Il termine economia circolare è diventato ormai ricorrente, fortunatamente si sta facendo strada una consapevolezza diffusa che per rispondere all’emergenza ambientale è necessario e urgente guardare a nuovi paradigmi anche per quanto riguarda i processi produttivi. Ma come tradurre concretamente questo modello nella propria azienda? Il passaggio dalla teoria alla pratica è tutt’altro che scontato.
Nell’ambito di un progetto finanziato (L2 – RSI: sviluppo sostenibile per le aziende venete) Niuko ha proposto di recente due visite aziendali in Favini e Alisea, due realtà del territorio vicentino che hanno sposato la “pratica” dell’economia circolare quando ancora questo termine era fuori dai radar e l’idea di guardare agli scarti come a una risorsa per la produzione era poco diffusa. Due aziende di diverse dimensioni che si sono dimostrate capaci di anticipare un trend e nel corso degli anni non hanno perso la capacità di innovazione, unita a una forte spinta motivazionale ed etica da parte delle persone che disegnano la strategia di business e di tutta la popolazione aziendale.
In Favini la scommessa di produrre la carta utilizzando scarti naturali era partita già negli anni Novanta come risposta al problema dello smaltimento delle alghe che affliggevano l’Adriatico: una lunga e tenace attività di ricerca aveva portato al primo brevetto. Da lì è partita una spinta all’innovazione che non si è mai fermata: oggi la carta di Favini viene realizzata con decine di materiali diversi, dalle bucce di limone agli scarti delle nocciole e il reparto ricerca e sviluppo è al lavoro per trovare continuamente nuovi materiali da “recuperare” e impiegare nei prodotti, ma anche nel packaging dove spesso vengono riutilizzati gli scarti delle stesse aziende a cui la fornitura è destinata. La visita in azienda è stata così occasione per osservare da vicino il processo produttivo, ma anche per dialogare al tempo stesso con il responsabile ricerca e sviluppo, il responsabile risorse umane e il responsabile marketing: l’economia circolare, oltre a essere una scelta che disegna il modello di produzione, coinvolge l’organizzazione delle risorse e permea le strategie di marketing.
Anche in Alisea, guidata dalla vulcanica fondatrice Susanna Martucci, la spinta all’innovazione è costante. Spesso, ha raccontato Martucci in occasione della visita proposta da Niuko, i nuovi prodotti nascono da un problema di partenza: le aziende, anche di grandi dimensioni, contattano la pmi vicentina perché si ritrovano con uno scarto da smaltire ed ecco che l’attività di ricerca, la creatività, ma anche la capacità di pensare “out of the box” dello staff di Alisea riesce a ideare un nuovo prodotto che non c’era dando nuova vita ai materiali.
Per continuare la ricerca su questi temi Niuko propone due diversi appuntamenti gratuiti: martedì 30 novembre, nella sede di Confindustria Vicenza, un workshop realizzato con il finanziamento della Camera di Commercio di Vicenza che mette a fuoco i nuovi strumenti gestionali dedicati al sustainability management, mentre venerdì 3 dicembre, nella sede di Niuko a Vicenza la mattinata sarà dedicata a un laboratorio dedicato all’economia circolare con la startup Vaia e il pomeriggio vedrà in scena Carlo Presotto, direttore artistico della Piccionaia, con la conferenza-spettacolo “La vita segreta degli oggetti”, un’occasione per accendere la riflessione e la discussione, attraverso l’arte scenica, in modo leggero e giocoso ma mai banale, su sostenibilità, ambiente, economia.