Ogni zona viticola italiana ha i propri pionieri: figure leggendarie capaci di interpretare antichi usi e costumi agricoli e di sviluppare modelli moderni di viticoltura ed enologia. Se per le Langhe identificare un leader storico è molto difficile, tante sono le figure di spicco della prima metà del ‘900, è più semplice pensare a Franco Biondi Santi per Montalcino e, se possibile, ancor più netto e incontrastato è il ruolo di apripista di Giuseppe Quintarelli per la Valpolicella. Con questa eredità, pesantissima e allo stesso tempo entusiasmante, si trovano oggi a fare i conti i nipoti del “Bepi”, Francesco e Lorenzo. A loro il compito di accompagnare l’azienda verso il futuro, conferendo costanza e professionalità ai processi produttivi, senza abbandonare i valori che hanno guidato il lavoro del nonno.
Un testimone della bontà del loro operato è l’Alzero, un vino nato negli anni ’80 del secolo scorso, applicando la tecnica dell’appassimento ai tre più diffusi vitigni bordolesi, Cabernet Franc (40%), Cabernet Sauvignon (40%) e Merlot (20%). Inizialmente fu secco e potente, nel decennio successivo il cospicuo residuo zuccherino ne fece un ibrido tra un vino rosso e un vino dolce, per poi ritornare, dal 2000 in poi, progressivamente sempre più secco. Nell’annata 2013, ora in commercio – l’apporto del legno appare completamente “digerito”, l’appassimento regala aromi netti e intensi di prugna e ciliegia sotto spirito, mirtillo in confettura; in bocca la materia è ricca, potente; la fitta trama tannica è integrata nel tessuto del vino. Prosit.
Alzero 2013 Cabernet Veneto – Azienda Agricola Giuseppe Quintarelli,
Via Cerè 1, Negrar – Valpolicella (VR)
045.7500016 – [email protected]
In vendita a circa 230 euro franco cantina