Il Tribunale di Vicenza aveva disposto a carico dell'ex presidente della Banca Popolare (fallita nel 2017) e di altri tre manager la confisca di 963 mln, pari a tutti i cosiddetti prestiti "baciati" concessi in cambio dell'acquisto di azioni della banca. Per la Consulta la norma è "parzialmente incostituzionale e può condurre a risultati sanzionatori manifestamente sproporzionati". Spetterà al legislatore valutare se introdurre una nuova legge
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