Intere pagine dei quotidiani sono dedicate a celebrare i primati stabiliti dalla classifica annuale del Sole 24 Ore. Sindaci entusiasti o perplessi di fronte agli improvvisi saliscendi che, anno dopo anno, misurano il risultato delle loro città che, in realtà, sarebbero valutate su dati provinciali. E poi i “premi di consolazione”. Tutti sembrano credere nella scientificità di una ricerca basata su percezioni e ovvietà. Un giorno qualcuno spiegherà che “il re è nudo” e forse si smetterà di leggere (e di pubblicare) dati privi di senso
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