Ora che il “Nonno” non assicura più inscalfibili passeggiate narrative di potere, ora che il maestro del cattivismo urbano non batte il tempo con metodo e serietà, chi prenderà il suo posto? I suoi epigoni? Non credo. La mia terra, il Veneto, ne ha incubati parecchi, ma troppo deboli rispetto all'originale e troppo ansiosi di seguire la stessa luminosa promenade accademica, fino a perdersi nelle derive geometriche che il suo abaco costruttivo imponeva dall’alto all’altro, a grandi industriali e a sindaci medi.
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