Un’osteria d’altri tempi, nei sapori e nell’atmosfera. In ogni stagione questa è una osteria di antica memoria. Il termine “osteria” ha radici lontane nel latino e deriva da ‘hospite’. Le osterie sorsero, come punti di ristoro, nei luoghi di passaggio o in quelli di commercio che nella fattispecie sono strade, incroci, piazze e mercati. Ma qual è il minimo comun denominatore dei nostri osti? Sicuramente l’osteria era (è) anche un luogo dove socializzare. Si andava in osteria, e si va ancora, per fare quattro chiacchiere intorno a un bicchiere di vino e per riconfermare il rapporto con il territorio valorizzando i suoi prodotti. Lunga vita agli osti che sempre più stanno diventando i custodi dei sapori antichi. Come succede nell’ Osteria alle Botti, spartana come ambiente e nell’arredamento ma rassicurante e confortevole, come si conviene a una osteria.
Valentina, Vanna e Paolo vi faranno respirare questa antica atmosfera gustando piatti che oramai stanno scomparendo, frutto di una spasmodica ricerca della materia prima. Sempre secondo stagione. I magici colori della primavera si esaltano negli gnocchi di ortiche al burro tostato e ricotta fumé mentre l’inverno spande i suoi profumi con i bolliti misti con cren e pearà. Anche qualche incursione verso il mare con le ‘moeche’ fritte e polenta ma poi si torna in terra berica con il baccalà alla vicentina e le introvabili e profumate trippe di sorana.
Chiusura sempre dolce con la torta di ricotta e sugo di uva fragola. Buoni vini e conto intorno ai 30 euro.
Viale S. Lazzaro, 30 – Vicenza
Tel. 3483981678
Aperto: dalle 8 alle 20.30; anche a cena venerdì e sabato, ma è meglio prenotare
Turno di chiusura: domenica – Ferie: variabili in agosto – Carte di credito: tutte