Il suo fascino rimane immutato sia nella dolce primavera sia con il manto invernale quando la brina e, sempre più raramente, la neve disegnano arabeschi da fiaba tra boschi e siepi. Cento milioni di anni fa qui dominavano i mari, ora regna sovrana l’armonia, quella dei Colli Berici che resiste alle ingiurie della storia e degli uomini. Ed è rimasto immutato anche il fascino antico di questa centenaria trattoria perché Imera e Roberto, nel loro caldo luminoso locale hanno saputo mantenere – con il loro calore umano – un’atmosfera d’antan. Continuano a raccogliere il tartufo nero, le erbe e i funghi per abbinarli con antica sapienza, e dimenticata armonia, a pasta, pesci e carni. Nelle serate invernali, nel piccolo caminetto a vista girano carni saporite mentre dal grande camino della cucina i profumi della selvaggina degli amici cacciatori solleticano il palato. Il menu è generoso, apre con i salumi artigianali e i formaggi di malga selezionati da Roberto e continua con il baccalà mantecato. Tra i primi le fettuccine, quelle che hanno battezzato “pasta 40 a 1”. Quaranta tuorli d’uovo per un chilo di farina. È una delle specialità del locale, Condite poi secondo stagione: asparagi, piselli, spugnole. Il pesce compare con qualche buona proposta, oltre al baccalà alla vicentina. Tra le carni, spiedi a parte, il primaverile e fragrante capretto arrosto. Sani e buoni dolci della casa. Carta dei vini generosa ed economica. L’accoglienza e il servizio è assicurato con solerzia e simpatia dalla figlia Nichi e la sua brigata. Circa 45 euro.
Via Soghe 62/A – Loc. Soghe, Arcugnano (VI)
Tel. 0444273540 – www.penacio.it – info@penacio.it
Aperto: a cena, domenica anche a pranzo – Turno di chiusura: mercoledì – Ferie: variabili
in febbraio e novembre – Carte di credito: BM, CS, EC, MC