Sfogliare il menu di TreQuarti è un interessante percorso nella storia del ristorante nato grazie all’intuizione di due giovani chef. Dopo la morte di Stefano Leonardi nel 2015, è Alberto Basso a portare avanti da solo un’idea di cucina che dà del tu all’innovazione ma non si dimentica le radici in cui è nata. Membro dei Jeunes restaurateurs d’Europe (Jre), lo chef crea nuovi piatti e “storicizza” le proposte del passato in una carta dove le ricette icona hanno giustamente segnato l’anno di ingresso nel menu. Così una cena a TreQuarti può diventare una passeggiata nella storia di una cucina in cui il gioco è l’elemento fondamentale, sia nell’estetica che nella sostanza con contrasti di sapori, di consistenze e di temperature. Christian Danese, profondo conoscitore di vini e artefice di una carta con etichette molto interessanti, è il “braccio armato” dello chef in una sala minimal con colori tenui e una trentina di coperti a cui si aggiungono quelli della veranda estiva. La gestualità nella chiusura dei piatti diventa un elemento imprescindibile di una cucina dove ritroviamo il “Nostro vitello tonnato” (2017) o i Tortelli al pulled pork, fava Tonka e achillea o un piatto che è stato rivisitato e presentato più volte, come Salmone e caffè (2013). Abbinamenti non scontati e non solo con calici di vino. Ma le sorprese non finiscono con la parte salata e proseguono anche con i dessert. Menu degustazione da 70 a 120 euro.