Un risultato determinato dalla riduzione degli ordinativi raccolti dai costruttori italiani sia sul mercato interno che estero (-18,5%). Pesano il rischio dell'allargamento dei conflitti e le incognite sulla transizione energetica. A rivelarlo l’indice elaborato dal Centro Studi di Ucimu, l’Associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione
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