Nel nostro Paese i premi letterari sono centinaia ogni anno. Ognuno con la sua storia, ognuno con un legame peculiare con il territorio in cui è nato. Dal Campiello, ‘quello della Confindustria Veneto’, allo Strega, dal Bagutta di Milano, nato sui tavoli di una trattoria, agli stand dei venditori ambulanti che hanno dato vita al Bancarella di Massa Carrara. Per Zinato (giuria Campiello) "bisogna raccogliere le istanze di più lettori possibile". Landi (Fondazione Città del Libro): "La fascetta con la scritta Vincitore guida gli indecisi e dà indicazioni al libraio che organizza l'offerta"
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