Per l’ex premier l’esito delle elezioni americane obbliga l’Ue a superare la sua frammentazione e integrarsi per maggiori competitività e sicurezza. “Preserviamo le piccole aziende e incalziamo le grandi a fare un salto dimensionale per tenere testa a Usa e Cina, se non vogliamo diventare una loro colonia”. La debolezza franco-tedesca? “Non è del tutto un male, fa emergere la leadership di von der Leyen”
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