Oderzo è una piacevole cittadina intrisa di antiche vestigia dell’epoca romana. Sontuosa scenografia per un’esperienza del gusto in cui storia e cultura enogastronomica generano meraviglie. Al Gellius ci si accomoda in un ristorante museo e lo sguardo si posa sulle mura medievali e sui reperti che raccontano la vita quotidiana di un’abitazione romana patrizia. Il design del locale sottolinea i particolari con estrema cura, nel ristorante, nel sotterraneo e high tech Nyu Bistrot e nel lounge bar che si apre sulla piazza, di fronte al Duomo.
Alessandro Breda, cuoco e patron, è sempre sorprendente: si nutre di competenze, ispirazioni e innovazione che si traducono in una filosofia personale e ammaliante. Il servizio è attento, guida con garbo gli ospiti all’esperienza, descrivendo piatti come il calamaro battuto, cetrioli e ciliegie; l’uovo cremoso “Gellius”, anguilla affumicata e bottarga; il riso mantecato, sugo di gallo e cozze di Scardovari; i tortelli di peperone al barbecue, pesto di erbe e primo sale. E, proseguendo tra i secondi: la rana pescatrice alla brace, patate al sale e intingoli; il piccione in casseruola, pesche e pepe garofanato. Ananas, cocco e Calvados respirano luoghi esotici e chiudono un pasto elegantemente accompagnato dai vini della cantina curata da Fabio Berrini. Un migliaio di bottiglie che rispecchiano il ristorante: antichi importanti vitigni si accostano a giovani etichette entusiasmanti. Due i percorsi di degustazione: “Quinque” proposto a 95 euro (140 con vini abbinati) e “Septem” a 125 euro (190 con vini).