Secondo la numero uno di Confindustria Bergamo l’attuale indecisione sulle scelte da prendere “sta mettendo in grossa difficoltà gli imprenditori, costretti a fare i cartomanti e a giocare su un campo da calcio con dieci porte”. E sul reperimento di risorse umane, “il quadro non potrà che peggiorare”. Serve dunque “agire di concerto” e pensare a nuovi corsi scolastici e a nuovi curricula accademici, “oltre che a metodi di alternanza ben strutturati”
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