Lo stile di Lionello Cera c’è tutto. Ma rivisitato con leggerezza e taglio easy, informale ed elegante al tempo stesso. Il “daMe” (si scrive proprio così, con la d minuscola a sottolineare l’approccio non convenzionale) si trova a Dolo, ma il suo tratto green e le sue vetrate ricordano certi ambienti del Nord Europa. C’è pure un originalissimo giardino verticale ad abbellire l’insieme. Oltre ai vasi con le erbe aromatiche del giardino dell’Antica Osteria Cera di Campagna Lupia.

Chichetti, bruschette, mozzarelle in carrozza, polpette: tutte le scuse sono buone per stimolare, dalla cucina, il desiderio di un buon calice di bollicine (uno dei must del locale). Assaggi informali che vanno molto anche all’ora dell’aperitivo, per accompagnare i cocktail che sono un altro vanto del locale. Poi ci sono i piatti d’autore che evidenziano screziature di gusto e stili internazionali, come il tonno laccato con salsa Tosazu. Proposti accanto a un tradizionale “uovo e asparagi”. Fra i primi ecco lo spaghettino freddo con ceviche di scampi o il fusillone con panna e nocciole. Si rientra un po’ negli schemi con l’ombrina dorata e il fritto alla veneziana, con calamari, scampi, alici, gamberetti e polenta. Anche la zuppa inglese, fra i dolci, accende la memoria.

La cantina è all’altezza della proposta. Leggerla non annoia, anzi: incuriosisce assai. Molto d’effetto gli oggetti d’arte che fanno bella mostra in vari angoli del locale, quasi a sottolinearne l’anima profondamente e convintamente bistrot. Buona carta dei vini. Alla carta circa 65 euro.