Economia aziendale Università di Parma e consigliere di amministrazione di Cdp.
Spazio poi alle sezioni tematiche sull’innovazione, le risorse umane e le sfide delle imprese. Di particolare interesse, all’interno di questi cicli di incontri, potranno essere gli interventi di Valter Brasso, fondatore, ad e presidente Teoresi, Marco Nocivelli, presidente e ad Epta, Luca Businaro, ad Novation Tech, Riccardo Pavanato, ad e partner auxiell, Giorgio Ferraris, ad Fine Foods & Pharmaceuticals NTM, Ivana Pais, docente di Sociologia economica Università Cattolica del Sacro Cuore, Gianluigi Carlo Viscardi, presidente Digital Innovation Hub Lombardia e Enrica Acuto Jacobacci, vicepresidente e ad Jacobacci & Partners. E poi Marco Bellini, presidente di Bellini, e con un focus sul mondo dell’artigianato Stefano Micelli, docente Economia e gestione delle imprese Università Ca’ Foscari Venezia e presidente Upskill 4.0.
La chiusura del Festival sarà affidata ad un evento dal titolo “Un milione di auto prodotte in Italia”, che ricalca l’annuncio del ceo di Stellantis, Tavares, di qualche mese fa. L’obiettivo è fare il punto su quale sia la situazione attuale del comparto dell’automotive e quanto realistico possa essere lo scenario prospettato dal colosso del settore: ne parleranno assieme al presidente dell’Anfia, l’associazione della filiera dell’industria automobilistica, Roberto Vavassori, i presidenti delle Confindustrie delle regioni più industrializzate d’Italia, e dunque Francesco Buzzella per la Lombardia, Enrico Carraro per il Veneto e Annalisa Sassi per l’Emilia.
Il Bergamo Città Impresa sarà poi l’occasione per decretare il finalista del Premio Letteratura d’Impresa 2023, che ha visto nell’edizione vicentina della kermesse la scelta della cinquina finalista. Il Premio, nato con lo scopo di favorire una crescita culturale e promuovere una moderna cultura d’impresa in grado di stimolare lo sviluppo del tessuto industriale italiano ed in particolare delle PMI, verrà assegnato sabato 11 novembre alle ore 15 in una cerimonia condotta dalla giornalista Raffaella Polato, e aperta dai saluti di Giorgio Ferraris, ad di Fine Foods and Pharmaceuticals, partner del Premio. 5 le opere finaliste che saranno oltretutto presentate nell’arco dei tre giorni di Festival: Paolo Bricco, Adriano Olivetti, un italiano del Novecento, Rizzoli; Francesco Casolo, La salita dei giganti, Feltrinelli Editore; Gian Arturo Ferrari, Storia confidenziale dell’editoria italiana, Marsilio; Severino Salvemini, Il quid imprenditoriale, Egea; Alessandra Selmi, Al di qua del fiume, Nord.
Promosso da ItalyPost, L’Economia del Corriere della Sera e il Comune di Bergamo, con main partner auxiell, Brembo, Intesa Sanpaolo, e con Camera di Commercio di Bergamo, Confindustria Bergamo, Commissione Europea, Kilometro Rosso, Università di Bergamo, a2a, Ecostilla e Deloitte, il Festival vedrà da quest’anno anche la presenza di Radio 24 con una postazione fissa sul Sentierone da dove trasmetterà i suoi programmi oltre che servizi e approfondimenti legati alla manifestazione, intervistandone alcuni dei principali protagonisti. La campagna media prevederà poi, oltre a un coinvolgimento attivo e una collaborazione con il quotidiano locale L’Eco di Bergamo, una campagna radiofonica sulle reti Rai.
Il programma completo è consultabile al sito ufficiale del Festival.