Al piano terra il leggendario Grancaffè Quadri, dotato di un dehors tra i più belli e famosi al mondo, divide gli spazi con il Quadrino, bistrot informale in cui assaporare lo stile Alajmo a un prezzo decisamente contenuto (menu a 85 euro, alla carta sugli 80), se si considerano, oltre alla qualità dell’offerta, la posizione e l’affaccio incomparabili. Al primo piano, il Ristorante Quadri: il lusso, la bellezza degli arredi progettati dal designer francese Philippe Stark, la conduzione di un “maître des lieux” di classe come Giovanni Alajmo, fanno da contorno alle creazioni di Massimiliano Alajmo, che, con l’aiuto in fase esecutiva di Sergio Preziosa, propone la propria visione della cucina veneziana. I menu degustazione sono due: il “Menu Classico” (8 portate a 240 euro, 5 a 190 euro), e il “Menu 4 Atti” (260 euro, con possibilità di estrarre 4, 3 o 2 piatti à la carte rispettivamente a 190, 170, 140 euro), nel quale le pietanze vengono servite quattro alla volta, ispirandosi alla Venezia rinascimentale in cui i Dogi imponevano che il tavolo venisse imbandito con il massimo sfarzo. Al “cappuccino di laguna”, ormai un classico, seguono, tra gli altri, il risotto con seppie al nero, piselli e ricci di mare; lo sgombro scottato con centrifugato di pomodoro verde, fagiolini e salsa tartara d’alghe; il sorbetto al rabarbaro con mele ai fiori di sambuco, zenzero dolce e spuma frizzante di limone e marasche. La cantina, di respiro internazionale, va di pari passo con l’ampia scelta di cocktail preparati al Grancaffè.