Innovazione e produzione completamente italiane: questi sono i valori fondamentali di M.T., azienda di San Giovanni in Marignano (RN) che realizza portautensili statici e motorizzati per torni a controllo numerico. L’attività nasce nel 1972 con Terenzio Marchetti, che le dà anche il nome, e si sviluppa inizialmente soprattutto nel lavoro per conto terzi collaborando anche con marchi prestigiosi come Maserati, Bugatti e Lamborghini.
Ben presto l’azienda capisce però che la vera forza deriva dalla propria linea di prodotto e da qui l’intuizione: concentrare le energie su questo, limitando al minimo la produzione come terzisti. “Rimangono due clienti per cui ancora lavoriamo conto terzi. Questo ci serve soprattutto da stimolo per trovare nuove soluzioni, sperimentare e continuare a portare avanti processi di innovazione” spiega l’amministratore unico Gianluca Marchetti.
Il conto terzi è arrivato così a pesare per un 20% sul fatturato, mentre il restante 80% è il riflesso della scelta di investire maggiormente sulla propria gamma: oltre 15 mila prodotti sia customizzati, creati sulle esigenze specifiche del cliente a cui sono rivolti, sia standardizzati. Tanto che ogni anno l’azienda realizza più di 500 nuovi prodotti.
Una produzione interamente made in Italy che viene sottoposta a severe procedure di controllo che garantiscono quella qualità apprezzata anche all’estero. L’export pesa infatti per il 75% sui ricavi di M.T., con America, Inghilterra e Germania fra i principali mercati. L’azienda conta poi due filiali, una in Russia, “ora chiusa” e una in Giappone, inaugurata nel 2018. Per quanto riguarda l’India, un Paese in via di sviluppo che fa gola a molti imprenditori, Marchetti spiega che pur avendo alcuni rivenditori che lavorano sul territorio “non è un mercato in cui le differenze di qualità, e quindi di prezzo, vengono particolarmente apprezzate”.
Rimanendo fuori dai confini dell’Italia, è in Europa che M.T. trova i principali concorrenti o, come preferisce chiamarli l’amministratore unico, “colleghi”: “Con loro ci si incontra spesso a eventi e fiere dove nascono sempre momenti di confronto. Questo, in genere, fra concorrenti non sempre avviene”. I ‘colleghi’ di M.T. sono per lo più di aziende grandi e prevalentemente tedesche.
Per Marchetti questi momenti di condivisione sono indispensabili per raggiungere l’obiettivo di arrivare ai vertici del settore. Ma per farlo oggi è necessaria un’arma in più: “Dobbiamo pensare ad acquisizioni in giro per il mondo per differenziarci – commenta –. Ne stiamo valutando già da anni e cercheremo entro il prossimo anno di portare a casa qualcosa”.
Un’operazione straordinaria che un’azienda solida come M.T. può permettersi. I dati economico-finanziari parlano infatti di un fatturato che è quasi raddoppiato fra il 2016 e il 2022, passando da 15,3 mln a 28,4 mln. È aumentato anche l’Ebitda, che dai 6,6 mln del 2020 ha toccato quota 8,6 mln nel 2022 2022 (con un peso sui ricavi medio nei tre anni di oltre il 35%), accompagnato da un utile netto di 5,3 mln. “Nel 2023 abbiamo raggiunto un fatturato di quasi 31 milioni con una marginalità media perfino superiore”, aggiunge l’amministratore unico. – Quest’anno vediamo un po’ di rallentamento nel nostro settore, ma siamo fiduciosi che se anche il 2024 si chiudesse con il segno meno potremo recuperare nel 2025”.
Dietro ai risultati ottenuti dall’azienda c’è una squadra di 127 dipendenti. E se una delle difficoltà che il settore metalmeccanico sta attraversando è proprio quella della carenza di manodopera, M.T. ha deciso di non rimanere con le mani in mano: ha, per esempio, ideato il progetto ‘Industry 4 School’, con cui portare in azienda gli alunni degli ultimi due anni delle superiori.
Ma anche per quanto riguarda gli studenti universitari la situazione non è facile: “Noi ci troviamo a metà strada tra Bologna e Ancona, due poli della meccanica importanti. Spesso, però, i ragazzi che escono da lì dopo la laurea sono già all’interno di realtà dei loro hinterland: in molti vengono presi ancora prima che possano entrare nella nostra orbita”, spiega Marchetti.
“I ragazzi, però, sono sempre meno. Ci sono poi persone che cercano lavoro, ma che non sono qualificate a cui quindi bisogna offrire supporto per l’inserimento e la formazione. Ma i tempi sono molto lunghi”. A tal proposito, l’aiuto al personale di M.T. arriva anche da una ‘mano meccanica’: quella di RoBee, il robot umanoide che sfruttando l’intelligenza artificiale sa gestire mansioni come il carico e scarico dei pezzi e il monitoraggio della qualità.
“Investire sull’innovazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie è una parte fondamentale dell’attività. È ciò che ci permette di garantire al cliente un servizio di qualità e soprattutto veloce”. In queste settimane, conclude l’amministratore unico Marchetti, “è in arrivo anche un secondo robot”: un’ulteriore dimostrazione di come per un’azienda come M.T. continuare a innovarsi rimane fondamentale.
M.T. è una delle 1.000 imprese Champions selezionate dal Centro Studi ItalyPost e L’Economia del Corriere della Sera. Per informazioni sulle imprese Champions clicca qui.