Tre “C” da podio. Tra mondiali 2021 e Olimpiadi 2026 di sport invernali, Cortina, il Cadore e il Comelico si preparano a finire sotto riflettori planetari: occasione preziosa per far conoscere da vicino non solo le incomparabili bellezze naturali, ma anche le eccellenze nascoste che caratterizzano la montagna veneta. Provvede a fornire una mappa per addentrarsi in questo percorso Stefano Vietina, giornalista e scrittore, con un libro dal significativo titolo “Una montagna olimpica” (Edizioni Arco, pp 317, 20 euro): che propone un viaggio attraverso una galleria di personaggi “indigeni” capaci di eccellere nell’economia, nello sport, nella cultura.
“Una sorta di Spoon River dei vivi”, la definisce nella sua prefazione la scrittrice Nicoletta Bortolotti. E ne esce in effetti una galleria ricca di spunti curiosi e al tempo stesso qualificati: che dire ad esempio della geniale intuizione di Chiara Bonel, capace di “imprigionare” in bombolette spray l’aria di Misurina, nota per la sua qualità e le virtù terapeutiche, facendone la materia prima di una start-up col marchio “Bonair Misurina”, ed esportandola fino in Asia? Nell’Estremo Oriente è peraltro presente già da tempo un colosso dello speck, Senfter: Helmuth, erede del fondatore Franz, l’uomo che ha fatto impazzire i cinesi con il suo prodotto, oggi gestisce in Cina un’azienda con oltre cento dipendenti.E per restare in quell’area, i cinesi – prima dello stop globale imposto dal coronavirus, ma si spera anche dopo, quando l’allarme sarà passato – stavano facendo shopping intensivo di legname proprio nel Bellunese, a partire dal Nevegal, inserendosi nel dopo-Vaia (il devastante uragano che nell’ottobre del 2018 ha flagellato il Nordest) per acquistare due milioni di metri cubi di tronchi.
Non soltanto economia in versione export, comunque. Tra le eccellenze locali rivisitate da Vietina, una citazione d’obbligo va a Lattebusche, partita come piccola cooperativa di nicchia sessantacinque anni fa, e diventata un’autentica corazzata sotto la lunga e sapiente guida di Antonio: oggi conta 368 soci allevatori suddivisi in sette province, sei stabilimenti di produzione e oltre 3mila punti-vendita. L’autore dedica una finestra anche a un’altra voce fondamentale dell’economia della zona, il turismo: lo fa con due personaggi legati ad altrettante realtà ricettive di primissimo piano, il Majestic Miramonti e l’Hotel de la Poste di Cortina.
Nel primo caso il riferimento è per Carlo Pomarè, una vita da direttore di albergo, capace di rifiutare allettanti offerte in giro per il mondo per la scelta di far vivere la propria famiglia lì dove ci sono le radici. Nel secondo, Gherardo Manaigo è figlio d’arte, in una linea che parte dal mitico fondatore partito agli inizi dell’Ottocento da una piccola osteria. Il viaggio di Vietina incrocia anche personaggi grandi e piccoli di campi diversi. Come Pino Donaggio, il cantautore che vive tra Venezia e Auronzo, partito da giovanissimo con una gara di canto, cantante e autore di canzoni indimenticabili, ma anche scrittore di musiche da film per registi del calibro di Brian De Palma.Nel piccolo, un ritratto specifico è dedicato a Mauro Da Rin Bettina, sindaco di Vigo di Cadore, 1.400 anime, che abbina l’attività di una piccola azienda dell’occhialeria al ruolo di sindaco e alla passione per la musica: ha da poco scritto una canzone, “Gente di montagna”, ispirandosi alla tragedia di Vaia. Fa in un certo senso musica anche lui, ma con le forbici, Ovidio Del Fabbro, che da mezzo secolo a Campolongo di Cadore ha servito di barba e capelli più di una generazione. Insomma, una carrellata di gente che la sua olimpiade l’ha già vinta.
*Il Mattino di Padova, 2 marzo 2020
La presentazione del libro sarà trasmessa in diretta martedì 27 ottobre alle 18 sulla pagina Facebook https://www.facebook.