Sette Teste, dove la trippa resta un’icona. Trippa fatta come Dio comanda, sogno di tutti gli emigrati eneghesi che ogni estate tornavano dalla Svizzera e, assaggiandola, ritrovavano i sapori della loro terra. Sette Teste: cuore ruvido, gustoso e spavaldo di Enego. Trattoria storica, affacciata sulla piazza e sulla tradizione gastronomica più schietta dell’Altopiano di Asiago. Roberto Meneghini, ex maestro di sci e oste per Dna, ha un che di istintivo nello scegliere le cose buone. Trova la partita di porcini freschi o l’aglio orsino e subito aggiunge dei piatti fuori menu. Gli gnocchi, invece, sono un altro best seller del locale. Talvolta impastati con la zucca.
Trattoria e osteria insieme in questo locale che fa amare i prodotti d’eccellenza del territorio, come il formaggio Asiago di malga e gli altri tesori caseari dell’Altopiano. E poi la carne ben selezionata (i Meneghini erano macellai), la polenta fatta con la farina “terragna” di Grigno, la pasta fatta in casa. I tortelli ripieni soprattutto.Tornare al Sette Teste, sette come i comuni storici dell’Altopiano, è anche un viaggio nella memoria. Raccontata dai piatti, dalle foto alle pareti e dai personaggi che frequentano l’osteria all’ora dell’aperitivo. Roby è testimoniale (a tratti burbero, talvolta un po’ guascone, ma sempre esageratamente appassionato) dei valori del suo territorio. Della sua Enego altera e dolce, aristocratica e montanara. Avamposto orientale dell’Altopiano, finestra sulla Valsugana e porta d’ingresso all’incantata piana della Marcesina celebrata da Rigoni Stern.
Nella cucina del Sette Teste è condensato un po’ tutto. Come viene, viene. Ma c’è da fidarsi. Sui 40-45 euro.
Piazza San Marco, 20 – Enego (VI)
Tel. 0424490112
Aperto: a pranzo e cena – Turno di chiusura: martedì, mercoledì
(d’estate e durante le festività natalizie mai) – Ferie: variabili – Carte di credito: tutte