Le misure cautelari sono state eseguite nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto da 5,6 mln affidato in forma diretta dall'Ausl reggiana per la fornitura di dispositivi sanitari durante la pandemia. Gli imprenditori Lorenzo Scarfone e Paolo Paris avrebbero importato le mascherine dalla Cina e falsificato le etichette ‘Ce’ sulle scatole, autoriciclando il profitto illecito per ulteriori acquisti nel settore. Coinvolti anche il risk manager dell’Ausl Pietro Ragni, corrotto per favorire l'aggiudicazione del contratto, e Giovanni Morini, ingegnere e responsabile dei controlli nell’azienda sanitaria
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