Per il vicedirettore di Coldiretti Veneto, anche il 2023 sarà un anno difficile per l’agricoltura a causa del deficit idrico che si prevede in tutto il bacino padano. Per le imprese, “i sistemi irrigui e di monitoraggio sono indispensabili, ma servono investimenti che le aziende hanno difficoltà a realizzare”. Gli agricoltori puntano sulle rese dei “cereali autunno-vernini e dei girasoli al posto del mais”. E nei territori “si attendono gli invasi che trattengano l’acqua in vista dei periodi siccitosi”
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