I prossimi mesi, per molti settori, saranno molto complicati. Gli aumenti delle materie prime iniziati a giugno 2021, la crescita dei costi dell’energia e del gas e, per finire, la guerra in Ucraina sono eventi destabilizzanti per un’impresa. Eventi sui quali, oggettivamente, non abbiamo grandi leve su cui agire. Si tratta di situazioni che non emergono dalla mattina alla sera: ci sono sempre dei segnali che anticipano tali eventi. Sono segnali che, come imprenditori e come manager, dobbiamo imparare a riconoscere e decodificare contestualizzandoli alle nostre imprese.
La professione che svolgiamo, in un’epoca così globalizzata, non può essere svolta in maniera “ermetica”. Ciò che succede intorno a noi, direttamente o indirettamente, impatterà sul nostro business. Dobbiamo essere aggiornati, lucidi e reattivi. Anche perché inevitabilmente i budget costruiti tra novembre e dicembre 2021 sono da cestinare, e si pone la necessità di resettare ciò che è stato e focalizzarci su ciò che sarà. Certo, non possiamo intervenire sul macrosistema, ma sicuramente possiamo e dobbiamo intervenire sulle leve che abbiamo a disposizione. È per questo che la parola chiave da tenere a mente in un contesto di mercato così mutevole è proprio reattività. Le tempistiche e le dinamiche interne di una PMI non sono sufficienti per introdurre azioni correttive rapide ed efficaci con dei cambiamenti così verticali. Spesso i tempi decisionali, da quando si affronta un problema a quando questo viene risolto, sono troppo lenti per tutelare margini e fatturati.
La scelta di un Temporary Manager, che viene dall’esterno, può essere una valida opportunità da affiancare al Direttivo di una PMI. Un Manager a Tempo è abituato ad entrare in partita in fretta e, visto che viene valutato sulla base dei risultati che porta, non può permettersi settimane “sabbatiche” o aree di comfort eccessivamente radicate. Vanno analizzati dati economici, finanziari e settore di mercato, ma occorre anche prendere decisioni rapide, reattive ed efficaci nel breve. Non è tempo di pensare alla strategia futura, oggi dobbiamo focalizzarci sul breve periodo. Come? Nel caso di un settore nel quale sia prevedibile un calo dei consumi, dobbiamo analizzare le scorte di magazzino che abbiamo in casa, calcolare per quanti mesi siamo coperti ed aggiornare la previsione della domanda degli acquisti in base all’andamento del caricamento ordini clienti delle ultime settimane. Fondamentale è ridurre l’arco temporale sul quale andiamo a calcolare le nostre previsioni. Inutile andare ad analizzare, come spesso accade, l’andamento del portafoglio ordini degli ultimi 12 mesi. Lavoriamo, in base al settore, sugli ultimi mesi o settimane. Si può poi considerare di evitare investimenti a medio termine, che oggi non hanno senso. Dobbiamo rimanere “liquidi”, perché ci potrebbero essere da sostenere eventuali casse integrazioni o TFR da pagare. Costi fissi snelli. Serve inoltre massima reattività sulla gestione dei prezzi di vendita, per non subire passivamente tutti questi aumenti. Le distinte basi della parte costing vanno aggiornate in tempo reale. L’ufficio acquisti, poi, deve agire come una diga e tentare di rispedire al mittente qualsiasi richiesta di aumento.
Follia? No. Piuttosto tecniche di negoziazione e marketing di acquisto: lo insegna la grande distribuzione. Su tutti questi aspetti un professionista esterno, che vede anche altri settori, ha maggiore lucidità e capacità decisionale. Può dare quella “scossa” interna all’impresa che spesso torna troppe volte sul medesimo problema. Un Manager a Tempo è abituato a muoversi in questi contesti, è la nostra passione. Sono questi i momenti nei quali dobbiamo portare esperienza, competenza e, soprattutto, concretezza.
Un Temporary Manager Professionista è stimolato da situazioni di criticità, può portare all’interno della PMI metodi e strumenti di lavoro nuovi e, soprattutto, un punto di vista diverso dalle consuete visioni “limitanti” tipiche delle nostre imprese.
Siamo pronti e preparati per aiutare l’imprenditore e non lasciarlo solo davanti a decisioni fondamentali per il futuro della sua impresa. Sempre più imprenditori decidono di avvalersi di manager esterni per alzare le competenze manageriali dei propri collaboratori o figli. Possiamo lavorare full time o per qualche giorno la settimana in base alle necessità e alle capacità di investimento della singola PMI.