La discesa della marginalità (a 3,7 mln, -59%), per l’azienda orafa vicentina, è da attribuire alla crescita delle spese “per marketing e comunicazione e del costo del lavoro”. Scendono anche i ricavi (29,6 mln, -15%) ma sale la somma di fatturato e ordini (posizione commerciale netta) che si attesta a +11% (69,4 mln) a giugno e a +17% a settembre “trainata dal mercato americano”
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