Se volete avere un esempio dell’accoglienza friulana e dei suoi piatti tipici dovete andare a Varmo e prenotare un tavolo in un ristorante storico che nel 2028 potrà festeggiare il primo secolo di vita. I valori sono rimasti quelli di Toni Morassutti, che ha dato il nome al locale e ne ha tracciato il percorso assieme alla moglie Palmira. A traghettare il ristorante Da Toni è stato il figlio Aldo, che ha preso le redini dal 1958 e che ci ha lasciati a giugno. Fino a quando la salute glielo ha permesso, era l’insostituibile punto di collegamento fra la cucina e la sala. Dalla scorsa estate, il ristorante storico è portato avanti dalla moglie Lidia e dalla figlia Elisabetta, terza generazione della famiglia friulana. In cucina, invece, troviamo gli chef Claudio Basso Bondini e Marco Liani. Il giardino è molto utilizzato in estate in occasione di feste, anniversari e matrimoni, così come i tavoli sotto il porticato; all’interno, le sale hanno tutte pentole in rame e vecchie fotografie alle pareti. Tutto parla della storia e della tradizione del Friuli. Nel menu possiamo trovare piatti come Terrina di fegato d’oca con mele cotogne e pan caldo, i Tagliolini al San Daniele o il Guanciale di vitello con salsa al vino Refosco, che è anche il “Piatto del Buon Ricordo”. Qui la creatività lascia volentieri lo spazio alla tradizione e a piatti dove c’è sempre un pizzico di cultura gastronomica della regione. Meritevole la carta dei vini, dove ci sono vecchie annate di cantine della regione, ormai introvabili anche nelle enoteche più fornite.