Con il Canale di Suez fermo a causa dell’attività terroristica degli Houthi, gruppo armato sciita, scatta l’allarme anche per porti del East Med. Tra i rischi paventati dal presidente dei porti europei Zeno D’Agostino il raddoppio dei noli, calati dopo l’impennata causata dalla pandemia e ora “già quasi al raddoppio”, una dinamica che favorirebbe gli scali del Nord Europa. La situazione di instabilità va a sommarsi ad altri fattori che penalizzerebbero i nostri porti, con grosse ripercussioni per le imprese, tra cui “l’entrata in vigore da gennaio dell’Emission Trading Scheme europeo”. Per quanto riguarda Trieste “avremo almeno tre settimane di stop”
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