L’ingresso in short list per la Capitale italiana della Cultura di Pieve di Soligo e l’esclusione di Verona è frutto, da una parte, della decadenza economica, politica e culturale della città scaligera, e, dall’altra, dell’ascesa del Veneto pedemontano costruito negli anni da Zaia. Ecco come e perché tutto ciò è avvenuto
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