Le situazioni che minacciano l’operatività delle aziende sono molteplici. Dai rischi legati agli andamenti altalenanti della produzione, fino a quelli della gestione della supply chain. Ma non solo, vi sono anche i danni derivanti da possibili calamità naturali, i blocchi produzione provocati da minacce alla sicurezza, per non parlare di quelli digitali come i cyberattacchi, il tema dello scorso numero di Operations Manager. In un panorama caratterizzato da incertezza, la chiave per la sopravvivenza delle imprese è l’adozione di specifiche strategie di resilienza che permettano di affrontare tempi incerti e di sopravvivere.
La predisposizione di azioni strategiche per prevenire e affrontare le emergenze è fondamentale. Le crisi che possono colpire le imprese limitandone l’operatività, infatti, sono molteplici e non sempre facilmente prevedibili. Dall’instabilità del mercato che può causare diminuzioni della domanda, crolli produttivi e necessità di attuare dei licenziamenti, fino ai cambi nella governance aziendale con conseguenti necessità di riorganizzare le attività produttive. Ma non solo, l’instabilità geopolitica può dare vita anche a problematiche legate alla supply chain come l’aumento dei costi delle materie prime e gli shortage nelle forniture. Ne sono una prova l’emergenza nell’approvvigionamento causata dalla crisi del canale di Suez del 2023 e 2024, ma anche la diminuzione della disponibilità di semiconduttori dopo il periodo pandemico. Infine, tra le emergenze più gravi ed improvvise che possono colpire le imprese, vi sono anche le calamità naturali.
Sarà questo il tema del nuovo numero del settimanale OperationsManager, che sarà disponibile sul sito operationsmanager.it a partire dal primo pomeriggio di domani. L’inserto dedicato al mondo dei processi e dei loro architetti nelle fabbriche, edito da ItalyPost in collaborazione con auxiell e AzzurroDigitale, vedrà intervistate quattro imprese (e alcuni loro protagonisti: Db Group, Marzocchi Pompe, Mas Marine e Milldue.
Se tante emergenze non possono essere previste, alle imprese non resta che agire preventivamente per essere pronte ad ogni tipologia di crisi. Ecco che in questo caso, il risk management può essere la soluzione. Attraverso le sue strategie di prevenzione, infatti, permette alle imprese di minimizzare gli impatti di crisi e interruzioni, migliorando la resilienza dei processi operativi. Il primo passo è composto dall’identificazione e la valutazione dei rischi. In seguito, è importante procedere alla redazione di dettagliati piani di emergenza con le azioni da intraprendere in tempo di crisi per rimanere operativi. Oltre alla stesura delle procedure, inoltre, le imprese devono operare per favorire la prevenzione attraverso la formazione del personale.
Alle strategie di prevenzione, si legano anche tutte le iniziative che contribuiscono a rendere l’impresa più flessibile rispetto agli andamenti del mercato e alla variabilità della domanda. Ecco che, nella gestione di questo tipo di emergenze, può essere utile agire sulla diversificazione della supply chain, in modo da garantire la presenza di scorte strategiche e aumentare il numero di fornitori attraverso il dual o multi-sourcing. La flessibilità operativa, inoltre, può essere supportata da assicurazioni, strumenti finanziari e gestione dei contratti di lavoro, aspetti che, garantendo una protezione contro i rischi imprevisti permettono alle imprese di essere più resilienti.
Pianificare preventivamente può essere molto utile, tuttavia, non sempre le emergenze possono essere previste. Ecco che, in questi casi, alle imprese non resta che gestire in modo efficiente la ripresa ed imparare dalle crisi passate. Il processo di miglioramento continuo inizia con l’analisi della situazione emergenziale e delle principali cause che l’hanno resa possibile. In questa fase può essere utile approfondire i Kpi per capire se alcuni elementi hanno peggiorato la crisi e fare benchmarking con altre realtà che hanno affrontato episodi simili. Successivamente è importante adottare delle strategie per rafforzare i processi aziendali attraverso pianificazione, ottimizzazione e innovazione.
Il miglioramento dei processi aziendali passa anche attraverso la digitalizzazione che, grazie alla raccolta dei dati in tempo reale, garantisce in caso di crisi un monitoraggio completo dei processi interni e permette di prendere decisioni rapide e mirate. Innovare significa anche automatizzare numerose operations per rispondere automaticamente ad eventuali anomalie e sfruttare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale per analizzare i dati e fare previsioni future. Questi strumenti digitali rappresentano una risorsa per la gestione delle emergenze; tuttavia, se utilizzati in modo scorretto o incauto possono diventare una minaccia, come nel caso di attacchi informatici.
Esattamente come i cyberattacchi, anche le emergenze causate da instabilità del mercato, calamità naturali e cambi nelle governance aziendali sono inevitabili. Se le crisi non si possono evitare, quello che resta da fare alle imprese è investire risorse nella prevenzione e acquisire dalle esperienze passate best practice e conoscenze per agire consapevolmente.