Touring Club e ItalyPost aprono le porte delle Fabbriche Del Gusto, invitandoci nel weekend di sabato 30 aprile e domenica 1 maggio all’edizione primaverile di WeFood, l’evento che ci porta alla scoperta delle eccellenze delle nostre realtà enogastronomiche.
Le migliori cantine, distillerie, birrerie artigianali, caseifici, salumifici, laboratori di cioccolato e dolci tipici sparsi sul territorio, apriranno i battenti permettendoci di apprezzare i prodotti, l’altissima qualità delle materie prime, le lavorazioni tradizionali e contemporanee. Dopo l’ultima edizione autunnale del 6 e 7 novembre, WeFood torna in versione primaverile con un ricco programma che comprenderà visite guidate, showcooking e degustazioni, grazie al contributo di partner come Lattebusche e PromoTurismo FVG.
Anche in un contesto geopolitico complesso, con tutte le difficoltà mutuate dalla pandemia e il caro prezzi che affatica le imprese, il settore del food e della ristorazione resiste, presentandosi al pubblico con rinnovata forza e capacità di innovazione e adattamento. A testimoniarlo sono anche i più recenti dati sul turismo nel nostro Paese, tornato a crescere durante le feste pasquali anche grazie all’offerta di cibo e vino di qualità che da sempre caratterizza le nostre regioni. È proprio l’amministratore delegato di Post Eventi, Alessandra Pizzi, a sottolineare come “la forte ripresa dei flussi turistici che ha caratterizzato le recenti festività è di buon auspicio anche per quel segmento, colpevolmente assai trascurato nel nostro Paese, che è quello del turismo enogastronomico. L’enorme varietà e qualità di produzioni locali, abbinata ai contesti culturali e paesaggistici di dove spesso sono collocate le aziende di produzione, devono infatti essere maggiormente valorizzate. WeFood che, non a caso organizziamo con il Touring Club Italiano, punta a far crescere proprio questo segmento creando quella consapevolezza sia tra gli operatori che tra il pubblico che ancora oggi non è così diffusa”. Lo stesso Giulio Lattanzi, direttore generale Touring Club italiano, afferma: “Crediamo che la ripartenza, auspicando questa volta possa essere definitiva, passi attraverso questi eventi di incontro e conoscenza per rilanciare il turismo di qualità e rinnovare l’impegno della nostra associazione nel prenderci cura dell’Italia”.
Sono molte le aziende che partecipano in Triveneto e che permettono così di fare un viaggio culinario fra vini, dolci, formaggi, distillati, frutta e dolci tipici.
In Veneto, in particolare, sarà presente l’Antico laboratorio San Giuseppe, a Bassano, con la produzione artigianale di liquori e amari nel totale rispetto della tradizione. E sempre per gli amanti dello spirito alcolico, la Distilleria Poli a Schiavon (VI), che da quattro generazioni opera con un antico alambicco completamente di rame, fra i pochissimi ancora esistenti. Sul fronte del vino, vi è poi la passeggiata tra i vigneti proposta dalla Cantina Ongaresca nel Vicentino, undici ettari di coltivazioni e una produzione annua di trentatré mila bottiglie. Nonché la Cantina Maeli, a Baone (PD), che valorizza un vitigno del territorio, il Moscato Giallo, vinificato in ben cinque versioni differenti. E infine la Società agricola Eleva, nel comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, con la sua produzione vinicola su una splendida collinetta, nella zona vocata per la produzione del Valpolicella “classico”. Il frantoio La Contarina che produce olio extravergine direttamente da olivi e frantoio di proprietà, seguendo tecniche innovative e usando varietà tipiche locali, tanto da essere riconosciuta da Slow Food come presidio della Regione del Veneto. Per i prodotti latticini Lattebusche, a Busche in provincia di Belluno, che lavora giornalmente oltre tremilaseicento ettolitri di latte, organizzando la produzione su sei stabilimenti, e che per l’occasione ha programmato dei tour guidati alla scoperta dei processi che trasformano la materia prima in latticini di ottima qualità. Dulcis in fundo, la tradizione dolciaria della pasticceria Loison, con la grande varietà di prodotti, dalle colombe alle focacce ai biscotti e il celeberrimo panettone che negli anni ha ottenuto più di 15 importanti riconoscimenti. Il caffè si prende invece a Conegliano, da Dersut Caffè, rilevata nel dopoguerra quando il caffè rappresentava un lusso per pochi. Dal 2010 si racconta l’intera filiera, dal chicco alla tazzina, nel Museo del Caffè Dersut, ubicato nell’ex essiccatoio Bozzoli.
In Trentino Alto Adige, invece, ci si concentrerà sulle aziende frutticole con l’azienda Ca’ dei Baghi, che da molti anni produce frutta di prima qualità e dal 2004 ne trasforma una parte in confetture, sciroppi e succhi. E con Melinda, con la sua produzione annua di quattrocentomila tonnellate di mele, le uniche che possano vantare in Italia il riconoscimento DOP.
In Friuli-Venezia Giulia gli amanti della tradizione dolciaria potranno rivolgersi alla cioccolateria Adelia di Fant, a San Daniele del Friuli (UD). Il tipico dolce friulano, la Gubana, è affidato alle sapienti mani dei pasticceri di Dorbolò Gubane.
E anche alla maestria di Valeria con il suo laboratorio La Gubana della Nonna, con la produzione di Gubane, Strucchi e biscotti. Nella Distilleria Ceschia, si potrà poi degustare la grappa che segue la stessa ricetta da quasi centoquarant’anni.
Per chi volesse approfondire il Ramandolo, il più noto vino friulano, si potrà assaggiare nell’Azienda Agricola Giovanni Dri Il Roncat. Sempre per gli amanti del vino, a Trieste, l’Azienda Agricola Zidarich programma turni di visite guidate durante le quali sarà possibile percorrere i cinque piani della cantina scavata interamente nella roccia, per osservare e conoscere l’intero processo produttivo vitivinicolo. Nell’Azienda Agricola del Poggio si proporranno vini, spumanti e birre di produzione propria, il tutto accompagnato da degustazioni di prodotti tipici del territorio, come il prosciutto San Daniele e formaggi delle latterie locali. Nell’ampio panorama dei prosciuttifici di San Daniele del Friuli, La Glacere presenta un prodotto con le caratteristiche classiche del San Daniele, un prosciutto crudo, asciutto, artigianale e profumato. E un altro salume d’eccellenza IGP si potrà assaggiare al Salumificio ZAHRE, giovane realtà artigianale con sede ad Ampezzo e Sauris, che si dedica al Prosciutto di Sauris IGP.
Le aziende che parteciperanno per le altre regioni
Anche in Emilia-Romagna saranno numerose le aziende aperte alla scoperta di liquori, aceto e pizza. A Rimini, si potrà visitare il Mulino della Porta di Sotto e degustare il famoso Formaggio di Fossa nell’elegante contesto del castello di epoca Malestestiana sulle colline della Valconca. Nello stesso comune troviamo il Liquorista Albimonte, che propone una vasta selezione di vini speziati e liquori aromatici con il recupero delle antiche tradizioni. Più nell’entroterra emiliano, invece, il Museo del Prosciutto di Parma organizzerà un percorso guidato snodato in otto tappe, concludendosi con l’assaggio dei deliziosi prodotti della zona. I salumi potranno essere inoltre assaggiati anche a Traversolo, nell’azienda Rosa dell’Angelo, insaccati prodotti all’insegna della sostenibilità ambientale. A Modena, invece, l’azienda Acetaia Giusti apre le porte per presentare la propria produzione di aceto balsamico, curata dal XVII secolo dalla famiglia Giusti. La cantina Giacobazzi Vini propone la visita alla scoperta di uno dei prodotti più rappresentativi del modenese: il Lambrusco. E se al vino si preferisse la birra, in provincia di Piacenza, a San Pietro in Cerro, sarà presente l’azienda agricola Birragricola Padus, con le sue birre ottenute dalla maltazione di orzo e frumento prodotti internamente.
In Lombardia sono in programma tour enogastronomici fra vini e formaggi, nell’Oltrepò Pavese, a Santa Maria della Versa (PV), con l’Azienda Agricola Manuelina e la sua proprietà di 22 ettari di vigneti. E nel comune di Caselle Lurani, in provincia di Lodi, dove si potrà invece visitare il Caseificio Carena che inizia nel 1925 la sua produzione di formaggi tipici della zona Lodigiana, quali pannerone, gorgonzola e mascarpone.
In Piemonte, a Torino si potrà scoprire il Birrificio Gilac, che propone dal 2007 una selezione di birre gourmet prodotte pensando a persone che amano la qualità e la genuinità degli ingredienti. In Campania il Focus sarà più legato al mondo della birra, con il Birrificio del Sannio, che nasce in terra sannita, dove si potrà degustare la birra artigianale prodotta con l’utilizzo di acqua di sorgente che sgorga direttamente dal monte Taburno e di materie prime pregiate.
Anche per questa edizione di WeFood sono previsti degli showcooking: partecipano gli chef della pizzeria ‘O Fiore Mio, premiata nella guida Emilia-Romagna a Tavola 2022 come Pizzeria dell’anno, con la partecipazione di Davide Fiorentini.
Al ristorante Riva, che parte dal territorio piacentino, nato dal sogno di Carla e Maurizio nel 1987. A Maranello (MO), sarà possibile incontrare la famiglia Di Lella nella loro Pizzeria La Bufala.
Tutti possono partecipare a WeFood e tutti gli eventi di WeFood sono a ingresso libero: è solamente richiesta, per ragioni organizzative e di sicurezza, la prenotazione alle visite e agli eventi di proprio interesse sul sito internet www.wefood-festival.it, in corrispondenza di ciascuna azienda visitabile. Potete inoltre rimanere aggiornati seguendo le pagine social dedicate all’evento.