Le indagini, condotte dalla Gdf di Bolzano, erano partite nel 2020 con la scoperta di un fraudolento meccanismo di evasione nel settore del commercio di cancelleria: il prezzo di vendita era estremamente vantaggioso perché, in fase di importazione, non veniva pagata l'Iva dovuta. La maxi truffa, architettata da due imprenditori padovani, era gestita da un’associazione per delinquere di oltre 30 indagati, che controllavano anche società “cassaforte” per schermare il grande patrimonio
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