“Vittorio Capovilla, nessuno come lui”. Ne era profondamente convinto Gino Veronelli che lo ha sempre spronato affinché continuasse nella sua opera a catturare i profumi e i sapori che la natura nasconde nella frutta selvatica e anche in quella ‘coltivata’ senza la violenza e le mutazioni indotte dalla chimica. Lo scaffale è ricco e affascinante e va dai distillati di uva fino al rhum passando per quelli di frutta selvatica fino alle grappe, raffinate e invecchiate. Nomi fascinosi come l’uva Isabella, le mele cotogne, le nespole, le ciliegie selvatiche la grappa tabacco. Dal prezioso scrigno di Capovilla abbiamo scelto il distillato che colpisce l’immaginario collettivo, stimola emozioni sensazioni dimenticate, racchiude quei profumi e quei sapori indimenticabili di cui la natura è ricca se non viene manipolata: il sorbo dell’uccellatore. Questa specie rappresenta un importante albero da frutto per le regioni di montagna per le proprietà nutritive delle bacche. 100 grammi di polpa contengono circa 80 mg di vitamina C, senza contare i caroteni, i tannini e gli acidi organici. Oltre che per la bontà è prezioso proprio per la difficoltà di produzione visto che sono necessari 60 kg. di bacche di sorbo per ottenere 1 litro di alcool. Bacche di Sorbus Aucuparia o Sorbo dell’Uccellatore, l’acqua pura di una sorgente del Monte Grappa per ingentilirne la gradazione alcolica, la passione e la tecnica di un uomo non comune: la qualità vincente di una piccola, grande distilleria. (www.capovilladistillati.it)