Il ciclo di presentazioni che vedrà l’autore protagonista in festival e librerie, inizia oggi in Confindustria a Udine. Il libro “Lezioni di management”, edito da Post Editori si propone come una guida pratica per aspiranti leader nel complesso panorama economico attuale, integrando competenze tecniche e umane per affrontare le sfide manageriali moderne. L’autore, con esperienza dirigenziale e di consulenza, offre un approccio che integra competenze tecniche e umane per affrontare le sfide manageriali moderne. Il volume copre vari aspetti del management, dal marketing all’innovazione, fornendo strumenti concreti per lo sviluppo professionale. Con la prefazione di Roberto Moroso e la postfazione di Giovanni Malagò, il libro enfatizza l’importanza di una leadership etica, della comunicazione efficace e della creazione di un ambiente di lavoro positivo. Firmani presenta il management come un’arte che combina tradizione e innovazione, offrendo una visione equilibrata per formare leader capaci di guidare organizzazioni di successo e sostenibili nel contesto globale attuale.
La presentazione che si terrà all’interno della torre di Santa Maria, avrà inizio alle 17.30. Sarà introdotta dal vicepresidente reggente di Confindustria Udine, Piero Petrucco. Interverrano quindi Roberto Moroso, presidente dell’omonima azienda, e l’autore che nell’occasione dialogherà con il commercialista Claudio Sicillotti.
Pubblichiamo un estratto del libro.
Nell’attuale contesto aziendale caratterizzato da cambiamenti incessanti, interconnessioni globali e tecnologie avanzate, il ruolo dei manager è più cruciale che mai. L’ho scritto a chiare lettere quanto siano importanti e imprescindibili i fondamentali manageriali, per coloro che aspirano a ricoprire posizioni dirigenziali. Queste competenze, unite all’abilità relazionale per accrescere il potenziale di leadership, si rivelano essenziali non solo per prosperare in contesti di mer-
cato competitivi, ma anche per guidare le imprese verso successi duraturi e sostenibili, in contesti diversi. L’acquisizione di competenze con apertura relazionale nel marketing, nel controllo di gestione e nelle tecniche di vendita è la chiave per assumere incarichi dirigenziali di successo nell’attuale panorama economico in rapida evoluzione. Le competenze che sostengo e ritengo essenziali generano capacità di adattamento, visione strategica e integrità personale, e costruiscono un metodo per acquisire rapidamente la conoscenza del settore, per definire una strada da percorrere con un orientamento allo sviluppo e all’efficienza, rappresentando un moderno modo di pensare all’azienda.
Nell’affascinante mondo dell’impresa, l’attività di gestione può essere paragonata a uno spartito di musica jazz. Come il jazz è un genere musicale caratterizzato dall’improvvisazione, dal ritmo incalzante e dall’interazione estemporanea tra i musicisti, così anche la gestione aziendale si muove in un contesto frenetico e mutevole dove l’imprevedibile è all’ordine del giorno. In entrambi i casi l’esito è inaspettato, ma se l’imprevisto è gestito con maestria, può portare a risultati straordinari. Come i jazzisti si sfidano a improvvisare su note apparentemente discordanti, ma che nell’insieme creano armonia, così anche i manager devono saper reagire con flessibilità alle sfide impreviste che si presentano nel contesto aziendale. L’imprevedibilità fa parte della partitura aziendale: nuove tecnologie che rivoluzionano settori consolidati, cambiamenti repentini nel mercato, concorrenti agguerriti pronti a soffiare sulle nostre stesse note. È qui che la vera arte della gestione si manifesta, nell’abilità di dirigere l’orchestra aziendale con maestria e trovare la giusta sinergia tra pianificazione e adattabilità, tra controllo e creatività. I leader aziendali devono essere come dei direttori d’orchestra, capaci di valorizzare le singole competenze dei dipendenti e di creare un ambiente in cui l’innovazione e la creatività possano fiorire. Infatti, nella gestione jazzistica delle risorse umane, è importante lasciare spazio all’improvvisazione controllata, alla sperimentazione, sapendo cogliere le opportunità che emergono dal caos apparente. In un’era in cui l’innovazione è la chiave per restare competitivi, è cruciale per le aziende sapersi adattare e cogliere le opportunità che un cambiamento improvviso può offrire. Il manager aziendale deve essere pronto a lasciarsi trasportare dalla musica dell’imprevisto, a rinunciare al controllo assoluto, per abbracciare la fluidità della situazione e cogliere le sottili sfumature che possono portare al successo.
Un finale inaspettato può essere un’opportunità travolgente per reinventarsi, per sperimentare nuove strade, per stupire il mercato e superare le aspettative dei clienti. Solo chi sa gestire il caos, solo chi sa danzare con l’incertezza può guidare la propria orchestra aziendale verso straordinari successi. La gestione d’impresa come uno spartito di jazz è un invito ad abbracciare la creatività, a valorizzare l’interattività tra i vari elementi dell’organizzazione e a saper cogliere l’inaspettato come un’opportunità di crescita e rinnovamento. Ho maturato questi concetti grazie a un’esperienza multisettoriale e ora li illustrerò nella loro applicazione in settori apparentemente diversi per tipologie di mercati, ma che trovano il comune denominatore nel metodo
con cui si gestiscono prodotti, clienti, concorrenti, dipendenti, distributori e fornitori.