Una qualità decisamente superiore e un sapore molto delicato. La cozza di Scardovari si distingue per queste caratteristiche uniche, strettamente legate all’ambiente in cui vive e si sviluppa: quello delle lagune del Delta del Po Veneto, in particolare nella Sacca degli Scardovari, in provincia di Rovigo. Peculiarità che hanno valso alla cozza polesana la Dop (Denominazione di origine protetta): la cozza allevata in queste valli è il primo mollusco italiano ad ottenere l’importante riconoscimento che lo lega al territorio di produzione. Un titolo meritato sul campo, anzi sul piatto.
Le gustose cozze allevate, raccolte e stabulate ad arte dai pescatori del Delta del Po, straordinari coltivatori della grande laguna deltizia posta tra il Po di Tolle e il Po di Donzella, sono conosciute da decenni dai buongustai che ne apprezzano il sapore. Appartiene alla specie alloctona “Mytilus galloprovincialis”, mollusco bivalve dalla forma allungata con conchiglia di colore nero-violaceo. Le valve sono bombate, di forma quasi triangolare e presentano sottili striature concentriche. L’allevamento e la produzione, gestiti dal Conzorzio Cooperative Pescatori ([email protected] ) avviene su pali piantati all’interno di un’area di circa 12 ettari nella Sacca degli Scardovari, specchio d’acqua compreso tra le foci del Po di Gnocca e del Po di Tolle.
Si tratta di un ambiente lagunare unico che presenta caratteristiche che non si riscontrano in nessuna altra parte d’Italia. Fattori climatici, fattori idrotermici e fattori biotici contribuiscono a conferire al mitilo una qualità superiore ed un sapore particolarmente delicato, apprezzati e riconosciuti dai nutrizionisti per l’alto valore nutritivo. Il periodo migliore per gustare tutto il suo delicato sapore va da aprile a settembre e uno dei ristoranti del cuore è Arcadia (0426 388334 un nome che rievoca sapori ancestrali, proprio nell’enclave di S. Lucia a Porto Tolle.