Secondo le previsioni dell’Istat, tra il 2022 e il 2042 il Veneto perderà 460mila persone in età di lavoro, quasi quante la Lombardia e il doppio dell’Emilia-Romagna. “Questo perché in Veneto l’immigrazione è ancora bassa rispetto alle regioni vicine”, spiega il professore di Demografia dell’Università di Padova, Gianpiero Della Zuanna. “In più il Veneto ha una collocazione nella catena del valore più bassa. Per trattenere e attrarre giovani dovrebbe invece puntare su industrie e servizi con maggiori margini di profitto e ad alto contenuto tecnologico”
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