Quello dell'industria cartaria è un epilogo infausto, ma tutt’altro che imprevedibile. I segnali già negli anni di crescita, che si accompagnavano ad un’alta esposizione debitoria. Gli ultimi bilanci oscillavano tra utili e perdite. Ma dopo il rosso di 20 mln nei primi nove mesi del ‘23 e il default sui bond, la composizione negoziata. Oggi servirebbe vendere alcuni asset, ma non sembra facile trovare un acquirente in questo contesto di mercato
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