Ortaggio superstar. È gustoso e ha elevate proprietà antitumorali tanto che Catone il vecchio ne parla riconoscendone le proprietà medicamentose; infatti, la coltivazione di questa specie di broccolo risale al tempo degli antichi romani. Il Broccolo Fiolaro di Creazzo (Vicenza) segna la resurrezione degli ortaggi locali. Ha elevate proprietà antitumorali e, soprattutto, ha un gusto speciale, più morbido rispetto a quello dei cugini cavoli. Si chiama così perché la parte migliore sono i “fioi”, cioé i germogli all’interno. Quasi dimenticato da un quarto di secolo, è tornato nelle coltivazioni e sulle tavole grazie a una convinta “rivoluzione culturale” dei vicentini più avvertiti. Merito di un ristoratore bravo e curioso come il compianto Severino Trentin, che ne intuì le potenzialità, e di Vladimiro Riva che ne promosse la valorizzazione attraverso la Camera di Commercio.
Oggi la produzione vede in prima linea giovani coltivatori come Alberto Maccagnan e Edoardo Longo, che animano l’azienda “I giovani fiolari del colle”, la quale rifornisce di ortaggi ristoranti come “La Peca” di Lonigo e i locali “stellati” di Tokyo. I broccoli più saporiti si possono consumare dopo il verificarsi delle prime gelate; i caratteri organolettici dell’ortaggio migliorano in inverno quando la pianta si difende naturalmente dal gelo limitando i processi biologici, aumentando la concentrazione di sali e zuccheri, esaltandone così il sapore e rendendolo tenero. Alcuni piatti molto gettonati studiati dai ristoratori di Creazzo che si possono gustare in questo periodo: si va dai maccheroncini al sugo di vitello bianco con Broccolo Fiolaro al coniglio con ripieno di Broccolo Fiolaro; dalla tartara al Broccolo Fiolaro alle pappardelle al broccolo con ragù di anitra e Broccolo Fiolaro. E molte altre golosità. (Tutte le informazioni sul sito: www.ristoratoridivicenza.it)