Era il 2001 quando Ivan Trapiani fondò il suo Trap Tattoo. Correvano tempi diversi per i tatuatori. Iniziare era difficile, ma la concorrenza era meno spietata e il rispetto per l’arte del tatuaggio più marcato. Non ci si limitava ad “appoggiare uno stampino sulla pelle” perché “chi entrava in studio desiderava davvero qualcosa di unico”. E ad oggi i maggiori problemi sono legati alle scarse tutele giuridiche dei tatuatori: “Non siamo riconosciuti dalle istituzioni”
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