La riapertura della stagione di monticazione estiva nelle malghe produttrici di Asiago DOP dell’Altopiano di Asiago e dei territori montani della Provincia di Trento è alle porte. Lo ha annunciato il Consorzio Tutela Formaggio Asiago in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, promossa dalla Nazioni Unite il 22 maggio. Nonostante la grave incertezza del momento, malghesi e caseifici di montagna scelgono di continuare a svolgere la loro importante funzione di custodia ambientale e di promuovere i valori culturali e storici che rendono così unico questo territorio.
Il lavoro di malghesi e casari, veri custodi del territorio, contribuisce a contrastare l’abbandono della montagna e la monticazione delle mucche tra boschi e pascoli d’alta quota, per i quattro mesi estivi, svolge un’importante funzione di conservazione della biodiversità. Proprio il mantenimento del delicato equilibro naturale del territorio montano in quello che è riconosciuto il più importante sistema di malghe dell’intero arco alpino d’Europa rende così unico e importante il legame tra Asiago DOP e il suo territorio d’origine. Una rilevanza che fa di questa tipicità d’altissima qualità, che nasce da fattori naturali come l’ambiente geografico, il clima, la vegetazione uniti alle tecniche di produzione tramandate nel tempo, un vero volano economico capace di dare lavoro a migliaia di persone impiegate negli alpeggi e nel loro indotto di ristorazione e turismo montano, oggi duramente colpito. “Difendere e preservare la biodiversità – afferma Fiorenzo Rigoni, Presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago – non è solo un obbligo verso le future generazioni ma un vero investimento sugli elementi che distinguono le produzioni d’eccellenza del Made in Italy come Asiago DOP”.
Prodotto esclusivamente sopra i 600 metri d’altitudine secondo un rigido disciplinare nel quale le bovine vengono prevalentemente alimentate con erba fresca di pascolo, l’Asiago DOP Prodotto della Montagna, già riconosciuto, nella stagionatura Stravecchio, di oltre 18 mesi, Presidio Slow Food, ha visto, in quindici anni di tutela, la costante crescita del numero di soci produttori, oggi il 41% sul totale, ed è diventata occasione unica di promozione e valorizzazione del genius loci del territorio montano (www.formaggioasiago.it).