Prima l'euforia, poi "non ci andiamo perché vendiamo lo stesso". I segnali di crisi ignorati sia dai produttori che dal "negazionismo" milanese. L'attenzione spostata sul FuoriSalone senza capire che senza Salone il Fuori non esisterebbe. I numeri parlano di un declino pericoloso. Se non emerge un piano comune il rischio è di perdere la manifestazione simbolo del Made in Italy
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