I dati relativi alle opportunità di business collegate a strategie di sviluppo sostenibile sono evidenti. L’Unione Europea valuta in 600 miliardi di euro all’anno la possibile riduzione dei costi industriali associabile alla prevenzione dei rifiuti, all’ecodesign e al riutilizzo dei materiali e stima in circa 700 mila nuovi occupati l’effetto positivo della transizione verso modelli di business circolari (fonte ilsole24ore). L’opportunità di nuovi business legati alla circolarità a livello globale vale almeno 4,5 trilioni di dollari al 2030 ed è connessa all’eliminazione delle diverse voci di spreco dell’economia lineare (fonte ilsole24ore).
Nel nostro Paese, le aziende hanno compreso l’importanza di puntare a business sostenibili, sia per motivi etici che per garantire la loro redditività nel lungo periodo, e spesso scelgono l’implementazione di sistemi di gestione per definire strategie coerenti ai loro obiettivi. Siamo infatti ai primi posti nel mondo per certificazioni ISO 14001 (sistemi di gestione ambientale) e i sistemi di gestione dell’energia certificati (ISO 50001), sono aumentati tra il 2017 e il 2018 del 45% (fonte Accredia). In effetti le nuove versioni degli standard sono state pensate per supportare le imprese in tal senso e lo dichiarano. Per esempio nell’introduzione della ISO 9001:2015 (lo standard internazionale per i Sistemi Qualità) viene precisato che: “L’adozione di un sistema [di gestione, ndr] è una decisione strategica che […] costituisce una solida base per iniziative di sviluppo sostenibile.”
Durante il progetto di implementazione di un sistema di Gestione, in particolar modo integrato (qualità, sicurezza, ambiente, energia, …) è necessario infatti organizzarsi per perseguire i requisiti che garantiscono anche un approccio sostenibile. Fra questi requisiti, a titolo di esempio, possiamo ricordare i processi di leadership di ascolto di tutti gli stakeholder, di prevenzione del rischio, di valorizzazione delle competenze e di formazione, la definizione di strategie a lungo termine (obiettivi coerenti alle politiche), i processi di allineamento fra business ed obiettivi di sostenibilità (ambientali e sociali), la definizione e l’utilizzo di indicatori (KPI, KEI) per il monitoraggio.
I VANTAGGI COMPETITIVI
Un percorso di questo tipo è stato condotto dalla Bedin Galvanica di Vicenza, che abbiamo supportato per implementare un sistema di gestione integrato qualità, ambiente e sicurezza secondo le norme ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001.
Questa azienda chimica, che oggi confina con un’oasi del WWF, dal 1971 realizza, sia a telaio che a rotobarile, finiture galvaniche preziose per accessori della pelletteria, della calzatura e della moda. La strategia di business sostenibile, richiesta anche dall’applicazione dei sistemi di gestione, ha permesso all’azienda di creare valore per tutti i portatori di interesse e notevoli vantaggi competitivi.
Bedin Galvanica seleziona accuratamente fornitori che rientrano nel circuito virtuoso della PRSL E MRSL List (Permitted Manufacturing o Restricted Substance List), lista nata dalla forte sensibilizzazione di Greenpeace per garantire l’assenza di sostanze tossiche nel prodotto offerto al consumatore finale. Sempre rimanendo sul tema filiera, Bedin Galvanica acquista metalli preziosi che provengono soltanto da fornitori certificati, garantendo l’origine da Paesi non in conflitto.
In questo modo ha rafforzato la sua posizione nei confronti del mercato della moda, che, a sua volta, impone rigidi capitolati per garantire l’accettabilità della concentrazione di sostanze chimiche nelle finiture galvaniche e premia circuiti di acquisto solidali.
LA RIDUZIONE DEI COSTI DI PRODUZIONE
Grazie alla strategia sostenibile, Bedin Galvanica ha potuto ottenere importanti riduzioni dei costi di produzione, salvaguardando l’ambiente circostante. L’impianto fotovoltaico e l’impianto di riutilizzo e depurazione dell’acqua di processo garantiscono infatti bassi consumi e migliori prestazioni ambientali (minori emissioni di CO2, minoro consumo di acqua, zero scarichi industriali).
L’attenzione alla sostenibilità ha garantito a Bedin Galvanica, inoltre, diversi riconoscimenti, che hanno aumentato la visibilità e reso solida la reputazione, come il riconoscimento di UNIONFILIERE (Tracciabilità Tfashion) per i prodotti delle filiere Oro e Moda che garantisce al consumatore la massima trasparenza rispetto ai luoghi di lavorazione delle principali fasi del processo produttivo e alle principali caratteristiche del prodotto in tema di salubrità, sostenibilità ambientale, responsabilità sociale di impresa e il Premio Compraverde Veneto che si è aggiudicata nel 2019 nella sezione “micro e piccole imprese” come “miglior processo/tecnologia per lo sviluppo sostenibile” per aver ridotto l’impatto ambientale del processo e per il non utilizzo di sostanze nocive.
*Consulente Niuko