Nell’immaginario collettivo, costruitosi attraverso film, illustrazioni, libri e altri media, l’alieno acquisisce sembianze simili a quelle dell’essere umano, e nel pianeta extraterrestre le piante rimangono tali, gli animali sono strani, e i microrganismi, se ci sono, vengono chiamati “batteri”. Ma quanto c’è di attendibile nella rappresentazione del mondo extraterrestre? Le leggi della fisica e la chimica sono valide anche fuori dalla Terra, ma con la biologia tutto si complica. Possiamo immaginare di poter trovare una vastissima biodiversità, oppure poche e microscopiche specie. È possibile costruire esseri alieni credibili, che potrebbero cioè vivere all’interno di un quadro di riferimento scientifico costruito dalle leggi della fisica e della chimica e da quelle più ristrette della biologia?
A rispondere a questa domanda sarà domani 27 maggio, in occasione dei Venerdì della Scienza, Marco Ferrari, biologo, giornalista, comunicatore scientifico e autore del libro “Come costruire un alieno. Ipotesi di biologia extraterrestre”, pubblicato da Codice Edizioni.
L’Autore fa chiarezza riguardo al tema considerando le leggi che conosciamo noi, quelle terrestri, presupponendo che le grandezze presenti sul nostro pianeta siano all’interno di un ambito ristretto a sufficienza da poterle considerare atte a oggetti che potremmo riconoscere come viventi. Ci parla di un limite riguardo alla costruzione di un alieno “credibile”, facendo riferimento a una distinzione di Richard Dawkins, che parlava di parochial e universal, distinguendo le leggi che potevano valere su un solo pianeta da quelle che avevano una valenza universale. Alcune proprietà, come la strutturazione del corpo in una o più cellule potrebbero essere presenti solo sulla Terra. Alcune caratteristiche indispensabili per la vita, come gli acidi nucleici, sono locali, così come il DNA e l’RNA. Se dovessimo dunque pensare a una legge universale, questa sarebbe sicuramente quella evoluzionistica, con tutte le complessità che tale termine racchiude. Secondo molti studiosi la selezione naturale è una legge vera e propria e non prevede eccezioni, vale per qualsiasi forma di vita. Con questi presupposti, il libro vuole “costruire un alieno”, insistendo più sugli aspetti biologici che astrofisici.
L’evento si terrà dalle 18:30 alle 19:30 nella sala incontri “LAGO Place” della Libreria ItalyPost (Viale Codalunga, 4L, Padova). Condurrà la serata Silvia Pittarello, blogger scientifica e docente Master in Comunicazione delle Scienze Università di Padova. L’accesso è gratuito, ma è richiesta la prenotazione del proprio posto in sala al seguente link.