Le indagini hanno avuto inizio a seguito di due segnalazioni di operazioni sospette relative a fornitori di bio-diesel associati alla società veneta. L'esito ha portato gli investigatori a sospettare che le somme sequestrate derivassero da frode fiscale, messa in atto tramite l'utilizzo di fatture inesistenti, emesse da fornitori fittizi con sedi in diverse regioni italiane
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