Il virologo intervistato ieri dal Corriere della Sera dice: «Sono contrario al lockdown come scienziato perché penalizzerebbe l’educazione dei giovani e come medico perché vorrebbe dire che malati, affetti da altre patologie, specialmente tumori, non avrebbero accesso alle cure. Tutto questo a fronte di una malattia, la Covid-19, che, tutto sommato ha una bassa letalità. Cioè non è così mortale. Dobbiamo porre un freno a questa isteria».
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